Intossicazione acuta da acqua: differenze tra le versioni
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*Anche infanti dove i genitori diluiscono il latte in polvere con molta acqua, in maniera esagerata in termini di proporzione con la massa corporea del bambino. |
* Anche infanti dove i genitori diluiscono il latte in polvere con molta acqua, in maniera esagerata in termini di proporzione con la massa corporea del bambino. |
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*Nella medicina sportiva l'intossicazione da acqua è conosciuta come iponatriemia cerebrale, nome che descrive il segno cardine. Può essere tipica dei [[maratona|maratoneti]] e di sport similari. |
* Nella medicina sportiva l'intossicazione da acqua è conosciuta come iponatriemia cerebrale, nome che descrive il segno cardine. Può essere tipica dei [[maratona|maratoneti]] e di sport similari. |
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== Sintomatologia == |
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Oltre all'ingestione dell'acqua l'intossicazione può insorgere anche per un'anomalia del funzionamento dell'[[ormone]] antidiuretico.<ref>{{cita libro | cognome= M. Anderson| nome= Douglas | coautori=A. Elliot Michelle| titolo= Mosby’s medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione pag 791| editore= Piccin| città= New York| anno=2004 | id= ISBN 88-299-1716-8}}</ref> |
Oltre all'ingestione dell'acqua l'intossicazione può insorgere anche per un'anomalia del funzionamento dell'[[ormone]] antidiuretico.<ref>{{cita libro | cognome= M. Anderson| nome= Douglas | coautori=A. Elliot Michelle| titolo= Mosby’s medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione pag 791| editore= Piccin| città= New York| anno=2004 | id= ISBN 88-299-1716-8}}</ref> |
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==Terapia == |
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Spesso il trattamento è solo mirato al divieto di assumere altri liquidi fino a quando la situazione si normalizzi, diuretici come il [[furosemide]], il più utilizzato, possono facilitare tale normalizzazione. |
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Versione delle 06:55, 15 feb 2010
Template:Disclaimer soccorso Per intossicazione acuta da acqua E87.7 in campo medico, si intende una forma di iperidratazione dovuta a una esagerata e acuta iperidratazione, con forte iponatriemia[1]. Non è presente edema.
L'intossicazione acuta da acqua è anche detta più semplicemente e comunque correttamente intossicazione da acqua, poiché l'intossicazione cronica ha eziologie particolari e presenta quadri patologici caratteristici come la sindrome da inappropriata secrezione di ADH o SIADH, l'abuso di farmaci antidiuretici, il deficit di glucocorticoidi, le nefropatie croniche, il mixedema, la grave deplezione di potassio.
Tipologie
- Correzione dell'ipovolemia acuta.
- Nello stadio postoperatorio precoce.
- Da farmaci con azione ADH-simile.
- Da polidipsia psicogena: in letteratura si usa l'acronimo inglese SIWI (self induced water intoxication) la forma autoindotta.
- Anche infanti dove i genitori diluiscono il latte in polvere con molta acqua, in maniera esagerata in termini di proporzione con la massa corporea del bambino.
- Nella medicina sportiva l'intossicazione da acqua è conosciuta come iponatriemia cerebrale, nome che descrive il segno cardine. Può essere tipica dei maratoneti e di sport similari.
Sintomatologia
Causa nausea, vomito, fino ad uno dei più gravi il coma.[2] Può causare vari disturbi mentali, come allucinazioni, confusione, perdita del senso dell'orientamento. Può capitare che debba essere differenziata dalla schizofrenia.[3] Raro è il manifestarsi della rabdomiolisi[4]
Eziologia
Normalmente nella fisiologia delle persone si mostra una delicata armonia fra la quantità d'acqua che necessita al corpo e quella ingurgitata, quando la quantità d'acqua supera certe soglie l'equilibrio elettrolitico viene a degenerarsi, questo comporta una rapida diminuzione della concentrazione del sodio e la morte nelle persone.
Studi hanno dimostrato che assumendo anche più di 5 litri (anche se normalmente si trattava di dosi più elevate 10-20 litri) di acqua in poche ore si ha morte. Studi recenti dimostrano che il limite di liquidi da assumere non dovrebbe superare 1-1,5 litro per ora.[5]
Per quanto riguarda il rapporto del sodio, l'intossicazione si mostra quando scende sotto i valori di 110-120 mml/litro, sintomi più severi quando i livelli scendono sotto i 90–105 mml/litro.[6]
Oltre all'ingestione dell'acqua l'intossicazione può insorgere anche per un'anomalia del funzionamento dell'ormone antidiuretico.[7]
Terapia
Spesso il trattamento è solo mirato al divieto di assumere altri liquidi fino a quando la situazione si normalizzi, diuretici come il furosemide, il più utilizzato, possono facilitare tale normalizzazione.
Note
- ^ Ophir E, Solt I, Odeh M, Bornstein J., Water intoxication-a dangerous condition in labor and delivery rooms, in Obstet Gynecol Surv., vol. 62, novembre 2007, pp. 731-738.
- ^ M T Kluger, S M Szekely, R J Singleton, S C Helps, Crisis management during anaesthesia: water intoxication, in Qual Saf Health Care, 2005.
- ^ Cosgray RE, Hanna V, Davidhizar RE, Smith J., The water-intoxicated patient., in Arch Psychiatr Nurs.., vol. 4, ottobre 1990, pp. 308-312..
- ^ Morita S, Inokuchi S, Yamamoto R, Inoue S, Tamura K, Ohama S, Nakagawa Y, Yamamoto I., Risk Factors for Rhabdomyolysis in Self-Induced Water Intoxication (SIWI) Patients., in J Emerg Med., aprile 2008.
- ^ Gardner JW., Death by water intoxication., in Mil Med., vol. 167, maggio 2002, pp. 432-434.
- ^ D J Farrell, Bower, Fatal water intoxication, in J Clin Pathol., ottobre 2003.
- ^ Douglas M. Anderson, A. Elliot Michelle, Mosby’s medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione pag 791, New York, Piccin, 2004, ISBN 88-299-1716-8.
Bibliografia
- Joseph C. Segen, Concise Dictionary of Modern Medicine, New York, McGraw-Hill, 2006, ISBN 978-88-386-3917-3.
- Federici Medicina di laboratorio ed. McGraw Hill