The Wylde Mammoths

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The Wylde Mammoths
Paese d'origineBandiera della Svezia Svezia
GenereGarage rock
Garage punk
Periodo di attività musicale1985 – 1995
Album pubblicati2

Gli Wylde Mammoths furono un gruppo musicale garage rock svedese nato a Stoccolma nella metà degli anni '80 e fu parte della scena che includeva The Stomachmouths, High Speed V, Crimson Shadows e The Creeps.

Storia degli Wylde Mammoths[modifica | modifica wikitesto]

Gli Wylde Mammoths nacquero a Stoccolma nella prima metà degli anni '80 ad opera dei fratelli Johan e Peter Maniette, precedentemente membri dei Crimson Shadows, ai quali si unirono Per Wannerberg (chitarra) e Patrick Emt (basso)[1]. Nel 1986 vengono ingaggiati Tim Warren dell'etichetta statunitense Crypt Records e registrarono il loro primo album negli scantinati di casa Maniette. L'album, che uscì nel 1987 si intitolava Go Baby Go e conteneva quasi tutti brani originali ispirati in modo quasi filologico al '60s Garage americano, conteneva anche gli scherzosi ringraziamenti ad Ove ed Ingrid "per gestire i nostri rumori che vengono dalla cantina"[1]. L'unica cover presente nel disco era poi I Never Loved Her degli Starfire, band semisconosciuta presente nel volume 8 delle compilazioni dal titolo Pebbles della AIP Records.

Nel 1988 sempre per la Crypt Records uscì il loro secondo album dal titolo Things That Matter.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

  • 1987 - Go Baby Go!! (Crypt Records) 1987
  • 1988 - Things That Matter (Crypt Records) 1988

Singles ed EP[modifica | modifica wikitesto]

  • 1986 - Four Wolly Giants EP (Mystery Scene Records) 1986
  • 1987 - Help That Girl EP (Crypt Records) 1987
  • 1988 - I Can't Go Without You/Deep Down In Misery (Splendid magazine 3 flexi) 1988
  • 1990 - Before I's Too Late/I Can't Win (Unique Records) 1990
  • 1994 - You Gotta Go EP (Misty Lane Records) 1994

Compilazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • 1989 - 60-tals Popjubileum - Live at Tyrol (New Music Records) 1989
  • 1996 - Roots of Swedish pop - The garage days vol 2 (Uppers Records) 1996

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Blow Up #227 pg. 90, Aprile 2017, Roberto Calabrò e Fabio Polvani: 20 Essentials: Neo-Garage '80 (1982-1987), Editore: Tuttle Edizioni

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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