La ballata del boia: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
mNessun oggetto della modifica
Riga 27: Riga 27:
*[[Maria Luisa Ponte]]: Estefania
*[[Maria Luisa Ponte]]: Estefania
*[[Angel Alvarez]]: Álvarez
*[[Angel Alvarez]]: Álvarez

|doppiatoriitaliani=
|doppiatoriitaliani=
*[[Enrico Viarisio]] : Amadeo
*[[Solveig D'Assunta]]: Carmen
*[[Solveig D'Assunta]] : Carmen
*[[Enrico Viarisio]]: Amadeo
|fotografo = [[Tonino Delli Colli]]
|fotografo = [[Tonino Delli Colli]]
|montatore = [[Alfonso Santacana]]
|montatore = [[Alfonso Santacana]]

Versione delle 11:53, 20 dic 2016

{{{titolo italiano}}}
Nino Manfredi e Emma Penella in una scena del film
Paese di produzioneSpagna
Durata95 min
Generedrammatico
RegiaLuis García Berlanga
SceneggiaturaEnnio Flaiano,
Luis García Berlanga,
Rafael Azcona
ProduttoreInterlagar Film , Zebra Film
FotografiaTonino Delli Colli
MontaggioAlfonso Santacana
MusicheMiguel Asins Arbó
ScenografiaLuis Arguello
CostumiHumberto Cornejo Riggs
Interpreti e personaggi

La ballata del boia è un film del 1963 diretto da Luis García Berlanga.

Trama

José Luis, dipendente di un'impresa di onoranze funebri, ha sposato Carmen, la figlia del boia del paese. La parentela e la necessità di garantire a moglie e figlioletto la sicurezza economica lo costringono a succedere al suocero nell'attività. Per anni non ci sono casi di condanne a morte, finché José Luis non viene chiamato per un'esecuzione capitale a Palma di Majorca, ed è costretto a portare a termine la propria opera davanti allo sguardo piuttosto indifferente dei familiari.

Accoglienza

Sebbene selezionato per partecipare al Festival di Venezia del 1963, il film provocò reazioni controverse in patria come all'estero. Proprio a seguito della proiezione a Venezia, la pellicola fu criticata dagli anarchici italiani e dalla rivista cinematografica francese Positif in quanto troppo celebrativa del regime franchista e favorevole alla pena di morte, mentre allo stesso tempo l'ambasciatore spagnolo in Italia la condannò come calunniosa nei confronti della Spagna[1][2].

Riconoscimenti

Note

  1. ^ (EN) Steven Marsh, Luis García Berlanga, su sensesofcinema.com, senses of cinema, 2003. URL consultato il 19 novembre 2015.
  2. ^ Enciclopedia del cinema Treccani, http://www.treccani.it/enciclopedia/el-verdugo_(Enciclopedia_del_Cinema)

Collegamenti esterni

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema