Piazza Cavour (Torino): differenze tra le versioni

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Versione delle 12:48, 13 dic 2016

Coordinate: 45°03′47.59″N 7°41′23.5″E / 45.06322°N 7.68986°E45.06322; 7.68986[1]
Piazza Cavour
Palazzo nobiliare Zabert, in P.za Cavour,10
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Città Torino
Circoscrizione I Circoscrizione
QuartiereCentro storico
Codice postale10123
Informazioni generali
Tipopiazza
IntitolazioneCamillo Benso, conte di Cavour
Mappa
Map
Coordinate: 45°03′47.59″N 7°41′23.5″E / 45.06322°N 7.68986°E45.06322; 7.68986

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Piazza Cavour è una piazzetta-giardino ubicata nella parte meridionale del centro storico di Torino, a poca distanza da Piazza Valdo Fusi, Piazza Carlina e la Chiesa di San Massimo, delimitata tra via Cavour, via Dei Mille, via F.lli Calandra e via Giolitti.

Storia

L'area che attualmente viene identificata col nome di "Borgo Nuovo" venne aperta nel Seicento sotto la reggenza di Maria Cristina di Francia, ma soltanto nell'Ottocento lo spazio dell'attuale Piazza Cavour venne destinato all'edilizia: fino alla fine del Settecento, quest'area era occupata dalla cinta muraria che proteggeva la città di Torino, e proprio in Piazza Cavour era sito uno dei bastioni di fortificazione.

Quando Napoleone occupò il Piemonte, diede ordine di abbattere la cinta muraria della città di Torino, rendendo così possibile un'espansione della stessa verso sud. Alla morte di Camillo Benso di Cavour, venne a lui intitolata, in quanto naturale prosecuzione della confluente Via Cavour: destinata fin dall'inizio a spazio verde, venne abbellita con eleganti giardini, decorati da due colline artificiali, per realizzare le quali venne utilizzato il terreno dei precedenti bastioni difensivi.

Monumenti

Giardini Piazza Cavour.JPG Giardini Balbo (Torino).jpg Sulla piazza si affacciano numerosi edifici degni di nota. Particolarmente evocativa è la piccola chiesa di San Michele, eretta tra il 1784 e il 1788 su progetto di Pietro Bonvicini, annessa al severo edificio che fu dei padri trinitari scalzi, detti di San Michele. Nel 1801, per volere di Napoleone, venne collocata nel convento l'Opera delle Partorienti, già esistente dal 1750.
Posta ai margini del grande viale che attraversa diagonalmente la piazza, è la statua al Conte Nicolis di Robilant, opera di Giacomo Ginotti, che qui venne inaugurata nel 1900.
Nel punto d'incontro tra le vie Cavour e Rolando, importante è il palazzo eretto nel 1838 dall'architetto Giuseppe Formento per lo scultore Bogliani.

Giardini-Aiuola Balbo

Poco distante dalla Piazza-Giardino Cavour (e spesso confusa con essa), in direzione di Piazza Valdo Fusi, è presente la piazzetta Giardini-Aiuola Balbo, delimitata da via Cavour, via San Massimo, via dei Mille e via Accademia Albertina.

monumento a Cesare Balbo
monumento all'Italia Incoronata e Daniele Manin

Molto suggestiva, si tratta anch'essa di un'area ricavata dal rimodellamento urbano lasciato dopo l'abbattimento dei bastioni napoleonici di inizio Ottocento. Il progetto dell'attuale giardino fu di Edoardo Pecco (1874), arricchito da statue di personaggi illustri, innanzitutto del politico e scrittore Cesare Balbo (opera di Vincenzo Vela), sul lato di via Accademia Albertina e che dà il nome ai giardini, quindi la grande statua al centro dedicata al veneziano Daniele Manin (scultura sempre di Vela (1861), raffigurante l'Italia incoronata e circondata da fontane), il patriota che si distinse per l'indipendenza di Venezia dagli austriaci nel 1848. Ai lati tre busti ricordano altrettanti personaggi illustri, il patriota Gustavo Modena (opera di Leonardo Bistolfi, autore anche della statua al generale Eusebio Bava), il rivoluzionario magiaro Lajos Kossuth (di Jòzef Damkò) e il diplomatico Salvatore Pes di Villamarina (bronzo di Odoardo Tabacchi).

Bibliografia

  • Renzo Rossotti, Le Strade di Torino, Roma, Newton Compton Editori, 1995, pp. 212-213.

Note

  1. ^ Coordinate prese da OpenStreetMap.