Tranciacavi

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Un tranciacavi superiore, con il deflettore tra i due parabrezza
Un tranciacavi inferiore

Il wire strike protection system (in inglese "sistema di protezione dall'impatto con i cavi"), chiamato anche più comunemente tranciacavi o tagliacavi è un dispositivo di sicurezza in dotazione agli elicotteri per ridurre il rischio di incidenti potenzialmente fatali in caso di contatto con i cavi sospesi orizzontalmente, come quelli dell'alta tensione, di funivie o teleferiche, impedendo che questi possano impigliarsi nel rotore principale o nei pattini durante il volo a bassa quota[1].

A differenza di altri dispositivi elettronici di allarme che avvertono il pilota prima di un eventuale impatto (EGPWS), il tranciacavi è un accessorio meccanico ed agisce passivamente, solo a collisione già avvenuta e solo durante il volo traslato in avanti, utilizzando la forza propulsiva dell'elicottero.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il sistema WSPS è costituito solitamente da una cesoia installata sulla porzione superiore della fusoliera, una sulla parte inferiore, e da un deflettore posizionato tra i due parabrezza.

I tranciacavi hanno la funzione di sezionare il cavo, impedendo che l'elicottero rimanga impigliato all'ostacolo, mentre il deflettore serve a far scivolare il cavo lungo la fusoliera deviandolo verso le lame, evitando che il vetro si danneggi e imploda nell'impatto o che il cavo rimanga incastrato nei tergicristalli.

Per poter funzionare correttamente e imprimere la forza necessaria, l'elicottero deve viaggiare ad una velocità di almeno 30 nodi[2]; l'angolo di impatto orizzontale non deve essere inferiore a 60°, mentre quello verticale deve essere ±5° rispetto al piano orizzontale. Nelle condizioni ottimali il WSPS taglia cavi fino a 10 mm di diametro.

Dopo un eventuale contatto con i cavi, l'intero sistema tranciacavi va sostituito[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il wire strike protection system fu sviluppato nel 1979 dalla canadese Bristol Aerospace, su commissione delle forze armate canadesi. Nei test il dispositivo fu equipaggiato su un Bell OH-58 Kiowa montato su un rimorchio trainato da un camion fino ad urtare un cavo orizzontale[3]. Le prove diedero esito positivo, utilizzando cavi di vario spessore e a diverse velocità e angolazioni di impatto.

Anche negli Stati Uniti gli incidenti aerei dovuti ad impatto con i cavi sospesi rappresentavano un pericolo crescente verso la fine degli anni 70, a tal punto che il laboratorio di ricerca dell'esercito USA iniziò a condurre una serie di esperimenti presso il Lunar Landing Research Facility al Langley Research Center[3]. Diversamente dai test canadesi però, l'elicottero fu sospeso ad un cavo in modo da farlo oscillare come un pendolo e impattare contro un cavo sospeso orizzontalmente.

Ulteriori prove sono state condotte negli anni successivi (1981-82) su un Bell UH-1 Iroquois[4] e su un Bell AH-1 Cobra[5], riscontrando la necessità del deflettore centrale e di una cesoia inferiore, valutando anche l'assenza di interferenze elettromagnetiche con l'avionica di bordo o di eccessiva resistenza fluidodinamica durante il volo.

Utilizzo[modifica | modifica wikitesto]

Con l'acquisizione della Bristol Aeroplane Company da parte della Magellan Aerospace, WSPS è diventato un marchio registrato di quest'ultima[1], che produce i tranciacavi per alcuni tra i più comuni modelli di elicottero (AW119, Bell 412, MD 900, Sikorsky S-76[6]).

Successivamente anche altre compagnie hanno brevettato sistemi tranciacavi per altri modelli, ma dal funzionamento pressoché simile: Dart Aerospace (EC 135, AW139, AS 350, Bell 407), MD Helicopters[7], Eurocopter[8] e Bell Helicopter Textron[9].

Considerata la sua utilità e il suo basso costo il dispositivo è diffuso sul 30% degli elicotteri[10].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Magellan WSPS (PDF), su magellan.aero. URL consultato il 4 giugno 2021.
  2. ^ a b FAA, p. 33.
  3. ^ a b Test eseguiti presso il Langley Research Center (PDF), su apps.dtic.mil. URL consultato il 4 giugno 2021.
  4. ^ Test Bell UH-1 (PDF), su apps.dtic.mil. URL consultato il 7 giugno 2021.
  5. ^ Test Bell AH-1 (PDF), su apps.dtic.mil. URL consultato il 7 giugno 2021.
  6. ^ Modelli WSPS Magellan, su magellan.aero. URL consultato il 7 giugno 2021.
  7. ^ Brevetto MD Helicopters, su patents.google.com. URL consultato il 7 giugno 2021.
  8. ^ Brevetto Eurocopter, su worldwide.espacenet.com. URL consultato il 7 giugno 2021.
  9. ^ Brevetto Bell, su patents.google.com. URL consultato il 7 giugno 2021.
  10. ^ FAA.

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