Volata (ciclismo): differenze tra le versioni

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La '''volata''' o '''sprint''' (anche '''arrivo in volata''') indica, nel [[Ciclismo (sport)|ciclismo]], la fase terminale di una gara (normalmente in linea) la cui vittoria finale sia contesa dal gruppo di corridori giunti fino a quel punto.
Nel gergo delle [[Ciclismo (sport)|competizioni ciclistiche]], il termine '''volata''' (detta anche '''sprint''') indica l'arrivo alla massima [[velocità]] possibile dei corridori alla fine di una corsa ciclistica con distacchi minimi. Di solito, però, si usa il termine '''volata''' per gli arrivi in pianura o falso piano. I corridori predisposti alle volate vengono chiamati [[Velocista (ciclismo)|velocisti]].
Si differenzia dall'arrivo in solitaria o per distacco, in cui il corridore vincitore giunge con apprezzabile vantaggio rispetto agli immediati inseguitori.
Gli ultimi metri della volata sono in genere la specialità dei [[Velocista (ciclismo)|velocisti]], ovvero corridori capaci di esprimere una notevole accelerazione e velocità di punta nell'arco di pochi secondi.


== Descrizione ==
== Descrizione ==

Versione delle 17:05, 24 set 2017

unaa volata a tre

La volata o sprint (anche arrivo in volata) indica, nel ciclismo, la fase terminale di una gara (normalmente in linea) la cui vittoria finale sia contesa dal gruppo di corridori giunti fino a quel punto. Si differenzia dall'arrivo in solitaria o per distacco, in cui il corridore vincitore giunge con apprezzabile vantaggio rispetto agli immediati inseguitori. Gli ultimi metri della volata sono in genere la specialità dei velocisti, ovvero corridori capaci di esprimere una notevole accelerazione e velocità di punta nell'arco di pochi secondi.

Descrizione

Classificazione delle volate

In base al numero di partecipanti, si può parlare di:

  • Volata di gruppo se avviene a gruppo compatto
  • Volata ristretta se avviene fra un certo numero di corridori
  • Volata a due/a tre se avviene tra due/tre corridori

Il primo tipo è più frequente nelle corse pianeggianti, mentre il secondo e il terzo sono più frequenti nelle tappe collinari o di montagna. In base al tipo di traguardo, si può parlare di:

  • Volata finale se termina con il traguardo
  • Volata intermedia se ha per obiettivo un traguardo volante
  • Volata per i GPM se ha come fine un Gran Premio della Montagna.

Svolgimento della volata

Vi sono tre modi di fare le volate: il primo, usato dai velocisti di squadre meno attrezzate o con altre priorità, prevede di seguire (in gergo "succhiare la ruota") i corridori favoriti. Il secondo, usato dai velocisti delle squadre più attrezzate e "inventato" negli anni novanta da Mario Cipollini alla Saeco, prevede l'organizzazione del cosiddetto "treno", ossia un gruppetto di corridori della stessa squadra aventi compiti specifici. Esso è solitamente così composto:

  • Terzultimo uomo: passista di tenuta che ha il compito di portare il treno in testa al gruppo e si sposta ai 900 metri dal traguardo;
  • Penultimo uomo: passista veloce che inizia ad aumentare la velocità senza però staccare il velocista e si sposta ai 500 metri dal traguardo;
  • Ultimo uomo: velocista, ed è colui che fa partire la volata spostandosi poi ai 200 metri. Talvolta l'ultimo uomo continua lo sprint per posizioni più o meno di rincalzo;
  • Velocista: lanciato ai 200 metri dall'arrivo, deve spingere alla massima potenza per mantenere una velocità molto alta fino alla fine, senza però rischiare una caduta, pericolo costante nelle fasi più concitate della corsa.

Il terzo modo di avvicinarsi alla volata è intermedio tra i primi due: un "mini-treno" formato solo dall'ultimo uomo ed il velocista, risale il gruppo seguendo un altro "treno" più grande, per poi uscire allo scoperto parallelamente o di anticipo nelle fasi immediatamente precedenti allo sprint.

Le volate non sono esenti da rischi quali cadute dovute alle concitazioni delle varie fasi e all'alta velocità raggiunta, che richiedono riflessi e grandi doti di abilità di guida della bicicletta. Non di rado i corridori che stanno dietro al treno si prendono a spallate o sgomitate per guadagnare la posizione migliore dietro al velocista favorito. La giuria tiene solitamente conto di eventuali scorrettezze sanzionandole con la squalifica o la retrocessione. A volte è anche necessario ricorrere al fotofinish per decretare il vero vincitore della gara fra più corridori che tagliano contemporaneamente la linea del traguardo. Ci sono casi in cui qualche finisseur riesce ad anticipare la volata negli ultimi km e vincere così in solitaria, come altre volte il gruppo deve recuperare lo svantaggio da eventuali fuggitivi.

Voci correlate

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