Sofia Paleologa (Granduchessa di Mosca): differenze tra le versioni

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Man mano che gli anni passavano, Sofia iniziò ad avere una grande influenza sulle decisioni dell'anziano marito. Si pensa che fosse stata la prima ad introdurre al Cremlino la magnificenza e la meticolosa etichetta delle cerimonie bizantine, evidentemente compiaciuta nel pensare che Mosca dovesse diventare la [[terza Roma]]. Poco prima della sua morte persuase il marito a cedere il trono al loro figlio primogenito [[Basilio III di Russia]] piuttosto che al nipote di [[Ivan Dimitri]]. Ad eccezione di Vassili solo il suo quinto figlio, [[Andrej di Staritsa]], lasciò discendenza.
Man mano che gli anni passavano, Sofia iniziò ad avere una grande influenza sulle decisioni dell'anziano marito. Si pensa che fosse stata la prima ad introdurre al Cremlino la magnificenza e la meticolosa etichetta delle cerimonie bizantine, evidentemente compiaciuta nel pensare che Mosca dovesse diventare la [[terza Roma]]. Poco prima della sua morte persuase il marito a cedere il trono al loro figlio primogenito [[Basilio III di Russia]] piuttosto che al nipote di [[Ivan Dimitri]]. Ad eccezione di Vassili solo il suo quinto figlio, [[Andrej di Staritsa]], lasciò discendenza.


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Versione delle 14:00, 12 mag 2010

Sophia Paleologa.

Zoe Paleologa (greco Ζωή Παλαιολόγου, russo Софья Фоминична Палеолог; 14557 aprile 1503) Gran Duchessa di Mosca, era una nipote dell'ultimo imperatore bizantino Costantino XI Paleologo nonché seconda moglie di Ivan III di Russia. Era figlia di Tommaso Paleologo, despota di Morea e di Caterina Zaccaria.

Biografia

Insieme ai fratelli fu portata a Roma dopo la conquista della Morea da parte di Maometto II nel 1460. Nell'urbe il suo nome greco Zoe fu cambiato in Sofia. Nel 1469 Papa Paolo II la offrì in moglie al monarca russo, nella speranza di unire ortodossi e cattolici in un'unica fede. Il principe di Mosca Ivan III, vedovo della prima moglie, sposò la non attraente Sofia nella Cattedrale dell'Ascensione del Cremlino il 12 novembre 1472. Il Cardinale Giovanni Bessarione, inviato dal Papa a Mosca, non ebbe comunque successo nel tentativo di mutare la politica religiosa della Moscovia.

Man mano che gli anni passavano, Sofia iniziò ad avere una grande influenza sulle decisioni dell'anziano marito. Si pensa che fosse stata la prima ad introdurre al Cremlino la magnificenza e la meticolosa etichetta delle cerimonie bizantine, evidentemente compiaciuta nel pensare che Mosca dovesse diventare la terza Roma. Poco prima della sua morte persuase il marito a cedere il trono al loro figlio primogenito Basilio III di Russia piuttosto che al nipote di Ivan Dimitri. Ad eccezione di Vassili solo il suo quinto figlio, Andrej di Staritsa, lasciò discendenza.

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