Spineda (famiglia)

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Gli Spineda furono una nobile famiglia trevigiana.

Stemma degli Spineda
Blasonatura
scaglione d'oro accompagnato da quattro rose d'oro su campo blu

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Ricordati come feudatari dell'attuale Spinea, nei pressi di Mestre, furono in seguito castellani di Breda (l'appellativo "de Cattaneis", riferito a uno dei rami, deriverebbe da capitaneus). Entrati poi nella nobiltà trevigiana (IX secolo) e imparentati con alcune delle maggiori casate locali (Rinaldi, Ravagnin, Barisani, Pola, Azzoni Avogadro), gli Spineda estesero considerevolmente il loro patrimonio e diedero numerosi politici, ecclesiastici, uomini d'arme e letterati.

Degli Spineda de Cattaneis si ricordano Ubertino V, console di Treviso che, attorno al 1180, trattò la pace con il vescovo di Feltre; Bartolomeo, nominato cavaliere aurato dall'imperatore Federico III (1489); il pittore Ascanio (1588 - dopo il 1649), che ha lasciato lavori nella chiesa di San Nicolò a Treviso e nella chiesa di Sant'Andrea a Venegazzù[1] pala d'altare minore raffigurante "la Desolata che scende dal Calvario".

Nel 1755 un altro ramo fu ascritto al patriziato veneziano, ma sin dal 1690 aveva ottenuto il titolo comitale per i servigi offerti da alcuni membri durante la guerra di Candia e nei domini d'Oltremare[1].

La nobiltà di entrambe le famiglie fu confermata anche quando il Veneto passò all'Impero austriaco[1].

Numerose, inoltre, le proprietà. Anzitutto, va citata la residenza di Treviso, un palazzo dove, attorno al 1620, si era trasferito Gregorio Spineda (attualmente è sede della fondazione Cassamarca)[2]. Delle ville, si ricordano particolarmente quella di Venegazzù (metà del XVIII secolo) e quella di Breda (poco più tarda).

La tomba di famiglia si trovava nella chiesa, oggi scomparsa, di Santa Maria del Gesù a Treviso[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Francesco Schroder, Repertorio Genealogico delle famiglie confermate nobili e dei titolati nobili esistenti nelle Provincie Venete, Vol. 2, Venezia, Tipografia Alvisopoli, 1830, p. 289-290..
  2. ^ Informazioni su Ca' Spineda Archiviato il 17 giugno 2010 in Internet Archive. dal sito della Fondazione Cassamarca.
  3. ^ Informazioni sulla famiglia Archiviato il 6 maggio 2006 in Internet Archive. dal libro Vita e storia di un Comune di Giuliano Simionato, pubblicato nel sito del Comune di Breda di Piave.
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