Flora (commedia): differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m typo
Riga 49: Riga 49:
''Atto II'' - Attilio confida al suo servo Lumaca di essere innamorato di Virginia, figlia di Simone e sorella di Ippolito. Giunge Agata che lo informa del desiderio di Flamminia di parlargli. Attilio si reca da Flamminia e le racconta dell'amore di Ippolito per Flora e di come Ippolito abbia detto a Scarabon che gli avrebbe consegnato 130 [[Scudo (moneta)#Scudo d.27oro|scudi]] entro quattro giorni in cambio della ragazza. Flamminia contratta con Scarabon e riesce a ridurre il prezzo a cento scudi.
''Atto II'' - Attilio confida al suo servo Lumaca di essere innamorato di Virginia, figlia di Simone e sorella di Ippolito. Giunge Agata che lo informa del desiderio di Flamminia di parlargli. Attilio si reca da Flamminia e le racconta dell'amore di Ippolito per Flora e di come Ippolito abbia detto a Scarabon che gli avrebbe consegnato 130 [[Scudo (moneta)#Scudo d.27oro|scudi]] entro quattro giorni in cambio della ragazza. Flamminia contratta con Scarabon e riesce a ridurre il prezzo a cento scudi.


''Atto II'' - Simone e Geri si raccontano vicendevolmente i loro problemi familiari. Geri si lamenta della moglie Clemenza, ricca ma prepotente e invadente; Simone vorrebbe che la figlia Virginia si sposasse convenientemente. Dopo che Geri si è allontanato, giunge Tonchio il quale convince Simone sulla necessità e la convenienza di comprare una raccolta di codici greci per Ippolito. Ottiene 200 [[Ducato (moneta)|ducati veneziani]] che si affretta a consegnare a Ippolito.
''Atto III'' - Simone e Geri si raccontano vicendevolmente i loro problemi familiari. Geri si lamenta della moglie Clemenza, ricca ma prepotente e invadente; Simone vorrebbe che la figlia Virginia si sposasse convenientemente. Dopo che Geri si è allontanato, giunge Tonchio il quale convince Simone sulla necessità e la convenienza di comprare una raccolta di codici greci per Ippolito. Ottiene 200 [[Ducato (moneta)|ducati veneziani]] che si affretta a consegnare a Ippolito.


== Edizioni a stampa ==
== Edizioni a stampa ==
Riga 58: Riga 58:


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
* Ugo Dettore, «Flora». In : ''Dizionario Bompiani delle Opere e dei Personaggi, di tutti i tempi e di tutte le letterature'', Milano, RCS Libri SpA, 2006, Vol. IV, p. 3592, ISSN 1825-78870
* [[Ugo Dettore]], «Flora». In : ''Dizionario Bompiani delle Opere e dei Personaggi, di tutti i tempi e di tutte le letterature'', Milano, RCS Libri SpA, 2006, Vol. IV, p. 3592, ISSN 1825-78870


== Altri progetti ==
== Altri progetti ==

Versione delle 01:32, 18 dic 2010

La Flora
commedia in cinque atti, in versi
AutoreLuigi Alamanni
Lingua originaleItaliano
Generecommedia
Composto nel1548
Pubblicato nel1556
Prima assolutaCarnevale del 1555
Théâtre Royal di Fontainebleau
Personaggi
  • Ubbidienza, Prologo
  • Fora, Fattore di Simone.
  • Tonchio, Servo di Simone
  • Ippolito, Figliuolo di Simone
  • Flamminia, Meretrice
  • Agata, Serva di Flamminia
  • Attilio, Giovane
  • Lumaca, Servo di Attilio
  • Scarabon, Ruffiano
  • Simone, Vecchio
  • Geri, Vecchio
  • Pentola, Cartolajo
  • Clemenza, Moglie di Geri
  • Susanna, Balia di Attilio
 

La Flora è una commedia teatrale in versi sdruccioli di sedici sillabe di Luigi Alamanni, composta nel 1548 e rappresentata per la prima volta nel Carnevale del 1555 nel Théâtre Royal di Fontainebleau

Trama

Antefatto - Geri, un mercante fiorentino, si trasferisce in Sicilia per affari, lasciando a Firenze la moglie Clemenza e una figlia, Porzia. A Palermo, Geri ha una relazione con una nobildonna siciliana dalla quale nasce una bambina che, per ricordare la città di origine del padre, viene chiamata Flora. Durante la lontananza dell'uomo, Clemenza permette il matrimonio di Porzia senza però avvisarne il marito. Porzia, rimasta vedova subito dopo il matrimonio, muore dando alla luce un bambino che viene chiamato Attilio e dato in balia a Susanna, una donna di modeste condizioni economiche che alleverà Attilio come suo figlio; Attilio in ogni modo è aiutato dal punto di vista economico, dalla nonna Clemenza e da Simone, un ricco mercante. Geri ritorna a Firenze dopo quindici anni di permanenza in Sicilia e prega un amico di condurre la ragazza a Firenze. Durante il viaggio per mare, Flora è rapita dai pirati e portata a Tunisi, da dove viene trasportata a Napoli e venduta come schiava. Dopo altri cinque anni viene portata a Firenze dal ruffiano Scarabon.

Atto I - Tonchio, un servo di Simone, affezionato a Ippolito, il giovane figlio del padrone, narra al fattore Fora come Ippolito si sia innamorato di una giovane schiava di Scarabon: Ippolito vorrebbe acquistarla, ma non ha il danaro, e Scarabon approfitta dei sentimenti del giovane per alzare il prezzo e minacciare di trasferire la ragazza altrove. Nel frattempo la meretrice Flamminia dice alla serva Agata di essere innamorata di Attilio, pur non avendo costui danaro a sufficienza per poterla mantenere.

Atto II - Attilio confida al suo servo Lumaca di essere innamorato di Virginia, figlia di Simone e sorella di Ippolito. Giunge Agata che lo informa del desiderio di Flamminia di parlargli. Attilio si reca da Flamminia e le racconta dell'amore di Ippolito per Flora e di come Ippolito abbia detto a Scarabon che gli avrebbe consegnato 130 scudi entro quattro giorni in cambio della ragazza. Flamminia contratta con Scarabon e riesce a ridurre il prezzo a cento scudi.

Atto III - Simone e Geri si raccontano vicendevolmente i loro problemi familiari. Geri si lamenta della moglie Clemenza, ricca ma prepotente e invadente; Simone vorrebbe che la figlia Virginia si sposasse convenientemente. Dopo che Geri si è allontanato, giunge Tonchio il quale convince Simone sulla necessità e la convenienza di comprare una raccolta di codici greci per Ippolito. Ottiene 200 ducati veneziani che si affretta a consegnare a Ippolito.

Edizioni a stampa

  • La Flora comedia di Luigi Alamanni, con gl'intermedii di Andrea Lori, In Fiorenza: per Lorenzo Torrentino stampator ducale, del mese d'aprile 1556
  • La Flora comedia del sig. Luigi Alamanni, gentil'huomo fiorentino, Firenze: nella stamperia di Michelagnolo Sermartelli, 1601
  • «La Flora comedia di Luigi Alamanni con gl'intermedi di Andrea Lori». In: Teatro italiano antico, Milano: Società tipografica de' Classici Italiani, 1809, Vol. IV, pp. 249 e segg. (Google libri)
  • «La Flora». In: Pietro Raffaelli (a cura di), Versi e prose di Luigi Alamanni, edizione ordinata e raffrontata sui codici per cura di Pietro Raffaelli, con un discorso intorno all'Alamanni e al suo secolo, Firenze: Le Monnier, 1859, Vol. II, pp. 321-403 (Google libri)

Bibliografia

  • Ugo Dettore, «Flora». In : Dizionario Bompiani delle Opere e dei Personaggi, di tutti i tempi e di tutte le letterature, Milano, RCS Libri SpA, 2006, Vol. IV, p. 3592, ISSN 1825-78870

Altri progetti