Anonimo Genovese: differenze tra le versioni

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== Il genovese dell'Anonimo ==
== Il genovese dell'Anonimo ==
Le poesie dell'Anonimo Genovese sono alcuni dei più antichi documenti riguardanti il patrimonio linguistico [[Liguria|ligure]]. <br>La lingua utilizzata dall'Anonimo è, più che un volgare [[lingua_volgare|italiano]] (dal quale la [[lingua ligure|lingua genovese]] prenderà le distanze anche nei secoli successivi), un vero e proprio volgare [[lingua ligure|ligure]]; molti termini, anche inusuali, utilizzati dall'Anonimo sono presenti ancor oggi (''aguaitar'' per ''agoeitâ'' [[SAMPA|[agwej"ta:]]], "guardare"); la lingua dell'Anonimo, quindi, altro non è che un arcaica base della moderna [[lingua genovese]].
Le poesie dell'Anonimo Genovese sono alcuni dei più antichi documenti riguardanti il patrimonio linguistico [[Liguria|ligure]]. <br>La lingua utilizzata dall'Anonimo è, più che un volgare [[lingua_volgare|italiano]] (dal quale la [[lingua ligure|lingua genovese]] prenderà le distanze anche nei secoli successivi), un vero e proprio volgare [[lingua ligure|ligure]]; molti termini, anche inusuali, utilizzati dall'Anonimo sono presenti ancor oggi (''aguaitar'' per ''agoeitâ'' [[SAMPA|[agwej"ta:]]], "guardare"); la lingua dell'Anonimo, quindi, altro non è che un arcaica base della moderna [[lingua genovese]].

== I temi principali della poesia dell'Anonimo Genovese ==
Sono due i temi principali presenti nelle poesie dell'Anonimo: l'orgoglio cittadino e la morale religiosa.
=== L'orgoglio genovese ===
L'Anonimo ribadisce più volte l'orgoglio che nutre nell'essere [[Repubblica di Genova|genovese]]: alcune sue poesie sono dedicate alle vittorie di [[Laiazzo]] ([[1294]]) e di [[Curzola]] ([[1298]]), che videro entrambe la sconfitta di [[Venezia]]. L'Anonimo descrive così l'assalto dei [[Genova|genovesi]] a [[Lampsaco]]:
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quelli si levarono allora,<br>
come leoni scatenati,<br>
tutti gridando: - A loro! A loro! -<br>
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e cazinna pre galee. |lingua=lij}}

=== Il sentimento religioso ===
L'Anonimo è, comunque, anche un poeta fortemente [[Cristianesimo|cristiano]], fiducioso in una giustizia divina.


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==

Versione delle 20:05, 2 mar 2009

L'Anonimo Genovese, conosciuto anche come Lucheto o Luchetto (Genova, XIIIXIV secolo), è stato un poeta genovese, celebre per essere stato uno dei primi autori liguri (e italici) del Medioevo.
Le poesie giunte fino a noi sono scritte in latino e, soprattutto, in una arcaica lingua genovese, "base" del genovese moderno.
Fiero cittadino della Repubblica di Genova (l'affermazione dell'orgoglio che mostra verso la sua città ricorre spesso nei suoi scritti), l'Anonimo (o, come dice di chiamarsi, Luchetto, ossia "piccolo Luca") ha scritto un'ampia raccolta di poesie, importanti non solo dal punto di vista linguistico (le poesie sono scritte in rime di quartine), ma anche da un punto di vista storico: lo stesso Anonimo, in una delle sue poesie, tesse le lodi della sua patria, la Repubblica di Genova, in seguito alla vittoriosa battaglia di Curzola, combattuta nel 1298 contro Venezia.

Il genovese dell'Anonimo

Le poesie dell'Anonimo Genovese sono alcuni dei più antichi documenti riguardanti il patrimonio linguistico ligure.
La lingua utilizzata dall'Anonimo è, più che un volgare italiano (dal quale la lingua genovese prenderà le distanze anche nei secoli successivi), un vero e proprio volgare ligure; molti termini, anche inusuali, utilizzati dall'Anonimo sono presenti ancor oggi (aguaitar per agoeitâ [agwej"ta:], "guardare"); la lingua dell'Anonimo, quindi, altro non è che un arcaica base della moderna lingua genovese.

I temi principali della poesia dell'Anonimo Genovese

Sono due i temi principali presenti nelle poesie dell'Anonimo: l'orgoglio cittadino e la morale religiosa.

L'orgoglio genovese

L'Anonimo ribadisce più volte l'orgoglio che nutre nell'essere genovese: alcune sue poesie sono dedicate alle vittorie di Laiazzo (1294) e di Curzola (1298), che videro entrambe la sconfitta di Venezia. L'Anonimo descrive così l'assalto dei genovesi a Lampsaco:

(LIJ)

«Como 'li fom aproximai,
queli se levàn lantor,
como leon descaenai,
tuti criando: - A lor! A lor! -
Lì fo gran bataia durà
de le barestre, lance e pree,
chi da nona a vespro durà
e cazinna pre galee.»

(IT)

«Come si furono avvicinati
quelli si levarono allora,
come leoni scatenati,
tutti gridando: - A loro! A loro! -
Li fu subita una grande battaglia
di balestre, lance e pietre,
che durò da nona a sera
e calce sulle galee.»

Il sentimento religioso

L'Anonimo è, comunque, anche un poeta fortemente cristiano, fiducioso in una giustizia divina.

Voci correlate