Stazione di Sandigliano

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Sandigliano
stazione ferroviaria
Vista fermata dal cavalcavia
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàSandigliano
Coordinate45°31′10.06″N 8°04′52.3″E / 45.519462°N 8.081195°E45.519462; 8.081195
Lineeferrovia Santhià-Biella
Storia
Stato attualeSolo transito
Attivazione1856
Caratteristiche
TipoFermata in superficie, passante
Binari1
GestoriRFI

La stazione di Sandigliano è una fermata ferroviaria della linea Biella-Santhià al servizio dell'omonimo comune e priva di traffico per i viaggiatori, in quanto i treni vi transitano soltanto senza effettuare fermata.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Realizzato come stazione e dotato dunque di binario d'incrocio, l'impianto fu inaugurato assieme al resto della linea l'8 settembre 1856[1].

Il 10 luglio 1951, con la scadenza della concessione alla Società Strade Ferrate di Biella (SFB) che aveva fino ad allora esercito la linea, la stessa venne incorporata nella rete statale e l'esercizio degli impianti fu assunto dalle Ferrovie dello Stato.

Il programma di profondo rinnovamento avviato nel 1979, che richiese la chiusura della linea per molti mesi, comportò la trasformazione in fermata, rimanendo in opera il solo binario di corsa[2].

Dal 2000 la gestione dell'intera linea, e con essa quella della fermata di Sandigliano, passò in carico a Rete Ferroviaria Italiana la quale ai fini commerciali classifica l'impianto nella categoria "Bronze"[3].

Dal 15 dicembre 2013 i treni non vi effettuano più fermata; l'impianto resta tuttavia formalmente attivo.

Dal 2019 ha inizio il progetto di ammodernamento per tutta la tratta Biella-Santhia, esso consiste nell'elettrificare tutta la linea. I lavori nei pressi di Sandigliano sono iniziati a maggio 2021 e si sono conclusi a inizio 2022.[4][5]

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La fermata lato binari

L'impianto è dotato del solo binario di corsa della linea ferroviaria.

Il fabbricato viaggiatori si dispone su 2 piani e risulta in disuso.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926
  2. ^ Mario Matto, La Santhià-Biella, una delle prime ferrovie d'Italia, in Santhià e la ferrovia: una storia che dura 150 anni, GS Editrice, Santhià, 2006. ISBN 88-87374-95-3.
  3. ^ www.rfi.it, Stazioni del Piemonte, su rfi.it. URL consultato il 19 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2013).
  4. ^ Ammodernamento tratta Biella-Santhia, su otipiemonte.it. URL consultato il 7 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2021).
  5. ^ Tratta Biella-Santhia entro fine 2021, su laprovinciadibiella.it. URL consultato il 7 luglio 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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