Temporary management

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La definizione di Temporary Management più usata nella stampa economica e nella letteratura manageriale viene da Maurizio Quarta di Temporary Management & Capital Advisors, dal suo libro indicato in nota: Per Temporary management si intende l'affidamento della gestione di un'impresa o di una sua parte a manager altamente preparati e motivati, al fine di garantire continuità all'organizzazione, accrescendone le competenze manageriali già esistenti, e risolvendone al contempo alcuni momenti critici, sia negativi (tagli, riassestamento economico e finanziario) che positivi (crescita, sviluppo di nuovi business). Per il successo di un intervento è fondamentale che al temporary manager vengano fornite tutte le opportune leve (soprattutto poteri e deleghe, laddove necessario). Il Temporary Management rappresenta di fatto terza via, accanto alla consulenza e alla dirigenza tradizionale, attraverso la quale l'azienda può dotarsi di risorse finalizzate a migliorare performance e capacità di gestione. Molto spesso, per accelerare la presa di contatto con il problema e il disegno della soluzione, i manager cui si fa ricorso sono in genere sovradimensionati rispetto all'incarico.[1] Si veda anche per completezza la definizione fornita da Treccani Altri riferimenti sono disponibili sul sito istituzionale creato nel 2000

Storia, libri e ricerche[modifica | modifica wikitesto]

L'attività di gestione temporanea d'impresa nacque in Italia nel 1987 ad opera di Albino Collini della società TIM s.r.l. di Milano. Subito dopo, all'inizio del 1989, nacque Contract Manager s.r.l. di Milano ad opera di Angelo Vergani. Queste due società sono state pioniere in Italia e hanno dato origine ad un nuovo settore e ad una nuova professione.

L'associazionismo manageriale

Nelle esperienze straniere un ruolo importante nella creazione di sensibilità e cultura verso i temi del TM, sia tra i manager che tra le aziende, è sempre stato giocato dalle associazioni di matrice manageriale. L'Italia, pur arrivata abbastanza tardi, ha comunque dimostrato un notevole dinamismo in questo campo.

Per quanto riguarda il mondo dell'associazionismo italiano legato ai temi del temporary management, sono presenti da diversi anni (in ordine rigorosamente alfabetico): Leading Network, Atema ed il Chapter italiano di IIM - Institute of Interim Management (UK). Quest'ultima, nata come realtà locale concentrata nel Triveneto, si è allargata in epoca recente sul territorio nazionale e, con le ultime modifiche al proprio statuto, si configura e si presenta oggi come Associazione Italiana dei Temporary Manager (la prima in Italia), con sedi operative a Verona, Milano, Roma e Reggio Emilia. Ad oggi è l’unica associazione di temporary manager in Italia riconosciuta dal MIMIT (ex MISE) abilitata a rilasciare attestazioni professionali ai propri associati.

L'appartenenza all'associazione è legata ad un percorso di assessment obbligatorio per tutti i facenti richiesta, siano essi manager già attivi come temporary o manager aspiranti tali, ma con le opportune caratteristiche professionali. L'aggiornamento professionale continuo è curato da Leading Business School. Leading Network è tra i partner fondatori di INIMA, la federazione che riunisce diverse associazioni europee. Sugli aspetti formativi e informativi si concentra anche l'attività del Chapter di IIM, primo esempio di collaborazione internazionale sul tema, che realizza un intenso programma di aggiornamento e formazione (tutta gratuita) dedicata ai manager e alle aziende: vengono realizzati workshop e convegni ad ampio respiro in collaborazione con associazioni manageriali ed entità associative di matrice imprenditoriale e accademica, oltre che interventi in percorsi formativi strutturati.

In epoca recente, con l'obiettivo di aumentare conoscenza e consapevolezza dello strumento specie nelle PMI, AIDP e ANDAF hanno dato vita a due gruppi di lavoro interregionali, la cui collaborazione ha portato ad un significativo roadshow sui territori.

Il roadshow nell'arco del triennio 2020-2022 ha toccato Milano (2 volte con BFF; con Confimi Industria), Emilia Romagna (2 volte, con Credit Agricole, Legacoop; con Confapi, Federmanager, Manageritalia), Veneto (con Banca Ifis e CUOA Business School), Palermo (con i patrocini della Assemblea Regionale Siciliana, dell’Università di Palermo, di Sicindustria e di Unicoop, Banca Ifis), Campania (con ASSIOA e BCC e il patrocinio morale di Unione Industriali Napoli), Roma (con Federcasse, Federlazio, Confartigianato e CLIO-Luiss). La sintesi completa di tutti gli eventi è disponibile su https://www.andaf.it/andaf-per-le-pmi/andaf-per-le-pmi , mentre su http://www.hronline.it/temporary_management.html sono disponibili tutti gli articoli pubblicati nella rubrica SPAZIO TEMPORARY MANAGEMENT di Hr On Line.

Volumi pubblicati in Italia

È del 1991 il primo testo sul temporary management: "CONTRACT MANAGER: Direttore Generale Affittasi" a cura di Angelo Vergani (Presidente di CONTRACT MANAGER s.r.l. Milano), Franco Angeli. Nel 1997 sempre per Franco Angeli uscì "Manager in affitto, per risolvere problemi di cambiamento, crisi, sviluppo e successione" con contributi di Franco D'Egidio, Gianmario Molteni, Giorgio Treglia e Angelo Vergani.

Nel 2001 Maurizio Quarta, Managing Partner di Temporary Management & Capital Advisors, pubblica per Franco Angeli il volume: Temporary Management - Ascoltiamo l'Europa, in cui mette a confronto, attraverso i contributi di esperti di diversi paesi (Francia, Germania, Olanda, Inghilterra), i differenti approcci utilizzati, dando voce sia alle società di temporary management sia alle associazioni di temporary manager.

Nel 2010 Maurizio Quarta pubblica per Franco Angeli "Soluzione Temporary Management", che si pregia dell'introduzione di Vincenzo Boccia di Confindustria.

Nel 2011 Gianandrea Oberegelsbacher pubblica per IPSOA "Temporary Manager", con l'introduzione di Maurizio Quarta.

Nel 2015 nella collana Quaderni AIFI (pubblicata da EGEA) è uscito "La gestione straordinaria delle situazioni di crisi d'impresa", di Roberto Chiodelli, Marco Fumagalli, Vittoria Perazzo e Maurizio Quarta, con la prefazione di Alessandro Danovi.

Indagini e ricerche

La prima grossa indagine strutturata sul temporary management in Italia viene guidata per conto di Atema, nel 1994, da Maurizio Quarta, oggi Managing Partner di Temporary Management & Capital Advisors, in partnership con L'Impresa e Coopers& Lybrand, mentre le elaborazioni statistiche sono a cura di Luca Molteni della SDA Bocconi. Vengono intervistati 257 manager e 100 aziende, oltre ad una quindicina di temporary manager (questi ultimi a cura di Angelo Vergani). La sintesi viene pubblicata su L'Impresa a cura di Maurizio Quarta.

Nel 2015, per fare il punto sulla situazione del temporary management in Europa, Contract Manager s.r.l. Milano e TMG (Transition Management Group con sede a Zurigo) ha deciso di lanciare una ricerca in Austria, Germania, Italia, Francia, Spagna e Svizzera. La ricerca è stata condotta intervistando un numero significativo di manager che operano su base temporary (circa 2000). La ricerca è stata svolta contemporaneamente nei vari paesi nel periodo compreso tra luglio e settembre 2014.

A fine 2015 è stata realizzata una nuova indagine nel mondo aziendale. L'indagine, promossa da Leading Network, in collaborazione con IIM – Institute of Interim Management Italy, è stata guidata da Maurizio Quarta, Managing Partner di Temporary Management & Capital Advisors, all'epoca Board Advisor dell'associazione. Partner istituzionali sono GIDP e Manageritalia, mentre L'Impresa è il partner editoriale. Ad oggi si tratta della più grossa e significativa ricerca sul tema in Italia. Le aziende rispondenti sono state 364, i Direttori HR che hanno risposto al questionario sono stati 125 mentre il 68% del campione è rappresentato da PMI. L'indagine completa è stata pubblicata su L'Impresa del Sole 24 Ore. Una sintesi è disponibile su HR On Line, rivista di AIDP al link http://www.aidp.it/hronline/2015/12/20/temporary-management-in-crescita-lo-rileva-una-recente-indagine-tra-le-aziende.php

A ottobre 2016 è stata presentata l'indagine internazionale sui temporary manager condotta dal gruppo SMW - Senior Management Worldwide, operante in 27 paesi nel mondo, dagli USA all'Australia, rappresentato in Italia da Maurizio Quarta, Presidente del gruppo e uno dei quattro fondatori originari. L'indagine ha interessato una popolazione di oltre 13.000 manager in 12 paesi (Austria, Germania, Belgio, Svizzera, UK, Danimarca, Svezia, Polonia, Ungheria, Francia, Cina e ovviamente Italia) con lo scopo di chiarire chi sono i TManager e che cosa fanno. Il totale dei manager rispondenti è stato di 1.243; l’Italia ha contribuito con 152 risposte su un totale di circa 800 manager contattati (una delle redemption in assoluto più alte). La sintesi è reperibile su Hr On Line di AIDP al link http://www.aidp.it/hronline/2016/11/18/temporary-manager-ai-raggi-x--italiani-e-europei-a-confronto.php, mentre l'indagine completa è stata pubblicata sul numero de L'Impresa di dicembre 2016.

Dal 2021 INIMA - The International Network of Interim Manager Associations, effettua una survey crosseuropea che racchiude i risultati delle risposte allo stesso questionario somministrato agli interim manager associati alle varie associazioni europee che si riuniscono in INIMA.

Nel stata effettuata una nuova indagine sui temporary manager italiani: la sintesi è disponibile su Milano Finanza

Nel 2022 l'INSTITUTO EMPRESARIAL DE INTERIM MANAGEMENT spagnolo - ente non profit che ha tra i suoi fini la promozione del temporary management - ha lanciato un'indagine internazionale, realizzata grazie alla collaborazione di tre dei più importanti gruppi/reti a livello mondiale: "EIM Group“, "Globalise - The Global Interim Management Group” e "Senior Management Worldwide (SMW)“ (rappresentato in Italia da Temporary Management & Capital Advisors). Lo studio internazionale mira a capire opinioni e percezioni delle principali società nel mondo con particolare riguardo ai fattori che influiscono sullo sviluppo di questo mercato nei rispettivi paesi. Sono state raccolte le opinioni di 45 società specializzate, site in 50 paesi in Europa, America, Asia e Oceania. Una sintesi della ricerca è disponibile su Adnkronos

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il temporary manager è una risorsa senior in termini di professionalità e di esperienza, che ha lavorato con successo e per molti anni in aziende dalle dimensioni diverse, maturando così le competenze necessarie per possedere una elevata flessibilità e adattabilità alle diverse situazioni aziendali.

Dettagli della figura e del suo utilizzo sono esaustivamente spiegati su Executive Temporary Management

I tempi di azione di un temporary manager possono essere differenti. I progetti brevi hanno una durata compresa tra i 9 e i 12 mesi; i progetti lunghi arrivano ai 18-36 mesi se coinvolgono principalmente interventi di ristrutturazione e rilancio. Gli ambiti di intervento possono variare dalla direzione generale alla direzione di amministrazione, finanza e controllo; dalla produzione alla logistica e agli acquisti; dal marketing alle vendite; dalle risorse umane all'information technology, al project management.

Il rapporto contrattuale può essere diretto tra l'azienda e il temporary manager indipendente oppure avvenire attraverso una società specializzata di temporary management.

Legislazione italiana[modifica | modifica wikitesto]

In ambito legislativo, esistono diversi provvedimenti a livello locale/regionale (Umbria, la prima; Friuli Venezia Giulia quella che ha prodotto il migliore articolato), oltre ad un disegno di legge nazionale bipartisan (Cazzola-Mosca) mirato a favorire incentivi di natura fiscale per le PMI che utilizzino lo strumento del temporary management.

Ci sono poi bandi riconducibili alle tematiche del temporary management[2][3].

Fractional Management - Part Time Management[modifica | modifica wikitesto]

Il Fractional Management (di seguito FM), definito anche come Part Time Management, è una particolare declinazione del Temporary Management nata dalla domanda da parte di aziende molto piccole (es. sotto i 5 milioni di fatturato), per le quali il classico temporary manager a tempo pieno potrebbe risultare troppo oneroso, sia in funzione dei tempi che dei costi. Viene spesso utilizzato anche in aziende relativamente più grandi (es. fino a 20 milioni o a partire da 100-150 dipendenti) per alcune funzioni di staff che necessitano di una guida operativa (soprattutto Risorse Umane, ma anche Finanza) specie in fasi di crescita e sviluppo accelerato. In talune situazioni, come negli USA, l’azienda può anche disporre di un Board (Comitato Strategico) virtuale part time[4].

In tutti questi casi il Temporary Manager si trova ad operare in modalità part time su più clienti nello stesso periodo di tempo.

Le caratteristiche di base del Fractional Manager sono le stesse del Temporary Manager: elevata professionalità ed esperienza di gestione, motivazione nella ricerca di un progetto e delle relative sfide; approccio manageriale più che consulenziale.

Altri dettagli sono disponibili in inglese alla voce Fractional Executive

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fonte: "Temporary Management - Ascoltiamo l'Europa" di Maurizio Quarta (Temporary Management & Capital Advisors)- Franco Angeli. Maurizio Quarta
  2. ^ Ivan Ortenzi, Il voucher per l’innovation manager è legge: ecco come funziona, su economyup.it (archiviato il 6 aprile 2019).
  3. ^ Temporary innovation manager: in arrivo il voucher da 40.000 euro per le PMI, su legislazionetecnica.it. URL consultato il 16 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2019).
  4. ^ Fonte: Pamela Wasley (Cerius) in Entrepreneur Europe, marzo 2016