Sillimanite: differenze tra le versioni
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La '''sillimanite''' è un minerale allumino-silicato appartenente al [[gruppo dell'andalusite]] e di formula chimica Al2SiO5(SiO2*Al2O3); tra le sue varietà, ne esiste una fibrosa, indicabile anche coll'abbreviazione FI. Prende il nome dal chimico statunitense Benjamin Silliman (1779-1864). È stata descritta per la prima volta nel 1824 per un evento a Chester, Middlesex County, Connecticut, USA.<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://www.minsocam.org/msa/ammin/toc/Abstracts/2010_Abstracts/Jan10_Abstracts/Whitney_p185_10.pdf|autore=Donna L. Whitney|coautori=Bernard W. Evans|anno=2010|titolo=Abbreviations for names of rock-forming minerals|rivista=American Mineralogist, |volume=95|pagine=185-187|accesso=20 febbraio 2014}}</ref> |
La '''sillimanite''' è un minerale allumino-silicato appartenente al [[gruppo dell'andalusite]] e di formula chimica Al2SiO5(SiO2*Al2O3); tra le sue varietà, ne esiste una fibrosa, indicabile anche coll'abbreviazione FI. Prende il nome dal chimico statunitense Benjamin Silliman (1779-1864). È stata descritta per la prima volta nel 1824 per un evento a Chester, Middlesex County, Connecticut, USA.<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://www.minsocam.org/msa/ammin/toc/Abstracts/2010_Abstracts/Jan10_Abstracts/Whitney_p185_10.pdf|autore=Donna L. Whitney|coautori=Bernard W. Evans|anno=2010|titolo=Abbreviations for names of rock-forming minerals|rivista=American Mineralogist, |volume=95|pagine=185-187|accesso=20 febbraio 2014}}</ref> |
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== Origine e giacitura == |
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== Collegamenti esterni == |
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{{Gruppo dell'andalusite}} |
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Versione delle 01:23, 10 gen 2016
Sillimanite | |
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Classificazione Strunz | VIII/B.02-10 |
Formula chimica | Al2SiO5 = Al[6]Al[4]OSiO4 |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | |
Sistema cristallino | |
Classe di simmetria | |
Parametri di cella | |
Gruppo puntuale | 2/m 2/m 2/m |
Gruppo spaziale | P nma |
Proprietà fisiche | |
Densità | g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 7,5
|
Sfaldatura | |
Frattura | |
Colore | Bianco, marrone o grigio
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Lucentezza | vitrea
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Opacità | |
Striscio | |
Diffusione | |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La sillimanite è un minerale allumino-silicato appartenente al gruppo dell'andalusite e di formula chimica Al2SiO5(SiO2*Al2O3); tra le sue varietà, ne esiste una fibrosa, indicabile anche coll'abbreviazione FI. Prende il nome dal chimico statunitense Benjamin Silliman (1779-1864). È stata descritta per la prima volta nel 1824 per un evento a Chester, Middlesex County, Connecticut, USA.[1]
Origine e giacitura
Metamorfismo regionale di alto grado di sedimenti ricchi in Al(shale mudstone)a T>600 °C. Si può formare per reazione della muscovite con quarzo o direttamente da andalusite o cianite. È un importante minerale indice.
Generalità
La sillimanite è uno dei tre polimorfi alluminosilicati, assieme alla andalusite ed alla cianite. Una varietà comune di sillimanite è conosciuta come fibrolite, così chiamato perché il minerale appare come un mazzo di fibre intrecciate, caratteristica visibile ad occhio nudo. Entrambe le forme di sillimanite, fibrose e tradizionali, sono comuni nelle rocce sedimentarie. È un minerale "indice" di alta temperatura ma pressione variabile.
Utilizzo in industria
Per il più alto contenuto di allumina (Al2O3) della caolinite pura (2SiO2Al2OH2O), quindi dell'argilla a contenuto massimo di allumina, la sillimanite (SiO2Al2O3) viene impiegata nella produzione di materiali refrattari ed in particolare in quella dei refrattari detti alluminosi, dalle percentuali di allumina oltre il 46% (percentuale della caolinite) con un massimo di 62% in peso, dove il refrattario prende il nome di refrattario sillimanitico. La sillimanite, non essendo un'argilla, non è plastica, per cui non è possibile utilizzarla direttamente per formare il mattone refrattario finale, e per questo la si macina in polvere e la si mescola all'argilla, che funge da legante, ed in questo modo si potrà produrre il mattone refrattario. Il suo reale utilizzo rimane comunque ridotto per l'alto costo della materia stessa.
Note
- ^ Donna L. Whitney, Bernard W. Evans, Abbreviations for names of rock-forming minerals (PDF), in American Mineralogist,, vol. 95, 2010, pp. 185-187. URL consultato il 20 febbraio 2014.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (EN) Webmin, su webmineral.com.