Stazione di Cecchina-Genzano

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Cecchina-Genzano
stazione ferroviaria
Il fabbricato viaggiatori della ex stazione di Cecchina Genzano
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàAlbano Laziale, frazione Cecchina
Coordinate41°41′30.77″N 12°39′02.03″E / 41.69188°N 12.650565°E41.69188; 12.650565
LineeAlbano-Nettuno
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1884
Soppressione1938
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, passante, di diramazione
Binari5
InterscambiImpianto adiacente gestito da RFI
DintorniCecchina

La stazione di Cecchina-Genzano era una stazione ferroviaria posta sulla linea Albano-Nettuno, al servizio della frazione omonima del comune di Albano Laziale. Era affiancata nel servizio dalla stazione di Cecchina, posta sulla linea Roma-Velletri, attiva e gestita dal 2001 da RFI.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione venne inaugurata il 26 marzo 1884 in concomitanza con l'apertura al traffico della ferrovia Albano-Nettuno[1].

Nel 1907 la stazione fu soggetta a degli ampliamenti tra i quali il prolungamento di un binario[2].

Nel 1927, a causa della marginalità del percorso e dello scarso traffico, venne chiuso il tratto da Albano alla stazione, divenendo entrambe impianti terminali; nel 1938, a causa del completamento della ferrovia Roma-Formia-Napoli, venne chiuso anche il tratto da Cecchina ad Aprilia causando la soppressione dell'impianto[3]: le sue strutture e il piazzale vennero annesse a quelle della stazione delle FS utilizzando i binari esistenti come binari di scalo e le strutture come depositi di materiale[4].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

Fabbricati in disuso della stazione
Veduta dei due impianti dal lato Nettuno/Velletri

La stazione disponeva di un fabbricato viaggiatori, di un piccolo fabbricato per i servizi igienici e di 3 banchine che servivano rispettivamente i binari 1 nord, 1 sud e il binario da Albano. Complessivamente l'impianto comprendeva 5 binari collegati l'uno con l'altro, più condivideva gli altri della stazione di Cecchina, 6 in tutto[5].

Secondo la planimetria ufficiale del 1º gennaio 1894 realizzata dalle Ferrovie Secondarie Romane ed edita dalle Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo, oltre ai 5 più 6 binari, la stazione comprendeva anche una piattaforma girevole collegata ad un binario che incrociava verticalmente gli altri collegato a sua volta al tronchino dello scalo merci di Cecchina FS; lato Nettuno è presente anche una casa cantoniera[5], al 2014 ancora presente e restaurata[6].

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

La stazione fu interessata durante il periodo del servizio da entrambi i traffici passeggeri e merci, proveniente da entrambe le linee[7].

Interscambi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione permette i seguenti interscambi:

  • Stazione ferroviaria Stazione ferroviaria (Cecchina FS)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su Trenidicarta.it, Alessandro Tuzza, 1927.
  2. ^ Rivista generale delle ferrovie, p. 174.
  3. ^ Stagni
  4. ^ Il file Stazione di Cecchina - Interno del capannone.jpg raffigura l'interno di uno dei depositi, con all'interno vari apparati e pannelli.
  5. ^ a b Strade Ferrate del Mediterraneo, tavola 3.
  6. ^ Si veda il file Cecchina Genzano - Casa cantoniera.jpg
  7. ^ Lo dimostrava lo stesso collegamento con la stazione della Pio-Latina in Strade Ferrate del Mediterraneo, tavola 3.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rivista generale delle ferrovie e dei lavori pubblici, n. 25, 1907.
  • Strade Ferrate del Mediterraneo, Album dei Piani Generali delle stazioni, fermate, cave, cantieri, officine e diramazioni a Stabilimenti privati alla data 1º gennaio 1894, Milano, Tip. Lit. Direz. Gen. Ferr. Mediterraneo, 1895.
  • Strade Ferrate del Mediterraneo, Primo supplemento all'album 1894 dei piani generali delle Stazioni, Fermate, Cave, Cantieri, Officine e Diramazioni a Stabilimenti privati alla data 1º Gennaio 1897, Milano, Tip. Lit. Direz. Gen. Ferr. Mediterraneo, 1899.

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