Lingua lakota: differenze tra le versioni
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Versione delle 12:06, 14 dic 2011
Lakota Lakȟótiyapi | |
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Parlato in | Stati Uniti d'America (Nord Dakota, Sud Dakota, Montana, Minnesota e Nebraska), Canada |
Locutori | |
Classifica | non classificato fra le prime 100 |
Tassonomia | |
Filogenesi | Lingue siouan Siouan proper (lingue siouan in senso stretto) Central (centrali) Mississipi Valley (Valle del Mississipi) Dakota (in senso lato, o Sioux) Lakota |
Codici di classificazione | |
ISO 639-3 | lkt (EN)
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Glottolog | lako1247 (EN)
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Lakota (anche Lakȟóta, teton, teton sioux) è la più diffusa delle 3 lingue del popolo Sioux, della famiglia delle lingue siouan. Pur essendo generalmente insegnata e considerata dai parlatori come una lingua separata, la lingua Lakota è mutuamente comprensibile con gli altri 2 linguaggi ed è considerata dai linguisti una delle 3 varietà della lingua sioux (o dakota in senso lato). La lingua lakota rappresenta una delle più diffuse lingue parlate dalle comunità dei nativi americani rimaste negli Stati Uniti, con approssimativamente 8000, 9000 persone in vita, per lo più nelle pianure settentrionale del Nord e Sud Dakota.
La lingua è stata messa in forma scritta la prima volta dai missionari intorno al 1840 e da allora si è evoluta per riflessione sui bisogni e l'uso contemporaneo.
La lingua lakota è stata codificata nel tempo fino ad ottenere la stesura di dizionari e grammatiche, secondo i metodi comuni delle civiltà occidentali (gli americani e gli europei di riflesso)e le traduzioni spesso e volentieri si rifanno alla fonetica inglese
Una prima suddivisione è l'utilizzo dei "gender endings", ovvero delle parole utilizzate in fondo alla frase che specificano il genere maschile o femminile di chi sta parlando. Era frequente che i bambini lakota nei primi anni di vita, lasciati in stretto rapporto con la madre e le altre donne della famiglia, usassero i suffissi al femminile, cosa ritenuta infine normale, per poi cambiarli quando erano più adulti, sul finire della prima decade, entrando in contatto col mondo degli uomini, cacciatori, guerrieri, sciamani, guaritori. Il termine che rappresenta il gender ending in una frase nominale diretta maschile è "yelo".