31 Crateris

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da TY Corvi)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
31 Crateris
31 Crateris
Classificazionesubgigante blu
Classe spettraleB2 IV
Tipo di variabileellissoidale rotante
Distanza dal Sole1753 anni luce
CostellazioneCorvo
Redshift0,000006
Coordinate
(all'epoca J2000.0[1])
Ascensione retta12h 00m 51,160s
Declinazione-19° 39′ 32,34″
Lat. galattica286,9191°
Long. galattica+41,6345°
Dati osservativi
Magnitudine app.5,23 (min)
5,19[2] (max)
Magnitudine app.5,264
Magnitudine ass.0,63
Parallasse1,86 mas
Moto proprioAR: -16,17 mas/anno
Dec: 6,81 mas/anno
Velocità radiale−1,7 km/s
Nomenclature alternative
TY Crv, BD-18 3295, FK5 2961, GSC 06097-01648, HD 104337, HIP 58587, HR 4590, SAO 157042

Coordinate: Carta celeste 12h 00m 51.16s, -19° 39′ 32.34″

31 Crateris è una stella subgigante blu di magnitudine 5,2 posta alla distanza di 1753 anni luce dal sistema solare.

Sebbene il suo numero di Flamsteed la associ alla costellazione del Cratere, la stella è visibile nell'adiacente costellazione del Corvo; venne inclusa in questa costellazione quando, nel 1930, l'Unione Astronomica Internazionale stabilì i confini delle costellazioni in modo rigoroso.

Osservazione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe; grazie alla sua posizione non fortemente australe, può essere osservata dalla gran parte delle regioni della Terra, sebbene gli osservatori dell'emisfero sud siano più avvantaggiati. Nei pressi dell'Antartide appare circumpolare, mentre resta sempre invisibile solo in prossimità del circolo polare artico. La sua magnitudine pari a 5,2 fa sì che possa essere scorta solo con un cielo sufficientemente libero dagli effetti dell'inquinamento luminoso.

Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra febbraio e giugno; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste.

Caratteristiche fisiche[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una variabile rotante ellissoidale, la cui magnitudine varia tra 5,190 e 5,230.[2]

La stella 31 Crateris è balzata all'attenzione degli astronomi quando ne furono rilevate le emissioni nell'ultravioletto estremo (λ < 1000 Å) dagli strumenti a bordo del Mariner 10, nel marzo del 1974, in prossimità di Mercurio. Ritenendo che le radiazioni ultraviolette venissero attenuate dal mezzo interstellare, gli studiosi valutarono la possibilità di aver scoperto una luna del pianeta.[3]

Dopo delle analisi frenetiche - la notizia dell'esistenza della luna, sebbene ancora ipotetica, aveva già raggiunto i giornali - si comprese che l'oggetto osservato non era in orbita attorno al pianeta, bensì una stella molto calda, 31 Crateris per l'appunto.[3][4] La scoperta si rivelò ad ogni modo importante, perché aprì la strada all'astronomia nell'ultravioletto estremo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) V* TY Crv -- Ellipsoidal variable Star, in SIMBAD. URL consultato il 7 marzo 2011.
  2. ^ a b (EN) TY Crv, in General Catalogue of Variable Stars, The GCVS Catalog (Vol. I-III, version 2011-Jan), VizieR. URL consultato l'8 marzo 2011.
  3. ^ a b Paul Schlyter, Pianeti Ipotetici, su astrofilitrentini.it, Astrofili trentini. URL consultato il 7 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2011).
  4. ^ (EN) R. L. Stratford, 31 Crateris reexamined, in The Observatory, vol. 100, 1980, pp. 168-168. URL consultato il 7 marzo 2011.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Stelle: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di stelle e costellazioni