Telamone dell'Olympeion

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Telamone dell'Olympeion
Autoresconosciuto
Data480-470 a.C.
Materialecalcarenite
Altezza765 cm
Ubicazionemuseo archeologico regionale, Agrigento

Il Telamone dell'Olympeion è un telamone in calcarenite databile tra il 480 e il 470 a.C., conservato presso il museo archeologico regionale di Agrigento[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una delle colossali statue che facevano parte dell'enorme tempio di Zeus ad Akragas e della cui funzione non si è a tutt'oggi certi. Si ritiene che i telamoni fossero 38, colossali mezze colonne antropomorfe. Il Telamone dell'Olympeion fu ricomposto nel 1825 da Raffaello Politi su disegno di Charles R. Cockerell[2], ed è addossato alla parete di fondo della sala "Cavallari" del museo. È conservato insieme a tre teste di altri Telamoni, ritrovate durante gli scavi del 1928 condotti dall'archeologo Pirro Marconi che ritrovò diversi pezzi. Nella sala vi è anche un plastico con l'ipotesi di ricostruzione del tempio. Una riproduzione in tufo del suddetto Telamone è adagiata per terra tra le rovine del tempio[3], realizzata dall'Opificio delle pietre dure di Firenze, e altre tre ricostruzioni parziali all'interno della stessa area sono disposte sempre in orizzontale. A febbraio 2024 è stata eretta dall'Ente Parco Archeologico Valle dei Templi, coll'ausilio di una struttura in acciaio corten, una musealizzazione sviluppata in altezza che propone un'ulteriore ricostruzione del Telamone all'interno del Parco.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La statua, in blocchi di calcarenite, è alta 7,65 metri ed è la più grande dell'antichità in Sicilia e tra le più grandi dell'intera arte greca.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA VV, La valle dei templi di Agrigento, Agrigento, Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi Agrigento, 2008. ISBN non esistente

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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