Diritti televisivi del calcio: differenze tra le versioni

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[[File:Euro 2008 press tribune salzburg 3.jpg|thumb|[[Giornalismo sportivo|Giornalisti]] in tribuna stampa durante una gara del {{EC|2008}}.]]
[[File:Euro 2008 press tribune salzburg 3.jpg|thumb|Giornalisti in tribuna stampa durante una partita di [[Euro 2008]]]]
I '''diritti televisivi del calcio''' sono i diritti di riprendere e trasmettere, in diretta o in differita e su qualunque piattaforma televisiva, le partite di calcio.


Data l'importanza in molti paesi del mondo del [[calcio (sport)|gioco del calcio]], non solo dal punto di vista sportivo, ma anche da quello degli interessi economici, la formula scelta per regolare i diritti della ripresa televisiva condiziona pesantemente le squadre, i campionati e lo stesso mondo della [[televisione]].
I [[Diritto|diritti]] [[Televisione|televisivi]] del [[Calcio (sport)|calcio]] riguardano la facoltà di riprendere e trasmettere, in [[Diretta televisiva|diretta]] o in differita su una qualsiasi piattaforma televisiva, le partite di tale [[sport]].<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2017/04/11/calcio-in-tv-il-gip-ferma-gli-arresti-di-infront16.html|titolo=Calcio in tv, il gip ferma gli arresti di Infront|autore=Emilio Randacio|pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=11 aprile 2017|pagina=16}}</ref>


== Cenni storici ==
==Nozione==
{{C|nella voce [[Diritti_televisivi_del_calcio_in_Italia#Origine]] ci sono altre date|sport|febbraio 2013}}
Il concetto dei diritti nacque negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], per la trasmissione delle gare di [[Football americano|football]].<ref>{{cita web|url=http://www.ilpost.it/2017/02/05/super-bowl-li-tv-streaming/|titolo=Super Bowl 2017: dove guardarlo in streaming o in tv|data=5 febbraio 2017}}</ref> Giunse in [[Europa]] dopo il [[1989]], a seguito dell'abbattimento del [[muro di Berlino]].<ref name=tv>{{cita libro|titolo=Il calcio in televisione|autore=Davide Pessach|editore=Davide Pessach Editore|anno=2012|ISBN=9788867554621}}</ref> L'[[Italia]] ne fece conoscenza nel [[1993]], quando furono decisi anticipi e posticipi per i campionati di [[Serie A|A]] e [[Serie B|B]] modificando, così, la tradizionale programmazione delle partite nel pomeriggio della domenica.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2015/03/01/news/serie_a_il_22_marzo_solo_una_gara_alle_15_ben_6_la_sera-108499992/|titolo=Serie A: sparisce la partita delle 15 della domenica, il 22 marzo solo Juventus-Genoa|data=1º marzo 2015}}</ref><ref>{{cita libro|titolo=Il cowboy e l’indiano...50 anni di Toro e non solo, un racconto vissuto di un amore infinito|autore=Carlo Mia|editore=Youcanprint|anno=2015|pagine=274|ISBN=9788891196521}}</ref>
Il concetto di diritti televisivi è nato negli [[Stati Uniti]] per la trasmissione delle partite di [[football americano]].<br />
Sono stati trapiantati nei [[Europa|paesi europei]] dopo la caduta del [[muro di Berlino]] (1989), fra cui l'Italia nel [[1993]], creando la divisione fra paesi ricchi omologati nel modello unico di [[Calcio (sport)|calcio]] e di "[[diritto]] calcistico" [[Paesi anglosassoni|anglosassone]] e mondo sportivo dei paesi sottosviluppati, non appetibili ai [[network televisivo|network televisivi]] e rimasti senza diritti calcistici televisivi nella loro autonomia.


== Categorie di diritti televisivi calcistici ==
== Diritti criptati e in chiaro ==
Nell'[[Civiltà occidentale|Occidente]] omologato si sono sviluppate le seguenti categorie di '''diritti calcistici televisivi''' o '''diritti televisivi calcistici''':
I diritti sono divisi in criptati e "in chiaro": nel primo caso la partita è visibile ai soli possessori di decoder o abbonamento<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/sport/17_marzo_03/calcio-tv-diritti-facebook-pirati-c1706cea-ff89-11e6-9d9a-77b6de6db49f.shtml|titolo=Calcio, ora sbarcano i «pirati»
La partita criptata va in diretta Tv|autore1=Marco Bonarrigo|autore2=Carlos Passerini|data=3 marzo 2017}}</ref>, mentre nel secondo la trasmissione avviene su un canale pubblico (per esmepio la [[RAI]]).<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Champions-League/14-02-2017/champions-psg-barcellona-chiaro-ma-juve-napoli-restano-pay-tv-mediaset-180822373773.shtml|titolo=Champions, Psg-Barcellona in chiaro. Ma Juve e Napoli restano off limits|data=14 febbraio 2017}}</ref>


=== Diritti televisivi "in vendita" ===
Vi sono poi i diritti sugli highlights, ovvero la sintesi delle partite: essi hanno sostituito la [[Sintesi di una partita di Serie A|sintesi del match]], che la RAI proponeva negli [[Anni 1970|anni Settanta]].<ref>{{cita libro|titolo=Calcio professionistico e diritto|autore1=Ivan Demuro|autore2=Tommaso Edoardo Frosini|editore=Giuffrè Editore|anno=2009|pagine=333|ISBN=9788814143632}}</ref>
Categoria intermedia generica introdotta in Italia nel [[1980]] e durata fino al [[1993]] (quando non c'era il concetto di ''criptabilità'' del segnale televisivo).


=== Diritti televisivi "criptati" ===
== La ripartizione ==
Categoria definitiva che riguarda intere partite trasmesse in diretta.
{{Vedi anche|Diritti televisivi del calcio in Italia}}
Introdotti in Italia nel 1993 appena la criptabilità fu scoperta, hanno chiuso ufficialmente l'era del "calcio da stadio".


=== Diritti televisivi "in chiaro" ===
Dal 2011, è presente la ripartizione collettiva dei diritti:
Categoria definitiva che riguarda intere partire trasmesse in diretta.
Sono presenti in poche nazioni europee. In Italia esistono dal [[1993]] e sono appannaggio della [[Rai]].


=== Diritti "sugli highlights" ===
* 40 % in parti uguali per ogni società
Categoria in evoluzione, che riguarda le sintesi delle partite. Anch'essi sono nati in Italia nel [[1993]].
* 30 % in base al bacino d'utenza<ref>Ripartito in: 25 % per la [[Tifo sportivo|tifoseria]] e 5 % per la dimensione del [[Comune (Italia)|comune]] di residenza.</ref>
* 30 % in base ai risultati sportivi.<ref>Ripartito in: 15 % per i risultati dell'ultimo quinquennio, 5 % per i risultati dell'ultimo anno, 10 % per i risultati dal 1946 (dopoguerra) fino a 6 stagioni prima.</ref>


==Ripartizione dei diritti==
Per quanto riguarda la [[Premier League]] [[Inghilterra|inglese]], la ripartizione prevede:
===Serie A Italiana===

{{Vedi anche|Diritti televisivi del calcio in Italia}}
* 50 % ad ogni società
* 25 % in base al piazzamento
* 25 % in base al bacino d'utenza.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2016/06/27/news/calcio_e_business_sui_diritti_tv_litalia_del_pallone_ha_perso_la_partita-142971933/|titolo=Calcio e business sui diritti tv. L'Italia del pallone ha perso la partita|autore=Giuliano Balestreri|data=27 giugno 2016}}</ref>


Dal 2010-2011 è scattata la ripartizione collettiva:
== Note ==
'''40%''' in parti uguali ad ogni club;
<references/>
'''30%''' in base al bacino d'utenza (25% tifosi, 5% dimensioni del comune di residenza);
'''30%''' risultati sportivi (15% risultati ultimi 5 anni, 10% risultati dal 1946 fino a 6 anni fa e 5% risultati ultima stagione).


===Premier League Inglese===
== Voci correlate ==
Ripartizione: '''50%''' ad ogni club, ''' 25%''' in base al piazzamento e il restante '''25%''' secondo il bacino d'utenza.
* [[Calcio in televisione in Italia]]
* [[Diritti televisivi del calcio in Italia]]


{{Portale|calcio|diritto}}
{{Portale|calcio|diritto}}

Versione delle 08:52, 8 giu 2017

Giornalisti in tribuna stampa durante una partita di Euro 2008

I diritti televisivi del calcio sono i diritti di riprendere e trasmettere, in diretta o in differita e su qualunque piattaforma televisiva, le partite di calcio.

Data l'importanza in molti paesi del mondo del gioco del calcio, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche da quello degli interessi economici, la formula scelta per regolare i diritti della ripresa televisiva condiziona pesantemente le squadre, i campionati e lo stesso mondo della televisione.

Nozione

Il concetto di diritti televisivi è nato negli Stati Uniti per la trasmissione delle partite di football americano.
Sono stati trapiantati nei paesi europei dopo la caduta del muro di Berlino (1989), fra cui l'Italia nel 1993, creando la divisione fra paesi ricchi omologati nel modello unico di calcio e di "diritto calcistico" anglosassone e mondo sportivo dei paesi sottosviluppati, non appetibili ai network televisivi e rimasti senza diritti calcistici televisivi nella loro autonomia.

Categorie di diritti televisivi calcistici

Nell'Occidente omologato si sono sviluppate le seguenti categorie di diritti calcistici televisivi o diritti televisivi calcistici:

Diritti televisivi "in vendita"

Categoria intermedia generica introdotta in Italia nel 1980 e durata fino al 1993 (quando non c'era il concetto di criptabilità del segnale televisivo).

Diritti televisivi "criptati"

Categoria definitiva che riguarda intere partite trasmesse in diretta. Introdotti in Italia nel 1993 appena la criptabilità fu scoperta, hanno chiuso ufficialmente l'era del "calcio da stadio".

Diritti televisivi "in chiaro"

Categoria definitiva che riguarda intere partire trasmesse in diretta. Sono presenti in poche nazioni europee. In Italia esistono dal 1993 e sono appannaggio della Rai.

Diritti "sugli highlights"

Categoria in evoluzione, che riguarda le sintesi delle partite. Anch'essi sono nati in Italia nel 1993.

Ripartizione dei diritti

Serie A Italiana

Lo stesso argomento in dettaglio: Diritti televisivi del calcio in Italia.

Dal 2010-2011 è scattata la ripartizione collettiva: 40% in parti uguali ad ogni club; 30% in base al bacino d'utenza (25% tifosi, 5% dimensioni del comune di residenza); 30% risultati sportivi (15% risultati ultimi 5 anni, 10% risultati dal 1946 fino a 6 anni fa e 5% risultati ultima stagione).

Premier League Inglese

Ripartizione: 50% ad ogni club, 25% in base al piazzamento e il restante 25% secondo il bacino d'utenza.