Svein di Norvegia

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Svein Knudsen
Re di Norvegia
(con Canuto I)
In carica1030 –
1035
PredecessoreCanuto I
SuccessoreMagnus I
Nascita1016 circa
Morte1035
DinastiaDinastia di Gorm
PadreCanuto il Grande
MadreÆlfgifu di Northampton
Religionecristiana

Svein di Norvegia, detto anche Svein Alfífuson, Sveinn Knútsson o Sweno, soprannominato óforsynjukonungr (Un re che non avrebbe dovuto nascere) (1016 circa – 1035), fu un figlio di Canuto il Grande, re di Danimarca e d'Inghilterra, e della sua prima moglie, Ælfgifu di Northampton, una nobildonna anglosassone. Svein fu reggente di Norvegia per conto del padre tra il 1030 ed il 1035.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1029, Håkon Eiriksson, vassallo di re Canuto in Norvegia, venne dato per disperso in mare e Olav Haraldsson, il re di Norvegia deposto da Canuto, tentò di recuperare il suo regno, ma venne sconfitto ed ucciso nella battaglia di Stiklestad.

Canuto inviò quindi il figlio Svein e la moglie Ælfgifu in Norvegia, dove essa governò in qualità di reggente del quattordicenne Svein.[1] Questa situazione provocò numerose proteste tra i norvegesi più eminenti, che avrebbero preferito prendere personalmente il posto dei Conti di Lade (Ladejarls), la dinastia che aveva funto da reggente della corona durante i recenti anni di dominazione straniera. Alcuni nobili come Einar Tambarskjelve e Kalf Arnason, erano in particolare contrari in quanto affermavano che Canuto aveva promesso loro il potere.

Gli anni 1030 furono un periodo particolarmente difficile nella storia europea: la politica danese in Norvegia cambiò, crebbero il coinvolgimento reale e la regolamentazione in numerose aree. Secondo le saghe tramandate fino ad oggi, la tassazione imposta da Ælfgifu e Svein e le nuove leggi emanate contribuirono ad accrescere il risentimento verso di essi.

Snorri Sturluson scrive che:

«Re Svein introdusse numerose leggi su vari argomenti. Esse erano modellate sulle leggi danesi, ma alcune erano ancora più restrittive. Nessun uomo era autorizzato a lasciare la Nazione senza il permesso del Re; se avesse contravvenuto le sue proprietà sarebbero state trasferite al Re. Una persona che avesse commesso omicidio avrebbe perso il diritto alla terra e alla proprietà. Se un delinquente avesse avuto diritto ad un'eredità, il Re l'avrebbe presa. A Natale ogni contadino doveva consegnare al re una misura (tra 15 e 20 litri) di malto per ogni focolare e la coscia di un bue di tre anni, questo venne chiamato vinjartodde (tassa sulla terra) in antico norreno, e anche un secchio di burro.»

Questa situazione creò le condizioni per il formarsi di una base di resistenza popolare contro il nuovo regime che aveva le stesse caratteristiche del sommovimento che, in precedenza, Sant'Olav aveva domato.

Nel 1033 ci fu una battaglia a Soknasund, nel Ryfylke. Tryggve Olavsson giunse con un esercito dall'Inghilterra: egli affermava di essere il figlio di Olav Tryggvason, re di Norvegia e quindi reclamava il regno per sé stesso. Svein e la sua armata, probabilmente composta delle truppe scelte danesi, si scontrarono con il pretendente e vinsero la schermaglia, durante la quale Tryggve venne ucciso.

Più tardi, durante lo stesso inverno, Kalf Arnason ed Einar Tambarskjelve decisero di recarsi a Gardarike per incontrarsi con Magnus, figlio di Olav Haraldsson, e portarlo con loro in Norvegia. Il popolo si schierò dalla parte di Magnus e contro i danesi; Svein dovette fuggire in Danimarca, dove morì poco tempo dopo.

Da quel momento i Re di Danimarca dovettero abbandonare le proprie pretese sul trono di Norvegia, e fu solo molti secoli più tardi che i danesi riuscirono a reimporsi in Norvegia.

Svein in Shakespeare[modifica | modifica wikitesto]

Svein è un importante personaggio dello sfondo storico del primo atto del Macbeth di Shakespeare, in cui è chiamato Sweno:

(EN)

«Sweno, the Norway's king, craves composition.
nor would we deign him burial of his men
till he disbursed at at saint colme's inch
ten thousand dollars to our general use.
»

(IT)

«Sicché ora Sweno, il re di Norvegia, domanda di venire a patti.
E noi non gli abbiam voluto consentire di dar sepoltura ai suoi morti
finché non ebbe sborsati nell'isola di San Colombano
diecimila dollari a nostro comune beneficio.»

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Aroldo I di Danimarca Gorm il Vecchio  
 
Thyra  
Sweyn I di Danimarca  
Gyrid di Svezia Olof (II) Björnsson  
 
Ingeborg Thrandsdotter  
Canuto I d'Inghilterra  
Miecislao I di Polonia Siemomysł  
 
Gorka (forse)  
Sigrid la Superba  
Dubrawka Boleslao I di Boemia  
 
Biagota  
Svein di Norvegia  
 
 
 
Ælfhelm di Northumbria  
 
 
 
Ælfgifu di Northampton  
 
 
 
 
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Frank Stenton, Ango-Saxon England, Oxford University Press, 3ª edizione 1971, p. 398

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Re di Norvegia Successore
Come reggente
Håkon Eiriksson
1030-1035
con Canuto il Grande
Magnus il Buono
Controllo di autoritàVIAF (EN6360155286624687180004 · GND (DE1180666747
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