Piero Melograni: differenze tra le versioni

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Piero Melograni (Roma, 15 novembre 1930Roma, 27 settembre 2012[1]) è stato uno storico, saggista e scrittore italiano.

Biografia

Laureatosi a Roma, sua città natale, Melograni raggiunse notevoli risultati presso le Università di Napoli e di Washington, ottenendo riconoscimenti e borse di studio.
Iscrittosi al Partito Comunista Italiano dal 1946, ne uscì con altre cento persone, tutti firmatari del Manifesto dei 101, edito in aperta polemica contro le decisioni della dirigenza comunista italiana verso la repressione sovietica in Ungheria nel 1956. Lascia la politica per circa un trentennio e si dedica all'attività accademica.

Per un quarto di secolo, dal 1971 al 1996, è docente di storia contemporanea all'Università di Perugia. Affianca all'attività di docente la produzione di numerosi saggi e volumi. Nel 1976 cura per l'editore Laterza la Intervista sull'antifascismo di Giorgio Amendola. Uscito, pochi mesi dopo l' Intervista sul fascismo di Renzo De Felice, il volume rileggeva la storia della Resistenza e del rapporto della sinistra italiana con le forze politiche avversarie (la serie delle Interviste era iniziata nel 1974 con la nota Intervista politico-filosofica di Lucio Colletti).

Riappare nella vita politica nel 1995 prendendo parte alla Convenzione Liberale del radicale Marco Taradash, fino ad essere eletto deputato alla camera nel 1996 come indipendente nelle liste di Forza Italia. Nell'arco di quella legislatura fu incaricato, assieme ad altri sessanta saggi, di scrivere la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea.

Nel 2006 ha dato alle stampe una fortunata traduzione de Il Principe in italiano moderno.
Negli ultimi anni ha collaborato con il Sole 24 Ore, e Quotidiano Nazionale.

Malato da tempo, è scomparso nel 2012 all'età di 81 anni[2].

Bibliografia

Collegamenti esterni

Note