Argippei: differenze tra le versioni

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==Bibliografia==
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*[[Erodoto]] , [[Storie]] , IV .
*[[Erodoto]], [[Storie]], IV .


*G. Rawlinson , op. cit. , vol. III.
*G. Rawlinson , op. cit. , vol. III.

Versione delle 09:26, 26 feb 2018

Gli Argippei (in greco antico: Αργιππαιοι?), erano un popolo il cui nome derivava dalla Dea Afrodite Urania, che in lingua scitica veniva infatti chiamata Argímpasa,da essi venerata.

Sono così definiti da Erodoto:

«Vivono in una regione ai piedi di alti monti, sono calvi, hanno il naso camuso e si cibano di un frutto prodotto da un albero che si chiama Pontico.»

Storia

All'epoca di Erodoto

Dalla descrizione erodotea dei tratti fisici e identificando gli alti monti con gli urali, è presumibile che si tratti di popoli di stirpe mongola.

Gli Argippei dovettero abitare quella zona che oggi è denominata Baschiria, dove appunto cresce il Pontico, ovvero il ciliegio selvatico[1].

Il modo di utilizzare il succo di questo ciliegio selvatico è molto particolare – ne ricavano un succo denso che bevono mescolato al latte – tutt’ora praticato da una tribù mongola, chiamata Calmucchi[2], che hanno vissuto nella parte europea della Russia per circa 400 anni e che si sono poi dispersi.

Sono presenti però molte comunità in Lituania, nella Repubblica Ceca, in Francia, negli Stati Uniti e, uno sparuto gruppo anche in Italia.

Note

  1. ^ F.Mora, Religione e religioni nelle Storie di Erodoto, Milano 1986, p.71
  2. ^ K.Jettmar, I popoli delle steppe, trad. it., Milano 1964, p. 13.

Bibliografia

  • G. Rawlinson , op. cit. , vol. III.
  • R. W. MaCan, op. cit., vol. I.

Voci correlate