Orcagna: differenze tra le versioni
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|Nome = Andrea di Cione di Arcangelo |
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|Nazionalità = italiano |
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|PostNazionalità = , attivo a [[Firenze]] tra il [[1343]] ed il [[1368]] |
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Apprese il mestiere da [[Andrea Pisano]] e [[Giotto di Bondone]], con i suoi fratelli [[Jacopo di Cione|Jacopo]], [[Benci di Cione|Benci]] e [[Nardo di Cione]], a loro volta artisti. Anche [[Matteo di Cione]] fu artista, ma di secondo piano. |
Apprese il mestiere da [[Andrea Pisano]] e [[Giotto di Bondone]], con i suoi fratelli [[Jacopo di Cione|Jacopo]], [[Benci di Cione|Benci]] e [[Nardo di Cione]], a loro volta artisti. Anche [[Matteo di Cione]] fu artista, ma di secondo piano. |
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Nel [[1357]] firmò e datò una delle sue opere più importanti, il polittico con ''Cristo in trono e santi'' per la Cappella Strozzi a [[chiesa di Santa Maria Novella|Santa Maria Novella]]. Dal [[1355]] al [[1357]] fu capomastro di [[Orsanmichele]], al cui interno è ancora presente il bellissimo tabernacolo da lui realizzato nella navata destra; da Orsanmichele proviene anche il ''[[Trittico di san Matteo]]'' agli Uffizi (1367-1368 circa), un tempo addossato a un pilastro interno. Collaborò alla fabbrica di [[Santa Maria del Fiore]] e fu, per un biennio, capomastro al [[Duomo di Orvieto]]. Fra le altre opere attribuitegli, resti di affreschi nel coro di Santa Maria Novella, la grande ''Crocifissione'' nel refettorio di [[chiesa di Santo Spirito (Firenze)|Santo Spirito]] e frammenti di un ''Trionfo della morte'' nel museo di [[Santa Croce (Firenze)|Santa Croce]]. Di datazione incerta è la ''[[Cacciata del Duca d'Atene]]'' in [[Palazzo Vecchio]]. |
Nel [[1357]] firmò e datò una delle sue opere più importanti, il polittico con ''Cristo in trono e santi'' per la Cappella Strozzi a [[chiesa di Santa Maria Novella|Santa Maria Novella]]. Dal [[1355]] al [[1357]] fu capomastro di [[Orsanmichele]], al cui interno è ancora presente il bellissimo tabernacolo da lui realizzato nella navata destra; da Orsanmichele proviene anche il ''[[Trittico di san Matteo]]'' agli Uffizi (1367-1368 circa), un tempo addossato a un pilastro interno. |
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==Curiosità== |
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La [[Loggia della Signoria]] viene anche impropriamente chiamata Loggia dell'Orcagna, per la confusione relativa alla progettazione, che studi recenti hanno identificato come opera del fratello di Andrea, [[Benci di Cione]]. |
La [[Loggia della Signoria]] viene anche impropriamente chiamata Loggia dell'Orcagna, per la confusione relativa alla progettazione, che studi recenti hanno identificato come opera del fratello di Andrea, [[Benci di Cione]]. |
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== Bibliografia == |
== Bibliografia == |
Versione delle 14:06, 10 ago 2010
Andrea di Cione di Arcangelo soprannominato L'Orcagna (XIV secolo – XIV secolo) è stato un pittore, scultore e architetto italiano, attivo a Firenze tra il 1343 ed il 1368.
Apprese il mestiere da Andrea Pisano e Giotto di Bondone, con i suoi fratelli Jacopo, Benci e Nardo di Cione, a loro volta artisti. Anche Matteo di Cione fu artista, ma di secondo piano.
Nel 1357 firmò e datò una delle sue opere più importanti, il polittico con Cristo in trono e santi per la Cappella Strozzi a Santa Maria Novella. Dal 1355 al 1357 fu capomastro di Orsanmichele, al cui interno è ancora presente il bellissimo tabernacolo da lui realizzato nella navata destra; da Orsanmichele proviene anche il Trittico di san Matteo agli Uffizi (1367-1368 circa), un tempo addossato a un pilastro interno.
Collaborò alla fabbrica di Santa Maria del Fiore e fu, per un biennio, capomastro al Duomo di Orvieto. Fra le altre opere attribuitegli, resti di affreschi nel coro di Santa Maria Novella, la grande Crocifissione nel refettorio di Santo Spirito e frammenti di un Trionfo della morte nel museo di Santa Croce. Di datazione incerta è la Cacciata del Duca d'Atene in Palazzo Vecchio.
Curiosità
La Loggia della Signoria viene anche impropriamente chiamata Loggia dell'Orcagna, per la confusione relativa alla progettazione, che studi recenti hanno identificato come opera del fratello di Andrea, Benci di Cione.
Bibliografia
- Hans Dietrich Gronau, Andrea Orcagna und Nardo di Cione. Eine stilgeschichtliche Untersuchung, Berlin, Deutscher Kunstverlag, 1937.
- Richard Offner, A critical and historical corpus of Florentine painting. IV: Tendencies of Gothic in Florence, 1: Andrea di Cione, [New York], [New York University], 1962.
- Gert Kreytenberg, Orcagna, Andrea di Cione. Ein universeller Künstler der Gotik in Florenz, Mainz, von Zabern, 2000.
- L'eredità di Giotto. L'arte a Firenze 1340-1375, catalogo della mostra (Firenze, 2008) a cura di A. Tartuferi, Firenze, Giunti, 2008.
Altri progetti
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