Alcamene: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ZéroBot (discussione | contributi)
m r2.7.1) (Bot: Aggiungo zh:阿尔卡美涅斯
Nessun oggetto della modifica
Riga 26: Riga 26:
La ''Afrodite dei giardini'' (Paus., I, 19, 2; Plin., ''Nat. hist.'', XXXVI, 16; Luciano, ''Imag.'', 4 e 6) fu eseguita, sembra, in collaborazione con Fidia, quindi anteriore al 432-431 a.C. L'identificazione dell'opera non è ancora definitiva; è stata riconosciuta a partire dal Langlotz nella tipologia della Afrodite seduta e, più recentemente da E. Reisch, nel tipo iconografico della Afrodite appoggiata.<ref name=Delivorrias/>
La ''Afrodite dei giardini'' (Paus., I, 19, 2; Plin., ''Nat. hist.'', XXXVI, 16; Luciano, ''Imag.'', 4 e 6) fu eseguita, sembra, in collaborazione con Fidia, quindi anteriore al 432-431 a.C. L'identificazione dell'opera non è ancora definitiva; è stata riconosciuta a partire dal Langlotz nella tipologia della Afrodite seduta e, più recentemente da E. Reisch, nel tipo iconografico della Afrodite appoggiata.<ref name=Delivorrias/>


Gli viene attribuita l'[[Ecate]] tricorpore vista da Pausania sul bastione dell'Atena Nike (Paus., II, 30, 2) e lo si ritiene inventore della nuova iconografia con i tre corpi distinti e le schiene appoggiata alla colonna, rispetto all'unico corpo con tre teste di epoca arcaica.<ref name=Becatti/>
Gli viene attribuita l'[[Ecate]] tricorpore vista da Pausania sul bastione dell'Atena Nike (Paus., II, 30, 2) e lo si ritiene inventore della nuova iconografia con i tre corpi distinti e le schiene appoggiate alla colonna, rispetto all'unico corpo con tre teste di epoca arcaica.<ref name=Becatti/>


Ad Alcamene sono state attribuite anche alcune opere scultoree situate nel [[Partenone]], come la ''Kore Albani'' e la ''Era Capitolina-Pergamo-Spada''.
Ad Alcamene sono state attribuite anche alcune opere scultoree situate nel [[Partenone]], come la ''Kore Albani'' e la ''Era Capitolina-Pergamo-Spada''.

Versione delle 17:41, 6 feb 2013

Hermes propylaios, copia del II secolo dell'originale bronzeo di Alcamene (da Pergamo). Istanbul, Museo archeologico.

Template:Avvisounicode

Alcamene (in greco: Ἀλκαμένης; ... – ...) è stato uno scultore greco antico, attivo nella seconda metà del V secolo a.C..

Biografia

Detto ateniese, forse per cittadinanza acquisita ma probabilmente originario di Lemnos, lo si ritiene, seguendo un passo di Plinio (Nat. hist., XXXVI, 17) allievo di Fidia. Pausania (V, 10, 8) attribuisce ad Alcamene il frontone occidentale del tempio di Zeus in Olimpia di cui grazie a Plinio conosciamo la datazione (intorno al 465 a.C.); alcuni studiosi, a partire da H. Schrader[1] e non senza opinioni discordi[2], hanno risolto l'incongruenza cronologica ritenendo probabile la collaborazione di Alcamene al rifacimento delle tre figure femminili sdraiate agli angoli del frontone occidentale di Olimpia, le quali mostrerebbero, soprattutto nella struttura delle teste, difformità rispetto al resto del frontone e similitudini stilistiche rispetto alle opere attribuite ad Alcamene (tramite copie di epoca romana), le principali datate tra il 440 e il 410 a.C.[3] L'ultimo lavoro di Alcamene sembra essere stato il donario colossale in marmo pentelico rappresentante Atena ed Eracle, dedicato da Trasibulo di Atene a Tebe poco dopo il 403 a.C. (Paus., IX, 2, 6).

Opere

Tra le opere accertate di Alcamene è l'erma chiamata Hermes propylaios, che Pausania vide sull'Acropoli di Atene (I, 22, 8); ne restano diverse copie: la più fedele, a Monaco, ha permesso di datare l'originale attorno al 448 a.C., consentendo di fare discendere l'arcaismo della scultura più direttamente dall'ultimo stile severo.[2]

Altra fondamentale opera attribuita da fonti epigrafiche e letterarie è il gruppo marmoreo con Procne e Itys che Pausania (I, 24, 3) ricorda come opera dedicata dall'artista sull'acropoli. L'originale in marmo è conservato al Museo dell'acropoli di Atene (Acr. 1358).[4]

La Afrodite dei giardini (Paus., I, 19, 2; Plin., Nat. hist., XXXVI, 16; Luciano, Imag., 4 e 6) fu eseguita, sembra, in collaborazione con Fidia, quindi anteriore al 432-431 a.C. L'identificazione dell'opera non è ancora definitiva; è stata riconosciuta a partire dal Langlotz nella tipologia della Afrodite seduta e, più recentemente da E. Reisch, nel tipo iconografico della Afrodite appoggiata.[2]

Gli viene attribuita l'Ecate tricorpore vista da Pausania sul bastione dell'Atena Nike (Paus., II, 30, 2) e lo si ritiene inventore della nuova iconografia con i tre corpi distinti e le schiene appoggiate alla colonna, rispetto all'unico corpo con tre teste di epoca arcaica.[1]

Ad Alcamene sono state attribuite anche alcune opere scultoree situate nel Partenone, come la Kore Albani e la Era Capitolina-Pergamo-Spada.

Stile

Il suo stile artistico è contraddistinto da una certa sobrietà pur nella maestosità della corrente classica attica; tra le tematiche ricorrenti preferite appaiono le divinità olimpiche.

Note

  1. ^ a b Becatti 1958,  in EAA, s.v. Alkamenes.
  2. ^ a b c Delivorrias 1994, in EAA, s.v. Alkamenes.
  3. ^ Giuliano 1987, p. 688.
  4. ^ The Acropolis Museum, Prokne and Itys (JPG), su theacropolismuseum.gr. URL consultato il 20 dicembre 2012.

Bibliografia

  • Giovanni Becatti, Alkamenes, in Enciclopedia dell'arte antica classica e orientale, vol. 2, Roma, Istituto della enciclopedia italiana, 1958.
  • Le Muse, vol. 1, Novara, De Agostini, 1964, p. 104.
  • Antonio Giuliano, Arte greca : Dall'età classica all'età ellenistica, Milano, Il saggiatore, 1987.
  • Angelos Delivorrias, Alkamenes, in Enciclopedia dell'arte antica classica e orientale : Secondo supplemento, vol. 1, Roma, Istituto della enciclopedia italiana, 1994.

Altri progetti