Stazione di Sini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Sini
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàGonnosnò
Coordinate39°44′58.81″N 8°53′09.69″E / 39.74967°N 8.886024°E39.74967; 8.886024
LineeVillamar-Ales
Storia
Stato attualedismessa
Attivazione1922
Soppressione1956
Caratteristiche
Tipofermata ferroviaria passante in superficie
Binari1

La stazione di Sini fu una fermata ferroviaria al servizio del comune omonimo, ma situata nel territorio municipale di Gonnosnò, posta lungo la ferrovia Villamar-Ales.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fermata fu istituita dalla Ferrovie Complementari della Sardegna il 10 dicembre 1921[1], venendo attivata il successivo 1º gennaio 1922[1].

Nel corso della sua attività l'impianto alle porte di Sini fu attivo esclusivamente per il servizio viaggiatori, caratteristica che mantenne sino al 5 settembre 1956[2], data di chiusura all'esercizio della Villacidro-Ales e di conseguenza della fermata, successivamente disarmata e abbandonata.

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La fermata fu realizzata a ridosso della odierna strada provinciale 42 a poco più di un chilometro dal nucleo urbano di Sini. Dal punto di vista ferroviario era configurata come una semplice fermata passante in linea, dotata del solo binario di corsa, avente scartamento da 950 mm. L'impianto era inoltre dotato di un piccolo fabbricato viaggiatori, realizzato su un unico piano[3].

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni di attività ferroviaria lo scalo fu servito dalle relazioni passeggeri della Ferrovie Complementari della Sardegna.

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

La fermata durante l'esercizio ferroviario era dotata di una sala d'attesa, ospitata nel fabbricato viaggiatori.

  • Sala d'attesa Sala d'attesa

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Appendice 6/1921 alla Circolare Generale 13/1902 FCS in Ogliari, p. 714
  2. ^ Ogliari, p. 1392.
  3. ^ Google Street View, su Google Maps. URL consultato l'8 aprile 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
  • Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]