Commixtio sanguinis: differenze tra le versioni

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Nel neonato può manifestarsi nel caso di [[Forame ovale pervio|mancata chiusura foro di Botallo]] e in altre patologie caratterizzate da [[Shunt (medicina)|shunt]].
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Versione delle 05:52, 27 ott 2013

Commixtio sanguinis (dal verbo latino com-misceo,-es, miscui, mixtum, miscère ed il sostantivo sanguis,-inis) è il termine utilizzato per indicare quel fenomeno per cui il sangue non ossigenato proveniente dal corpo si miscela con il sangue ossigenato proveniente dagli organi respiratori.

È il tipico fenomeno che si verifica nel caso di circolazione semplice, come negli ittiopsidi, in cui atrio e ventricolo del cuore sono costituiti ciascuno da una singola camera, in comunicazione tra loro.

Questo fenomeno è ridotto, ma pur sempre presente, in animali con circolazione doppia ed incompleta come dipnoi, anfibi e rettili) mentre è assente a qualsiasi livello dal sistema circolatorio degli animali con circolazione doppia e completa come uccelli e mammiferi. Si può verificare anche nel caso della circolazione fetale, quando il sangue proveniente dalla placenta, per mezzo della vena ombelicale, si riversa nella vena cava inferiore, che trasporta sangue deossigenato.

Patologia umana

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Nel neonato può manifestarsi nel caso di mancata chiusura foro di Botallo e in altre patologie caratterizzate da shunt.