Babone Naldi: differenze tra le versioni
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I Naldi erano un'antica famiglia originaria dell'[[Ungheria]] e le prime notizie documentate della casata risalgono a 996, quando [[Ottone III]] investì un certo Babone col nipote Chino del castello fortificato in Valle del [[Senio]] a riconoscimento della fedeltà in valorose imprese guerresche. |
I Naldi erano un'antica famiglia originaria dell'[[Ungheria]] e le prime notizie documentate della casata risalgono a 996, quando [[Ottone III]] investì un certo Babone col nipote Chino del castello fortificato in Valle del [[Senio]] a riconoscimento della fedeltà in valorose imprese guerresche. |
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Nella sua carriera militare Babone Naldi militò sempre fedelmente, con valore e capacità, per Venezia, contribuendo modestamente alla politica d’espansione territoriale di questa: nel 1510 fu all’assedio di [[Verona]], nel 1511 alla difesa di [[Treviso]] e nel 1512 a quella di [[Brescia]] ove fu ferito alla faccia. |
Nella sua carriera militare Babone Naldi militò sempre fedelmente, con valore e capacità, per Venezia, contribuendo modestamente alla politica d’espansione territoriale di questa: nel 1510 fu all’assedio di [[Verona]], nel 1511 alla difesa di [[Treviso]] e nel [[1512]] a quella di [[Brescia]] ove fu ferito alla faccia. |
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Nell’ottobre del 1513 partecipò alla battaglia di [[Creazzo]], nel 1532 fu inviato a [[Corfù]] minacciata dai Turchi e combatté in [[Grecia]] contro le truppe del sultano Solimano. |
Nell’ottobre del 1513 partecipò alla battaglia di [[Creazzo]], nel 1532 fu inviato a [[Corfù]] minacciata dai Turchi e combatté in [[Grecia]] contro le truppe del sultano Solimano. |
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Morì nell’aprile del 1544 a Padova, secondo altri invece in combattimento ferito da una palla di piombo al petto, e fu sepolto nella Basilica del Carmine, ove fu ricordato con una statua in una nicchia sopra la porta maggiore d'entrata, "di tutt'arme vestita", e una sottostante lapide marmorea che ricorda le sue imprese militari. |
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==Bibliografia== |
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Versione delle 22:20, 6 dic 2008
Babone Naldi (Brisighella, 1474 – Padova, 1544) è stato un condottiero italiano, militò con la sua compagnia di ventura al servizio della Repubblica di Venezia.
Biografia
Babone Naldi (Brisighella, o Babbone da Brisighella fu un capitano di ventura di una certa rilevanza nell’epopea mercenaria del medioevo italiano. Era nato nel 1474, nipote dei celebri Dionigi, Vincenzo e Carlino Naldi pure soldati avventurieri.
I Naldi erano un'antica famiglia originaria dell'Ungheria e le prime notizie documentate della casata risalgono a 996, quando Ottone III investì un certo Babone col nipote Chino del castello fortificato in Valle del Senio a riconoscimento della fedeltà in valorose imprese guerresche.
Nella sua carriera militare Babone Naldi militò sempre fedelmente, con valore e capacità, per Venezia, contribuendo modestamente alla politica d’espansione territoriale di questa: nel 1510 fu all’assedio di Verona, nel 1511 alla difesa di Treviso e nel 1512 a quella di Brescia ove fu ferito alla faccia.
Nell’ottobre del 1513 partecipò alla battaglia di Creazzo, nel 1532 fu inviato a Corfù minacciata dai Turchi e combatté in Grecia contro le truppe del sultano Solimano.
Morì nell’aprile del 1544 a Padova, secondo altri invece in combattimento ferito da una palla di piombo al petto, e fu sepolto nella Basilica del Carmine, ove fu ricordato con una statua in una nicchia sopra la porta maggiore d'entrata, "di tutt'arme vestita", e una sottostante lapide marmorea che ricorda le sue imprese militari.
Bibliografia
- Fondazione Giorgio Cini onlus, "Incontro di studio dedicato a Dionigi e Vincenzo Naldi XVI secolo", Venezia, 12 novembre 2005.
- Marin Sanudo, I Diari 1496-1533, tomo 28.
- Gianpaolo Zeni, Al servizio dei Lodron. La storia di sei secoli di intensi rapporti tra le comunità di Magasa e Valvestino e la nobile famiglia trentina dei conti di Lodrone, Biblioteca comunale di Magasa, Bagnolo Mella 2007.