Storia di Palermo islamica: differenze tra le versioni

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Nel [[IX secolo]] [[Islam|musulmani]] dal [[Nordafrica]] invasero la [[Sicilia]], iniziarono la conquista dell'isola nell'[[827]], conquistarono Palermo nel [[831]] e l'intera isola nel [[965]]. E furono proprio i governatori musulmani a spostare la capitale della Sicilia a Palermo, città nella quale è rimasta da allora. La città a quel punto dovette essere dotata di tutte le strutture burocratiche e quelle destinate ai servizi che spettavano ad una capitale. Nel periodo musulmano Palermo divenne una città importante nei commerci e nella cultura, secondo il geografo e viaggiatore [[Ibn Hawqal]] la città era famosa perché al suo interno erano presenti più di 300 [[moschea|moschee]];<ref>{{Cita web |url=http://www.mondoarabo.it/la-conquista-araba-della-sicilia.html |titolo=La conquista araba della Sicilia |opera=mondoarabo.it |accesso=14-02-2010}}</ref> era conosciuta in tutto il [[mondo arabo]]. Fu un periodo di prosperità e tolleranza: i [[Cristianesimo|cristiani]] e gli [[Ebraismo|ebrei]] non erano perseguitati.
Nel [[IX secolo]] [[Islam|musulmani]] dal [[Nordafrica]] invasero la [[Sicilia]], iniziarono la conquista dell'isola nell'[[827]], conquistarono Palermo nel [[831]] e l'intera isola nel [[965]]. E furono proprio i governatori musulmani a spostare la capitale della Sicilia a Palermo, città nella quale è rimasta da allora. La città a quel punto dovette essere dotata di tutte le strutture burocratiche e quelle destinate ai servizi che spettavano ad una capitale. Nel periodo musulmano Palermo divenne una città importante nei commerci e nella cultura, secondo il geografo e viaggiatore [[Ibn Hawqal]] la città era famosa perché al suo interno erano presenti più di 300 [[moschea|moschee]];<ref>{{Cita web |url=http://www.mondoarabo.it/la-conquista-araba-della-sicilia.html |titolo=La conquista araba della Sicilia |opera=mondoarabo.it |accesso=14-02-2010}}</ref> era conosciuta in tutto il [[mondo arabo]]. Fu un periodo di prosperità e tolleranza: i [[Cristianesimo|cristiani]] e gli [[Ebraismo|ebrei]] vivevano in armonia con gli [[islamici]].


==Politica==
==Politica==

Versione delle 22:57, 2 mag 2013

San Giovanni degli Eremiti

Template:Voce principale Nel IX secolo musulmani dal Nordafrica invasero la Sicilia, iniziarono la conquista dell'isola nell'827, conquistarono Palermo nel 831 e l'intera isola nel 965. E furono proprio i governatori musulmani a spostare la capitale della Sicilia a Palermo, città nella quale è rimasta da allora. La città a quel punto dovette essere dotata di tutte le strutture burocratiche e quelle destinate ai servizi che spettavano ad una capitale. Nel periodo musulmano Palermo divenne una città importante nei commerci e nella cultura, secondo il geografo e viaggiatore Ibn Hawqal la città era famosa perché al suo interno erano presenti più di 300 moschee;[1] era conosciuta in tutto il mondo arabo. Fu un periodo di prosperità e tolleranza: i cristiani e gli ebrei vivevano in armonia con gli islamici.

Politica

Gli anni della dominazione araba sancirono la definitiva ascesa della città e la sua superiorità sugli altri centri della Sicilia. Sede di un potente emirato che, grazie alla capacità amministrativa dei Kaglebiti divenne una terra ricca e florida dai costumi tipicamente musulmani con influenze nella lingua e nella toponomastica, nelle colture e nelle costruzioni architettoniche. Le tracce di essa sopravvivono anche nei monumenti che costituiscono il centro della città antica.

Il monaco Teodosio che ci ha fornito queste notizie sosteneva anche che circa trecento moschee si ergevano nel territorio palermitano e l'istruzione era affidata a trecento maestri per una popolazione di oltre trecentomila persone.

Divisa la Sicilia in tre valli (Val di Mazara, Val Demone, e Val di Noto), il territorio veniva controllato con una specie di signorie affidate ai “Kaid”. Gli Arabi dapprima perseguitarono i Cristiani, ma poi lasciarono libertà di culto facendo loro pagare la "gìzia”, un tributo annuo per mantenere fiorenti i commerci grazie alla pacificazione.

La potenza musulmana fu però corrosa dalle lotte intestine all'emirato che aprirono la via della Sicilia allo straniero finché nel 1072, dopo quattro anni d'assedio, il conte Roberto il Guiscardo ed il conte Ruggero d'Altavilla, entrambi normanni, espugnavano la città di Palermo.

Lavori pubblici

Lo stesso argomento in dettaglio: Qanat di Palermo.

Di rilievo i lavori per migliorare la rete idrica cittadina, con la creazione di svariati Qanat, canali sotterranei che attraversavano tutta la città ma che sono stati ritrovati anche nella Conca d'Oro e nella zona di Partanna Mondello, molto distante rispetto al centro abitato arabo.

Economia

Gli arabi iniziarono anche un'imponente opera di sfruttamento agricolo del territorio palermitano, attraverso la costruzione di opere architettoniche migliorarono e riqualificarono ampi terreni rendendoli coltivabili, in particolare si occuparono della coltura di agrumi, del papiro, e del cotone.

Forte sviluppo acquisterà la città anche dal punto di vista commerciale, divenendo meta fissa dei principali traffici merci del mediterraneo, per questo motivo verrà anche potenziato il porto cittadino.

Urbanistica nel periodo musulmano

I conquistatori musulmani trasformarono la città nella sede di un emirato e di conseguenza dotarono la città di molti nuovi edifici pubblici e difensivi. La paleopoli venne chiamata Halqah e al suo interno edificarono un nuovo e grandioso castello ed un'enorme moschea che poteva ospitare fino a 7.000 persone, la moschea risiedeva al posto dell'attuale cattedrale. La città venne suddivisa in cinque quartieri: il Kasr nella punta della Paleopolis; il quartiere della grande Moschea; la Kalsa (ossia Eletta) sede degli emiri nella riva del mare; la zona degli Schiavoni, attraversata dal fiume Papireto; e infine a ponente il Moascher, il quartiere dei soldati antica sede degli emiri. Il porto venne ingrandito ed ammodernato con la costruzione di nuovi magazzini e di un arsenale. Sorsero nuovi quartieri per far fronte ad un forte aumento demografico causato soprattutto da una forte immigrazione dal resto della sicilia e da tutto il Mediterraneo. I nuovi quartieri che sorsero furono quello degli Schiavoni a Nord, a Sud invece sorsero i quartieri dei Lattarini (zona ricca di botteghe) e della Moschita (abitato dagli ebrei), a Sud-Est sorse il quartiere Nuovo ed infine vicino al mare venne costruita la cittadella dell'emiro denominata Kalsa.
Nel XI secolo nuove mura vennero costruite più esterne per abbracciare anche i nuovi quartieri periferici come il popoloso Rabad (o borgo). Sempre contemporaneo il primo nucleo del Castelloamare.

Bibliografia

  • AA.VV., Il tempio dei Re, Palermo, Arnaldo Lombardi, 2001.
  • AA.VV., Palermo città d'arte, Palermo, Ariete, 1998.
  • Adriana Chirco, Palermo. La città ritrovata. Venti itinerari entro le mura, Palermo, Flaccovio, 2005.
  • Luigi Natoli, Storia di Sicilia, Palermo, Flaccovio, 1979.
  • Luigi Natoli, Storia e leggende di Sicilia, Palermo, Flaccovio, 1982.
  • Enrico Onufrio, Guida pratica di Palermo, Milano, Fratelli Treves, 1882.
  • Pietro Todaro, Guida di Palermo sotterranea, Palermo, L'Epos, 2002.
  • Lipario Triziano, Le Porte della città di Palermo, Palermo, Stamperia di A. Gramignani, 1732.
  • Adriana Chirco, Palermo. Tremila anni fra storia ed arte, Palermo, Flaccovio, 2006.

Note

  1. ^ La conquista araba della Sicilia, in mondoarabo.it. URL consultato il 14-02-2010.

Voci correlate