Tindfjöll

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Tindfjöll
Vista aerea del Tindfjöll e del Tindfjallajökull.
StatoBandiera dell'Islanda Islanda
RegioneSuðurland
Altezza1 462 m s.l.m.
Codice VNUM372040
Coordinate63°46′48″N 19°34′12″W / 63.78°N 19.57°W63.78; -19.57
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Islanda
Tindfjöll
Tindfjöll

Il Tindfjöll (che in lingua islandese significa: Monte appuntito) è un vulcano situato nella regione del Suðurland, nella parte meridionale dell'Islanda.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La denominazione Tindfjöll si estende all'intero sistema montuoso ricoperto di ghiaccio di cui il vulcano omonimo rappresenta l'elemento centrale. Il nome è collegato alla presenza di numerosi picchi che spuntano dal ghiacciaio Tindfjallajökull che ne ricopre la sommità. La catena montuosa è confinante con il crinale del Þórsmörk e il ghiacciaio Mýrdalsjökull.

Il vulcano centrale Tindfjöll, sotto cui si trova una camera magmatica, è uno dei pochi grandi stratovulcani dell'Islanda, assieme a Eyjafjallajökull, Öræfajökull e Snæfellsjökull.[1] L'ultima grande eruzione è avvenuta circa 52.000 anni fa e ha formato nella parte orientale una zona di riolite, roccia ricca in SiO2 e generalmente presente nei vulcani centrali di un sistema.[2]

Vulcanismo[modifica | modifica wikitesto]

Circa 200.000 anni fa, nel corso di un interglaciale, si verificò una grande eruzione esplosiva che proiettò nubi incandescenti e colate piroclastiche in tutte le direzioni. In qualche caso, come nella valle del Þórsmörk, i depositi di ignimbrite hanno uno spessore di alcuni metri. In seguito a un'altra grande eruzione esplosiva avvenuta circa 53.000 anni fa, la camera magmatica crollò e si formò la grande caldera, ben visibile dall'alto.[2]

Evidenze di altre eruzioni avvenute nella tarda era glaciale e all'inizio dell'era attuale (circa 9.000 fa), possono essere rilevate a nord e ad ovest del vulcano centrale.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sigurlaug L. Skúladóttir, Þjóðgarðar, Þjóðgarðar Archiviato il 25 ottobre 2014 in Internet Archive. p. 9.
  2. ^ a b T. Einarsson, H. Magnússon (a cura di): Íslandshandbókin. Náttúra, saga og sérkenni. 2. bindi, 1989, p. 765 e seg.
  3. ^ Tindfjallajökull, Smithsonian Institution, Global Volcanism Program.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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