Miyoshi Nagayoshi: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m fx
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: Aggiungo template {{interprogetto}} (FAQ)
Riga 31: Riga 31:
== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Gyūichi Ōta|titolo=The Chronicle of Lord Nobunaga|anno=2011||lingua=en|editore=Brill|}}
* {{Cita libro|autore=Gyūichi Ōta|titolo=The Chronicle of Lord Nobunaga|anno=2011||lingua=en|editore=Brill|}}

== Altri progetti ==
{{interprogetto}}


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==

Versione delle 17:08, 17 set 2018

Template:Avvisounicode

Miyoshi Nagayoshi

Miyoshi Nagayoshi[1] (三好 長慶?; 10 marzo 152210 agosto 1564), noto soprattutto come Chōkei (長慶?), è stato un daimyō giapponese del periodo Sengoku, capo più influente del clan Miyoshi.

Biografia

Figlio maggiore di Miyoshi Motonaga, inzialmente era chiamato Norinaga o Nagayoshi e deteneva il titolo di Chikuzen no kami.

Si scontrò con lo zio Masanaga per il potere. Guidò un esercito a Kyoto (1539). Inizialmente accettò gli ordini di Hosokawa Harumoto e Masanaga e fu inviato a sconfiggere Hosokawa Ujitsuna; cacciò Ujitsuna da Sakai (1543) e incaricò suo fratello (Sogō Kazumasa) della sua amministrazione; fu costretto a difendere Sakai nel 1546 a fronte di un attacco di Ujitsuna e successivamente si alleò a esso. Nel 1548 prese il nome Chōkei. Nello stesso anno attaccò Masanaga e lo sconfisse con l'assistenza di Ujitsuna; mise quest'ultimo a capo del clan Hosokawa e assediò Harumoto nel suo castello di Miyake (1549). Tuttavia non costrinse il suo ex padrone al suicidio, lasciandolo fuggire nella provincia di Ōmi; Harumoto quindi chiese aiuto allo shōgun Ashikaga Yoshiteru[2].

Chōkei nel frattempo entrò a Kyoto, conquistò la città e la affidò a Matsunaga Hisahide (1550). Due anni dopo, tornò, costrinse lo shōgun a sottomettersi e si fece nominare Shobanshu e Shuri-tayu (1560). Dopo di ciò assediò Hatakeyama Takamasa, prese il suo castello di Iimori (Kawachi) e li si insediò. Takamasa fuggì a Kii, raccolse nuove truppe e attaccò Chōkei , ma fu di nuovo sconfitto e finalmente la pace fu ripristinata nel Kinai (1562)[3]. L'anno seguente, Yoshioki, figlio di Chōkei, morì avvelenato da Matsunaga Hisahide. Chōkei adottò Yoshitsugu, un figlio di suo fratello Sogō Kazumasa, ma tra loro non regnò mai una grande armonia, l'influenza di Hisahide su Yoshitsugu inoltre, era sempre in aumento: nel 1564 il fratello di Chōkei Fuyuyasu fu ucciso e poco dopo Chōkei se stesso si ammalò e morì a soli 42 anni.

L'uomo più potente del Kinai tra il 1550 e la sua morte, Chōkei viene ricordato come uno dei più talentuosi daimyō del periodo Sengoku. Fu un poeta appassionato ed è ricordato per il suo patrocinio del famoso compositore renga, Satomura Jōha, al quale costruì il tempio Nanshuji a Sakai nel 1557.

Note

  1. ^ Per i biografati giapponesi nati prima del periodo Meiji si usano le convenzioni classiche dell'onomastica giapponese, secondo cui il cognome precede il nome. "Miyoshi" è il cognome.
  2. ^ (EN) Stephen Turnbull, The Samurai Sourcebook, Cassell & Co., 1998, p. 61, ISBN 1854095234.
  3. ^ (EN) Edmond Papinot, Historical and geographical dictionary of Japan, F. Ungar Pub. Co., 1964, p. 394-395.

Bibliografia

  • (EN) Gyūichi Ōta, The Chronicle of Lord Nobunaga, Brill, 2011.

Altri progetti

Collegamenti esterni