Desco da parto: differenze tra le versioni
Riga 31: | Riga 31: | ||
==Bibliografia== |
==Bibliografia== |
||
*Claudia Däubler-Hauschke, Geburt und Memoria. Zum italienischen Bildtyp der "deschi da parto", München/Berlin 2003. |
|||
*Christiane Klapisch-Zuber, ''Les coffres de mariage et les plateaux d’accouchée, « dischi da parto », à Florence'' |
*Christiane Klapisch-Zuber, ''Les coffres de mariage et les plateaux d’accouchée, « dischi da parto », à Florence'' |
||
* Ajmar-Wollheim, Marta e Flora Dennis, ''At Home in Renaissance Italy'', catalogo dell'esposizione, V&A, Londra 2006. |
* Ajmar-Wollheim, Marta e Flora Dennis, ''At Home in Renaissance Italy'', catalogo dell'esposizione, V&A, Londra 2006. |
Versione delle 16:57, 11 set 2009
Un desco da parto è un tondo dipinto su entrambi i lati che durante il Rinascimento veniva offerto come dono cerimoniale alle donne delle famiglie più abbienti che avevano appena partorito. Veniva usato come vassoio per portare le vivande alla nuova madre, finché si riposava a letto.
Descrizione
Il desco da parto (stessa radice di "disco") era un oggetto della vita quotidiana di una donna dell'alta società, soprattutto a Firenze, assieme al cassone nuziale. In seguito il desco poteva venire appeso in casa.
Spesso il desco veniva dipinto da un grande pittore e le scene raffigurate erano legate alla nascita in chiave religiosa (della Vergine, di San Giovanni battista, ecc.) o profana e non mancavano figure allegoriche, soggetti letterari (come I Trionfi del Petrarca). Il retro era di solito dipinto con simboli araldici o scene familiari.
La forma era quasi sempre tonda, più rari sono i deschi poligonali.
Esisteva anche il desco da nozze, che, regalato durante il matrimonio, era un augurio per la nascita dei figli.
Opere e artisti
- Bartolomeo di Fruosino, Desco da parto, Metropolitan Museum of Art, New York[1]
- Lo Scheggia, il Trionfo della Fama sul recto e Armoriale delle famiglie Medici e Tornabuoni sul verso, offerto nel 1449 a Lucrezia Tornabuoni per la nascita di suo figlio Lorenzo de' Medici, Metropolitan Museum of Art, New York[2]
- Masaccio: Desco da parto con Natività e Putto con animaletto, Staatliche Museen, Berlino
- Pontormo: Natività di san Giovanni Battista per la nascita di Aldighieri della Casa (1526), Uffizi, Firenze
- Botticelli: desco con Adorazione dei Magi (1473-1474)
- Apollonio di Giovanni e Marco del Buono: Triondo dell'amore, Victoria & Albert Museum, Londra[3]
- Domenico di Bartolo, desco da parto, collezione della Ca' d'oro
- Maestro del Giudizio di Paride del Bargello, desco da parto con Giudizio di Paride, Bargello, Firenze
- Anonimo, desco da parto con scena mitologica di Diana e Atteone, collezione E. Burnes Jones, Londra[4]
- Anonimo, desco da parto con Davide e Golia, The Loyola University Museum of Art, Chicago[5]
- Il Sodoma desco da parto con Allegoria dell'Amoure, già a Palazzo Chigi (Siena), Museo del Louvre, Parigi
- Girolamo di Benvenuto, desco da parto con il Giudizio di Paride e al verso armoriale delle famiglie Bardi e Spinelli, Museo del Louvre, Parigi[6]
- Maestro della presa di Trento, desco da parto con il Trionfo di Venere, amata da sei amanti leggendari, Museo del Louvre, Parigi
Note
Bibliografia
- Claudia Däubler-Hauschke, Geburt und Memoria. Zum italienischen Bildtyp der "deschi da parto", München/Berlin 2003.
- Christiane Klapisch-Zuber, Les coffres de mariage et les plateaux d’accouchée, « dischi da parto », à Florence
- Ajmar-Wollheim, Marta e Flora Dennis, At Home in Renaissance Italy, catalogo dell'esposizione, V&A, Londra 2006.
- Brown, Patricia Fortini, Private Lives in Renaissance Venice: Art, Architecture, and the Family, Yale University Press, New Haven 2004.
- Currie, Elizabet, Inside the Renaissance House, V&A, Londra 2006 ISBN 1851774904
- AA.VV., Nascere a Siena: Il parto e l'assistenza alla nascita dal medioevo all'età moderna, catalogo dell'esposizione a Santa Maria della Scala, Siena, dal 17 dicembre 2005 aa 19 febbraio 2006 [6]
- Luciano Bellosi, Pittura domestica del rinascimento fiorentino: Giovanni di Ser Giovanni, detto lo Scheggia.