Taizzano

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Taizzano
frazione
Taizzano – Veduta
Taizzano – Veduta
Panorama di Taizzano
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Umbria
Provincia Terni
Comune Narni
Territorio
Coordinate42°29′38.69″N 12°29′54.96″E / 42.49408°N 12.4986°E42.49408; 12.4986 (Taizzano)
Abitanti339 (2001)
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Taizzano
Taizzano

Taizzano è una frazione del comune di Narni, in provincia di Terni.

Secondo i dati del censimento Istat del 2001, è popolato da 339 abitanti [1] Archiviato il 14 luglio 2014 in Internet Archive..

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Il paese si trova su un'altura prospiciente le gole del Nera,che poco più a valle sfocera' nel Tevere, prendendone i connotati fluviali, da cui si può scorgerne il panorama. Taizzano si trova a 194 m s.l.m.; è in prossimità delle statali Ortana-Tiberina e la SS3 Flaminia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel XII secolo risulta essere annoverato tra i castelli le cui rendite sono raccolte dalla Diocesi narnese. Il nome, probabilmente, deriva da Fundus Tatianus. Nel 1229 si ha la notizia che offriva un cero per la festa di san Giovenale, patrono di Narni, confermandone la soggezione: fino al 1600 rimangono tracce di questa devozione.

Nel XV secolo il cardinale Giuliano Della Rovere, futuro papa Giulio II, possedeva un casale in zona. Allo stato attuale non è possibile trovare tracce visibili del castello o delle sue mura.

La storiografia locale ha spesso accostato alla frazione l'esistenza dello scalo fluviale sul fiume Nera, dovendosi invece ritenere che la struttura citata dalle fonti fosse quella recentemente individuata nei pressi del centro abitato di Stifone. L'equivoco nasceva da un contributo lasciato nel XVI secolo dal gesuita Fulvio Cardoli che suona in questi termini:

«Lunge da questo luogo circa mille passi più in là di Taizzano dicemmo essere un tempo esistito un porto alla ripa del Nera qualmente dimostrano alcuni vestigi...»

Economia e manifestazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º agosto si festeggia il patrono sant'Azio e la festa dura dall'ultima domenica di luglio alla seconda di agosto.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa dei Santi Maria Annunziata e Silvestro, in cui si custodisce una Madonna del Rosario di Michelangelo Braidi, documentata al 1598,[1] derivata, nell'impaginazione, dalla Madonna della Cintola, attribuita a Simone De Magistris [2] o allo stesso Braidi[3] nella Chiesa di Sant'Agostino di Narni.
  • Abbazia di Sant'Angelo in Massa (XI secolo) [2][collegamento interrotto], di cui rimane la chiesa in località Villa Massa. Sorge sui resti di una villa romana e venne ceduta ai benedettini nel 996. L'ingresso è in stile rinascimentale, l'interno a tre navate è sorretto da colonne e archi a tutto sesto. Vi si conserva una tela del 1595 di Michelangelo Braidi.
  • Resti della chiesa di S. Martino (X-XII secolo), a breve distanza dal paese: è in stile romanico e l'altare di epoca longobarda è conservato nella biblioteca di San Domenico.
  • Cava fossilifera, in località Ripabianca.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giovanni Eroli, Descrizione delle chiese di Narni e suoi dintorni: le piú importanti rispetto all'antichità e alle Belle Arti, Narni, 1898, pagg. 427 - 428.
  2. ^ Vittorio Sgarbi, Simone De Magistris, Madonna della Cintola, in Simone De Magistris. Un pittore visionario tra Lotto e El Greco, catalogo della mostra a cura di Vittorio Sgarbi, Venezia, 2007, pag. 266.
  3. ^ Giordana Benazzi, Lucilla Vignoli, a favore dell'attribuzione di quest'opera a Michelangelo Braidi (? 1569 -Narni 1599), in Simone De Magistris. Un pittore visionario tra Lotto e El Greco, catalogo della mostra a cura di Vittorio Sgarbi, Venezia, 2007, pagg. 266 - 268.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]