The Times Literary Supplement

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The Times Literary Supplement
StatoRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Linguainglese
Periodicitàsettimanale
Generestampa letteraria, attualità
Fondazione1902
SedeTimes House, Pennington Street, Londra
EditoreNews International
DirettorePeter Stothard
ISSN0307-661X (WC · ACNP), 1366-7211 (WC · ACNP) e 2517-7729 (WC · ACNP)
Sito webwww.the-tls.co.uk/
 

The Times Literary Supplement (o TLS, sulla prima pagina dal 1969) è una rivista letteraria settimanale britannica pubblicata a Londra dalla News International, una sussidiaria della News Corporation.

Il TLS apparve per la prima volta nel 1902 come supplemento del The Times, ma divenne una pubblicazione separata nel 1914. Molti illustri scrittori vi hanno contribuito, compresi T. S. Eliot, Henry James e Virginia Woolf,[1] ma le recensioni erano normalmente anonime fino al 1974, anno durante il quale furono gradualmente introdotte recensioni firmate sotto la direzione di John Gross.

Ciò suscitò grandi controversie all'epoca. “L'anonimato una volta era stato appropriato quando era una regola generale presso altre pubblicazioni, ma aveva cessato di esserlo,” disse in seguito John Gross. “Inoltre io personalmente ritenevo che i recensori dovessero prendersi la responsabilità delle loro opinioni.”

Martin Amis fu membro del gruppo redazionale all'inizio della sua carriera. La poesia Aubade di Philip Larkin, in effetti la sua ultima opera poetica, fu pubblicata per la prima volta nel 1977 nel numero del TLS della settimana di Natale. Pur essendo da tempo considerato una delle più eminenti riviste di critica letteraria del mondo, la sua storia non è priva di gaffe. Per esempio, la pubblicazione trascurò completamente James Joyce.

Il TLS coopera strettamente con il Times; la sua versione in linea è ospitata sul sito del Times, ed i suoi uffici redazionali hanno sede a Times House, Pennington Street, Londra. L'attuale editore è Peter Stothard, un ex direttore dello stesso Times. È subentrato a Ferdinand Mount nel 2003.

Negli ultimi decenni, il TLS ha incluso saggi, critiche e poesie di Italo Calvino, Patricia Highsmith, Milan Kundera, Philip Larkin, Mario Vargas Llosa, Joseph Brodsky, Gore Vidal, Orhan Pamuk, Geoffrey Hill, Seamus Heaney, tra gli altri.[2]

Molti scrittori hanno descritto questa pubblicazione come indispensabile. Ad esempio, il pluripremiato scrittore peruviano Mario Vargas Llosa disse: “Leggo il TLS sin da quando imparai l'inglese 40 anni fa. È la più seria, autorevole, arguta, variegata e stimolante pubblicazione culturale di tutte le cinque lingue che parlo.”

Il TLS nella letteratura

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Il Times Literary Supplement è apparso in opere di fantasia. Una delle più equivoche di tali menzioni appare nella traduzione inglese del romanzo di Samuel Beckett Molloy (1953), nel quale la stessa Molloy racconta che:

«... in inverno, sotto il mio pastrano, mi avvolgevo in strisce di giornale, e non le buttavo finché la terra non si risvegliava, per bene, in aprile. Il Times Literary Supplement era ammirevolmente adatto a questo scopo, di un'infallibile durezza ed impermeabilità. Perfino le scoregge non gli facevano alcuna impressione.»

Un altro esempio era in Fiorirà l'aspidistra di George Orwell, in cui la sua raccolta di poesia era recensita dal Times Literary Supplement.

  1. ^ About Us, presentazione del Times Literary Supplement sul sito ufficiale della rivista.
  2. ^ TLS writers past and present. Citizens of the world-wide republic of letters ("Scrittori passati e presenti del TLS. Cittadini della reopubblica mondiale delle lettere"), sul sito ufficiale della rivista.
  • Derwent May, Critical Times: The History of the "Times Literary Supplement", 2001, Harper Collins, ISBN 0007114494 - The official history

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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