Eurobbligazione: differenze tra le versioni

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Nel contesto della crisi dell'[[euro]] dell'estate 2011 il termine ''eurobond'' è stato utilizzato con un significato diverso per indicare la proposta di creare [[Obbligazione (finanza)|obbligazioni]] del debito pubblico dei Paesi facenti parte dell'eurozona, emesse da un'apposita agenzia dell'Unione Europea e garantite congiuntamente dagli stessi Paesi dell'eurozona<ref>{{cita news|lingua=it|autore= [[Federico Rampini]]|url=http://www.repubblica.it/economia/2011/08/19/news/inverno_economia-20602830/index.html?ref=search |titolo= Obama e la Ue non frenano l'emorragia. Inizia il lungo inverno dell'economia |editore= [[la Repubblica]]|data=19 agosto 2011|accesso=24 agosto 2011}}</ref>. Con tale accezione è stato utilizzato anche il termine ''E-bond'', '''E-obbligazione''' in [[italiano]], proposto, tra gli altri, dal presidente dell'[[Eurogruppo]], [[Jean-Claude Juncker]], e dal [[ministro dell'Economia]] [[italia]]no [[Giulio Tremonti]] <ref>{{cita news|lingua=en|autore=[[Jean-Claude Juncker]] e [[Giulio Tremonti]]|url=http://www.ft.com/cms/s/540d41c2-009f-11e0-aa29-00144feab49a,dwp_uuid=bd2f85d2-8e90-11db-a7b2-0000779e2340,Authorised=false.html?_i_location=http%3A%2F%2Fwww.ft.com%2Fcms%2Fs%2F0%2F540d41c2-009f-11e0-aa29-00144feab49a%2Cdwp_uuid%3Dbd2f85d2-8e90-11db-a7b2-0000779e2340.html|titolo=E-bonds would end the crisis|editore=[[Financial Times]]|data=5 dicembre 2010|accesso=6 dicembre 2010}}</ref> <ref>{{cita news|lingua=it| url=http://www.repubblica.it/politica/2011/08/27/news/tremonti_e_la_crisi_ci_siamo_dentro-20934923/index.html?ref=search |titolo=Tremonti e la crisi: "Ci siamo dentro e il futuro sono gli eurobond"|editore= la repubblica|data=27 agosto 2011|accesso=29 agosto 2011}}</ref>.
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== Note ==
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Versione delle 11:27, 24 nov 2011

Disambiguazione – Se stai cercando la ventilata creazione di obbligazioni del debito pubblico dei Paesi facenti dell'eurozona, vedi Eurobond.

Un'Eurobbligazione o Eurobond è un'obbligazione emessa in un Paese diverso da quello del debitore e denominata in una valuta diversa da quella del Paese di collocamento del titolo: ad esempio, un titolo collocato su Londra da una società statunitense e denominato in dollari o euro. Le Eurobbligazioni assumono nomi diversi a seconda della valuta in cui sono emesse. Ad esempio un'obbligazione emessa in yen è un'Euroyen, mentre se viene emesse in dollari viene chiamata un'obbligazione in Eurodollari.

Descrizione

La maggior parte delle Eurobbligazioni sono di forma elettronica più che fisica. Le obbligazioni sono detenute e scambiate attraverso un sistema di compensazione; i più comuni sono Euroclear e Clearstream. Le cedole sono pagate elettronicamente al detentore di eurobbligazioni.

I primi Eurobond europei sono stati emessi nel 1963 alla società autostrade in Italia[1]; l'importo era di quindici milioni dollari di prestito per sei anni è stata organizzata dai banchieri di Londra S. G. Warburg & Co [2][3].

Eurobond come obbligazione nella zona euro

Lo stesso argomento in dettaglio: Eurobond.

Nel contesto della crisi dell'euro dell'estate 2011 il termine eurobond è stato utilizzato con un significato diverso per indicare la proposta di creare obbligazioni del debito pubblico dei Paesi facenti parte dell'eurozona, emesse da un'apposita agenzia dell'Unione Europea e garantite congiuntamente dagli stessi Paesi dell'eurozona[4]. Con tale accezione è stato utilizzato anche il termine E-bond (E-obbligazione' in italiano), proposto, tra gli altri, dal presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, e dal ministro dell'Economia italiano Giulio Tremonti [5] [6].

Note

  1. ^ History of the Autostrade Group, su autostrade.it.
  2. ^ $15M. Autostrade Loan, Consortium Headed By Warburgs, in The Times, 19 giugno 1963.
  3. ^ Ferguson, Niall, High Financier: the Lives and Times of Siegmund Warburg, 220 (2010).
  4. ^ Federico Rampini, Obama e la Ue non frenano l'emorragia. Inizia il lungo inverno dell'economia, la Repubblica, 19 agosto 2011. URL consultato il 24 agosto 2011.
  5. ^ (EN) Jean-Claude Juncker e Giulio Tremonti, E-bonds would end the crisis, Financial Times, 5 dicembre 2010. URL consultato il 6 dicembre 2010.
  6. ^ Tremonti e la crisi: "Ci siamo dentro e il futuro sono gli eurobond", la repubblica, 27 agosto 2011. URL consultato il 29 agosto 2011.

Bibliografia