Cristallino: differenze tra le versioni

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==Anatomia==
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Il cristallino è una lente di forma biconvessa, ha un [[diametro]] medio di 10 [[millimetro|mm]] e uno spessore di 3-4 mm; la lente anteriore ha una curvatura minore rispetto a quella posteriore; l'angolo di contatto fra le due facce si chiama equatore. I punti centrali delle due facce sono denominati poli, rispettivamente ''polo anteriore'' e ''polo posteriore'', e sono uniti da una linea ideale denominata ''asse''.
Il cristallino è una lente di forma biconvessa, ha un [[diametro]] medio di 10 [[millimetro|mm]] e uno spessore di 3-4 mm; la lente anteriore ha una curvatura minore rispetto a quella posteriore; l'angolo di contatto fra le due facce si chiama equatore. I punti centrali delle due facce sono denominati poli, rispettivamente ''polo anteriore'' e ''polo posteriore'', e sono uniti da una linea ideale denominata ''asse''. È una struttura costituita principalmente da tre elementi: ''capsula'', ''epitelio sottocapsulare'' e ''parenchima''.

Il cristallino è posto nella zona aneriore del bulbo oculare, a circa 3,5 mm dal vertice della [[cornea]] e a 16 mm dalla [[fovea]]. La faccia anteriore confina con l'[[Iride (anatomia)|iride]], limitando così con la zona polare, tramite la [[pupilla]], la [[camera anteriore]], e tramite il progressivo distanziamento dall'iride verso la zona equatoriale, la [[camera posteriore]]; la faccia posteriore è accolta nella fossa ialoidea, a contatto con la membrana ialoide dell'[[umor vitreo]], mentre sull'equatore si inseriscono le fibre dell'''apparato zonulare di Zinn''.
Il cristallino è posto nella zona aneriore del bulbo oculare, a circa 3,5 mm dal vertice della [[cornea]] e a 16 mm dalla [[fovea]]. La faccia anteriore confina con l'[[Iride (anatomia)|iride]], limitando così con la zona polare, tramite la [[pupilla]], la [[camera anteriore]], e tramite il progressivo distanziamento dall'iride verso la zona equatoriale, la [[camera posteriore]]; la faccia posteriore è accolta nella fossa ialoidea, a contatto con la membrana ialoide dell'[[umor vitreo]], mentre sull'equatore si inseriscono le fibre della zonula ciliare.


===Apparato zonulare di Zinn===
===Apparato zonulare di Zinn===
L''''apparato zonulare di Zinn''' (chiamato anche '''zonula ciliare''' o '''Apparato sospensore del cristallino'''), è un sistema di fibre tese fra il cristallino e il [[corpo ciliare]]. Le fibre zonulari si dispongono a raggiera intorno all'equatore lenticolare, formando un anello a sezione triangolare con un vertice molto acuto che si inserisce nell'ora serrata.
L''''apparato zonulare di Zinn''' (chiamato anche '''zonula ciliare''' o '''Apparato sospensore del cristallino'''), è un sistema di fibre tese fra il cristallino e il [[corpo ciliare]]. Le fibre zonulari si dispongono a raggiera intorno all'equatore lenticolare, formando un anello a sezione triangolare che si inarca seguendo la curva del bulbo oculrae, fino ad inserirsi con un vertice molto acuto nell'ora serrata; definisce quindi il confine posteriore della camera posteriore.

I filamenti, che hanno un diametro medio di 5 μm, originano sia dall'ora serrata (''orbicolo- capsulari'' posteriori e anteriori), sia dall'epitelio chiaro dei [[Muscolo ciliare|processi ciliari]] (''cilio-capsulari posteriori'' e ''cilio-equatoriali''). Le fibre non sono molto fitte , ma lasciano una serie di spazi interstiziali vicino al cristallino, che vengono chiamati ''canale di Petit'', in cui s'infiltra l'[[umor acqueo]].

Tali fibre hanno funzione principale di sostegno del cristallino, anche se esitono anche fibre di supporto al muscolo sospensore: in stato di riposo del muscolo ciliare, le fibre si tendono, distendendo il cristallino in senso radiale; con la contrazione del muscolo, le fibre si rilasciano. Le fibre sono più elastiche e spesse nei giovani.

==Istologia==
''Capsula''' (chiamata anche '''cristalloide''' o '''sacco capsulare'''), la membrana continua che avvolge il cristallino. A scopo topografico si considerano una capsula anteriore, una capsula posteriore e la membrana pericapsulare. Lo spessore delle due porzioni è dissimile, maggiore anteriormente (20 [[Micrometro (unità di misura)|μm]] circa), più sottile posteriormente (5 [[Micrometro (unità di misura)|μm]] circa); varia inoltre la grandezza sulla stessa porzione, più sottile nelle zone polari e progressivamente più spesso verso l'equatore, fino a condensarsi nella membrana pericapsulare, dalla quale si distacca una sottile lamella, la ''lamella zonulare'', sulla quale si inseriscono le fibre dell'''apparato zonulare di Zinn'', le quale rendono questa lamella leggermente irregolare.


==Fisiologia==
==Fisiologia==

Versione delle 17:11, 30 nov 2011

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Diagramma schematico di un occhio umano

Il cristallino è un organo trasparente, situato all'interno del bulbo oculare. È una lente naturale dell'occhio che, insieme alla cornea, consente di mettere a fuoco i raggi luminosi sulla retina. Ha il compito specifico di variare la distanza focale del sistema ottico, cambiando la propria forma, per adattarlo alla distanza dell'oggetto da mettere a fuoco.

Anatomia

Il cristallino è una lente di forma biconvessa, ha un diametro medio di 10 mm e uno spessore di 3-4 mm; la lente anteriore ha una curvatura minore rispetto a quella posteriore; l'angolo di contatto fra le due facce si chiama equatore. I punti centrali delle due facce sono denominati poli, rispettivamente polo anteriore e polo posteriore, e sono uniti da una linea ideale denominata asse. È una struttura costituita principalmente da tre elementi: capsula, epitelio sottocapsulare e parenchima.

Il cristallino è posto nella zona aneriore del bulbo oculare, a circa 3,5 mm dal vertice della cornea e a 16 mm dalla fovea. La faccia anteriore confina con l'iride, limitando così con la zona polare, tramite la pupilla, la camera anteriore, e tramite il progressivo distanziamento dall'iride verso la zona equatoriale, la camera posteriore; la faccia posteriore è accolta nella fossa ialoidea, a contatto con la membrana ialoide dell'umor vitreo, mentre sull'equatore si inseriscono le fibre della zonula ciliare.

Apparato zonulare di Zinn

L'apparato zonulare di Zinn (chiamato anche zonula ciliare o Apparato sospensore del cristallino), è un sistema di fibre tese fra il cristallino e il corpo ciliare. Le fibre zonulari si dispongono a raggiera intorno all'equatore lenticolare, formando un anello a sezione triangolare che si inarca seguendo la curva del bulbo oculrae, fino ad inserirsi con un vertice molto acuto nell'ora serrata; definisce quindi il confine posteriore della camera posteriore.

I filamenti, che hanno un diametro medio di 5 μm, originano sia dall'ora serrata (orbicolo- capsulari posteriori e anteriori), sia dall'epitelio chiaro dei processi ciliari (cilio-capsulari posteriori e cilio-equatoriali). Le fibre non sono molto fitte , ma lasciano una serie di spazi interstiziali vicino al cristallino, che vengono chiamati canale di Petit, in cui s'infiltra l'umor acqueo.

Tali fibre hanno funzione principale di sostegno del cristallino, anche se esitono anche fibre di supporto al muscolo sospensore: in stato di riposo del muscolo ciliare, le fibre si tendono, distendendo il cristallino in senso radiale; con la contrazione del muscolo, le fibre si rilasciano. Le fibre sono più elastiche e spesse nei giovani.

Istologia

Capsula (chiamata anche cristalloide o sacco capsulare), la membrana continua che avvolge il cristallino. A scopo topografico si considerano una capsula anteriore, una capsula posteriore e la membrana pericapsulare. Lo spessore delle due porzioni è dissimile, maggiore anteriormente (20 μm circa), più sottile posteriormente (5 μm circa); varia inoltre la grandezza sulla stessa porzione, più sottile nelle zone polari e progressivamente più spesso verso l'equatore, fino a condensarsi nella membrana pericapsulare, dalla quale si distacca una sottile lamella, la lamella zonulare, sulla quale si inseriscono le fibre dellapparato zonulare di Zinn, le quale rendono questa lamella leggermente irregolare.

Fisiologia

Nell'uomo il potere di rifrazione del cristallino nel suo ambiente naturale è approssimativamente di 20 diottrie. Il cristallino è flessibile, la sua curvatura è controllata dai muscoli ciliari ed è mantenuto in sospensione grazie all'apparato zonulare. Cambiando il suo grado di curvatura, oggetti a diversa distanza vengono messi a fuoco (questo processo è detto accomodazione). Con l'avanzare degli anni perde la sua capacità di accomodazione: dopo i 40 anni insorge la presbiopia, a causa della quale non si riesce a vedere bene da vicino se non si ricorre a una correzione adeguata. Inoltre, in età avanzata tende ad opacizzarsi (perde la sua trasparenza) e insorge la cataratta.

Il cristallino è costituito da particolari proteine trasparenti chiamate alpha-cristalline e beta-cristalline. Nell'adulto ha uno spessore di circa 5 mm e un diametro di 9 mm; tuttavia, questi parametri possono variare.

Le proteine sono sistemate in circa 20.000 livelli concentrici, con un indice di rifrazione (per le onde visibili) che può variare da 1,406 nei livelli centrali fino a 1,386 nella corteccia della lente più densa[1]. Questo gradiente ottico aumenta la potenza ottica della lente. La lente è inclusa nella borsa capsulare, mantenuta dalle zonule di Zinn.

Durante lo sviluppo fetale, lo sviluppo della lente è aiutato dall'arteria ialoide. negli adulti, la lente dipende completamente dall'umore acqueo e dall'umore vitreo per il nutrimento.

Disturbi

Cataratta in un occhio umano
  • La cataratta è una opacizzazione del cristallino che porta ad una visione sfocata.
  • L'ectopia lentis è una fuoriuscita o malposizionamento della lente rispetto alla sua sede normale.
  • La sclerosi nucleare è un cambiamento che si verifica nel centro della lente correlato all'età, molto comune nei cani.

Collegamenti esterni

Note

  1. ^ Hecht, Eugene. Optics, 2nd ed. (1987), Addison Wesley, ISBN 0-201-11609-X. p. 178.
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