Flash (fotografia): differenze tra le versioni

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Versione delle 14:38, 9 nov 2016

Lampeggiatore fotografico predisposto per essere fissato alla macchina da presa fotografica

Il lampeggiatore fotografico (per metonimia spesso chiamato flash)[1] è un dispositivo in grado di emettere lampi di luce in sincronia con il periodo di apertura dell'otturatore di una macchina da presa fotografica.[2] La sua funzione è di illuminare la scena ripresa dalla macchina da presa fotografica in modo da ottenere fotografie più luminose.

Il lampeggiatore fotografico può essere un dispositivo a sé stante, oppure essere integrato nella macchina da presa fotografica. Quando è un dispositivo a sé stante, può essere predisposto per essere collocato a terra o su un ripiano, oppure per essere tenuto in mano o fissato alla macchina da presa fotografica.

Descrizione

Lampeggiatore fotografico integrato in una macchina da presa fotografica

Originariamente il flash era costituito da una torcia sulla quale era posta polvere di magnesio cui veniva dato fuoco per generare il lampo luminoso. Una evoluzione di questa tecnica furono i flash a lampadine, in cui un filamento di magnesio era racchiuso in un bulbo di vetro. Due contatti elettrici provocavano l'accensione e la combustione del magnesio in sincrono con lo scatto. Attualmente impiega essenzialmente una lampada allo xeno.

Attualmente in commercio è possibile trovare flash elettronici di varia potenza (espressa in numero guida o in Joule) e con molteplici funzioni, spesso regolate da centraline computerizzate, in grado di garantire la perfetta illuminazione in ogni campo della ripresa fotografica.

Molte macchine fotografiche dispongono di un flash incorporato che tuttavia è limitato in potenza, autonomia e soprattutto nella possibilità di gestire l'illuminazione.

Flash esterni

Il lampo di un flash allo xeno

I flash di tipo professionale sono alimentati quasi sempre da un pacco di batterie ricaricabili per garantire al fotografo una buona autonomia in termine di numero di lampi e dei tempi di ricarica del condensatore sufficientemente brevi da permettere scatti ravvicinati tra loro. Vengono collegati alla macchina fotografica attraverso un innesto (che nelle fotocamere reflex si trova nella parte superiore, sopra al pentaprisma) o con un cavo e sono fissati all'apparecchio fotografico o nel suddetto innesto o tramite una staffa così da trovarsi di lato o sopra all'apparecchio.

Esistono inoltre flash di tipo "anulare" che circondano letteralmente il bordo dell'obiettivo e sono utilizzati prevalentemente in macrofotografia.

I flash da studio invece sono di dimensioni assai maggiori e devono essere fissati su uno stativo (che permette di regolarne la posizione) e consentono di applicare accessori che modificano la potenza, le dimensioni e la qualità della luce emessa.

Ne esistono sostanzialmente di due tipi:

  • monotorcia: in un unico corpo comprendono la luce e l'accumulatore. Sono più pesanti e ingombranti, vengono collegati direttamente alla presa elettrica.
  • torcia più accumulatore: l'accumulatore viene collegato alla presa e ad esso sono collegate più torce.

Utilizzo

Gocce d'acqua di una doccia "fermate" dal flash

L'uso più ovvio del flash consiste nell'illuminare un soggetto ripreso in condizioni di luce insufficienti per ottenere una corretta esposizione o per abbreviare il tempo di esposizione eccessivamente lungo (con corrispondente rischio di mosso), ottenendo talvolta un effetto di cristallizzazione del movimento difficile da ottenere con la massima velocità dell'otturatore. In realtà, il flash può essere utile anche per scattare fotografie in pieno giorno.
In questo caso, infatti, il flash può avere una funzione di fill-in o di riempimento, ovvero illuminare un soggetto parzialmente in ombra o controluce, riducendo il contrasto rispetto alle zone in luce della scena e quindi facilitando l'esposizione. Viceversa, il flash può essere utilizzato in giornate col cielo luminoso ma coperto (e quindi caratterizzate da luce diffusa) per incrementare il contrasto. L'utilizzo di appositi filtri per flash o combinazioni di filtri sia sull'ottica che sul flash stesso, permette di ottenere molteplici effetti alterando i colori a seconda della posizione dei vari soggetti e/o sfondi rispetto all'apparecchiatura di ripresa.

Note

In alto, una foto realizzata con un flash debole. In basso, la stessa foto realizzata con un flash più intenso
  1. ^ "Flash" è un termine onomatopeico che propriamente indica il lampo di luce prodotto dal lampeggiatore fotografico. Il termine viene molto utilizzato anche per indicare il lampeggiatore fotografico. Si veda l'accezione 1 della voce «flash» sul vocabolario Treccani.it.
  2. ^ Confronta l'accezione b della voce «lampeggiatore» sul vocabolario Treccani.it.

Voci correlate

Altri progetti

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