Areteo di Cappadocia: differenze tra le versioni

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Versione delle 14:49, 11 lug 2010

Areteo di Cappadocia (... – ...) è stato un medico greco antico.

«La Melanconia costituisce l'inizio della Mania e ne è parte integrante... Lo sviluppo della Mania rappresenta un peggioramento della Melanconia piuttosto che il passaggio a una patologia differente.»

Esercitò a Roma nel I secolo d.C., verosimilmente sotto gli imperatori Vespasiano o Nerone. A lui si deve la prima descrizione della celiachia e l'invenzione del termine diabete.

Scrisse un trattato generale sulle malattie diviso in otto libri, due intitolati De causis et signis acutorum morborum, due De causis et signis diuturnorum morborum, due De curatione acutorum morborum e due De curatione diuturnorum morborum. Tale trattato è una tra le più autorevoli opere dell'antichità, vantando particolare accuratezza dei dettagli e della disanima dei sintomi.

Areteo utilizzava terapie semplici, sagaci e molto più energiche dei metodici. Somministrava liberamente purganti, non lesinava narcotici né era particolarmente contrario al salasso.

Di lui si può asserire che fu ben poco attaccato a una particolare opinione, e il suo insieme di osservazioni e trattamenti delle malattie costituì un'ottima base per la conoscenza medica del periodo successivo.

Le opinioni mediche di Areteo sono state discusse da Johann Albert Fabricius, Albrecht von Haller, e Kurt Sprengel.

Bibliografia

  • Karl Deichgräber, Aretaeus von Kappadozien als medizinischer Schriftsteller, Berlin, 1971.* Fridolf Kudlien, Untersuchungen zu Aretaios von Kappadokien, Mainz, 1964.
  • Giorgio Weber, Areteo di Cappadocia: interpretazioni e aspetti della formazione anatomo-patologica del Morgagni, Firenze, 1996 (per quanto concerne l'influenza su Giambattista Morgagni, il padre della anatomia patologica).