Suore di San Giuseppe di Torino

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Le Suore di San Giuseppe di Torino sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla S.S.J.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La congregazione si riallaccia alla fondazione fatta a Le Puy dal gesuita Jean-Pierre Médaille. Le sue origini risalgono alla casa aperta il 1º settembre 1821 a Torino da tre religiose della congregazione di Chambéry; l'arcivescovo Colombano Chiaverotti rese autonoma la comunità torinese dalla casa-madre di Chambéry tra il 1823 e il 1824.[2]

Le suore si insediarono nel popolare rione di Borgo Dora, dove presero a dedicarsi alla cura dei figli dei doganieri e degli operai della polveriera; collaborarono alle opere avviate dalla marchesa di Barolo a favore delle carcerate, dei bambini malati, per la riabilitazione delle donne traviate; contribuirono alla formazione delle congregazioni torinesi delle penitenti di Santa Maria Maddalena, delle suore di Sant'Anna e della Provvidenza e delle missionarie della Consolata.[2]

Dalla congregazione di Torino ebbero origine le suore di San Giuseppe di Roma (che nel 1876 si fusero con quelle di Chambéry)[3] e di Novara, fondate nel 1826;[4] nel luglio del 2006 l'istituto di Novara e quello delle suore di San Giuseppe di Susa (fondato nel 1867 dalle suore di Aosta)[5] si sono uniti alle suore di San Giuseppe di Torino.[6]

L'istituto ricevette il pontificio decreto di lode il 31 dicembre 1912 e l'8 maggio 1921 giunse l'approvazione definitiva delle costituzioni.[2]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le suore si dedicano all'istruzione e all'educazione cristiana dell'infanzia e della gioventù, all'assistenza ad anziani e ammalati e al lavoro nelle missioni.[2]

Oltre che in Italia, sono presenti in Brasile, Repubblica Centrafricana, Ciad, Repubblica Democratica del Congo;[6] la sede generalizia è a Torino.[1]

Alla fine del 2008 la congregazione contava 333 religiose in 52 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2010, p. 1666.
  2. ^ a b c d G. Rocca, DIP, vol. VIII (1988), col. 567.
  3. ^ G. Rocca, DIP, vol. VIII (1988), col. 559.
  4. ^ G. Rocca, DIP, vol. VIII (1988), coll. 555-556.
  5. ^ G. Rocca, DIP, vol. VIII (1988), coll. 565-566.
  6. ^ a b La Storia continua, su istitutosuoredisangiuseppe.it. URL consultato il 31 ottobre 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario Pontificio per l'anno 2010, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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