Antoine Le Picard de Phélippeaux: differenze tra le versioni

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Si recò a Parigi e organizzò la spettacolare evasione di [[William Sidney Smith]], dalla prigione del Tempio. Il 24 aprile [[1798]], Smith fu rimesso in libertà, per ordine firmato del ministro della marina e delle colonie. Qualche ora più tardi ci si rese conto che si trattava di un falso ordine, comprato per 60.000 [[franco francese|franchi]] da Phélippeaux, documento che venne presentato da un commissario di polizia e da quattro gendarmi mascherati.
Si recò a Parigi e organizzò la spettacolare evasione di [[William Sidney Smith]], dalla prigione del Tempio. Il 24 aprile [[1798]], Smith fu rimesso in libertà, per ordine firmato del ministro della marina e delle colonie. Qualche ora più tardi ci si rese conto che si trattava di un falso ordine, comprato per 60.000 [[franco francese|franchi]] da Phélippeaux, documento che venne presentato da un commissario di polizia e da quattro gendarmi mascherati.


Insieme si recarono in Gran Bretagna, poi a [[Costantinopoli]], prima di raggiungere, agli inizi di marzo [[1799]], [[Ahmad al-Jazzar Pascià|Djezzar Pacha]] a [[San Giovanni d'Acri]]. La fortezza di San Giovanni d'Acri era agli ordini di quest'ultimo ma, in realtà, la difesa è assicurata principalmente dal commodoro Sidney Smith, con diversi vascelli britannici, e da Phélippeaux. Contribuì fortemente alla difesa di San Giovanni d'Acri contro il generale Bonaparte, montando una seconda linea di fortificazioni all'interno delle mura e potenziando l'artiglieria della fortezza con dei pezzi di artiglieria.
Insieme si recarono in [[Gran Bretagna]], poi a [[Costantinopoli]], prima di raggiungere, agli inizi di marzo [[1799]], [[Ahmad al-Jazzar Pascià|Djezzar Pacha]] a [[San Giovanni d'Acri]]. La fortezza di San Giovanni d'Acri era agli ordini di quest'ultimo ma, in realtà, la difesa è assicurata principalmente dal commodoro Sidney Smith, con diversi vascelli britannici, e da Phélippeaux. Contribuì fortemente alla difesa di San Giovanni d'Acri contro il generale Bonaparte, montando una seconda linea di fortificazioni all'interno delle mura e potenziando l'artiglieria della fortezza con dei pezzi di artiglieria.


Morì di [[peste]] o di [[Insolazione|esaurimento organico]] a San Giovanni d'Acri il 1º maggio 1799.
Morì di [[peste]] o di [[Insolazione|esaurimento organico]] a San Giovanni d'Acri il 1º maggio 1799.

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Antoine Le Picard de Phélippeaux (Angles-sur-l'Anglin, 1º aprile 1767Acri, 1º maggio 1799) è stato un militare francese, ufficiale d'artiglieria reale che, contrario alle idee rivoluzionarie, emigrò e passò al servizio della Gran Bretagna.

Biografia

Figlio di Louis Le Picard de Phélippeaux (4 agosto 1727-1776) e di Louise de la Chastre (1738-1767), Antoine Le Picard de Phélippeaux fu compagno e acerrimo rivale di Napoleone Bonaparte alla scuola militare reale di Parigi, nel 1785. Secondo il mito napoleonico, il sergente maggiore Henry-René-Marie Picot de Peccaduc si intromise fra Bonaparte e il suo nemico cadetto Antoine de Phélippeaux, per impedire loro di darsi calci e, di conseguenza, ricevette dei calci da entrambi.

Emigrato nell'ottobre 1791, servì il duca d'Enghien nell'esercito degli emigrati. Sembra che, nel 1792, si trovasse alla battaglia di Valmy e a quella di Jemmapes. Successivamente, s'infiltrò in Francia per organizzare, nel 1795, un'insurrezione realista nel Berry. Il 2 aprile 1796 (13 germinale Anno IV), prese la città di Sancerre. Arrestato il 9 aprile (20 germinale Anno IV), dal generale repubblicano Simon Canuel e dalla 6ª demi-brigade di fanteria di linea, venne portato a Bourges da dove evase.

Si recò a Parigi e organizzò la spettacolare evasione di William Sidney Smith, dalla prigione del Tempio. Il 24 aprile 1798, Smith fu rimesso in libertà, per ordine firmato del ministro della marina e delle colonie. Qualche ora più tardi ci si rese conto che si trattava di un falso ordine, comprato per 60.000 franchi da Phélippeaux, documento che venne presentato da un commissario di polizia e da quattro gendarmi mascherati.

Insieme si recarono in Gran Bretagna, poi a Costantinopoli, prima di raggiungere, agli inizi di marzo 1799, Djezzar Pacha a San Giovanni d'Acri. La fortezza di San Giovanni d'Acri era agli ordini di quest'ultimo ma, in realtà, la difesa è assicurata principalmente dal commodoro Sidney Smith, con diversi vascelli britannici, e da Phélippeaux. Contribuì fortemente alla difesa di San Giovanni d'Acri contro il generale Bonaparte, montando una seconda linea di fortificazioni all'interno delle mura e potenziando l'artiglieria della fortezza con dei pezzi di artiglieria.

Morì di peste o di esaurimento organico a San Giovanni d'Acri il 1º maggio 1799.

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Voci correlate

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