Adimanto di Corinto: differenze tra le versioni

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'''Adimanto di Corinto''', figlio di Ocito, visse nel [[V secolo a.C.]] e fu un ammiraglio dei [[Corinzi]] che guidò una flotta di quaranta navi che partecipò alla [[battaglia di Salamina]]
'''Adimanto di Corinto''', figlio di Ocito, visse nel [[V secolo a.C.]] e fu un ammiraglio dei [[Corinzi]] che guidò una flotta di quaranta navi che partecipò alla [[battaglia di Salamina]]


Dopo la [[battaglia di Capo Artemisio]], che non produsse esiti rilevanti, la flotta greca comandata da [[Euribiade]] si era ritirata nello stretto di [[Salamina]]. A causa dei successi ottenuti dall'esercito [[persia]]no e del ritardo dei rifornimenti, i Greci non riuscivano a trovare un accordo sulla strategia da adottare; da un lato il generale [[Atene|ateniese]] [[Temistocle]] voleva continuare ad attaccare le navi persiane con la flotta greca mentre i generali [[Peloponneso|peloponnesiaci]], tra cui Adimanto, preferivano optare per una linea difensiva presso l'istmo di [[Corinto]], adducendo che a Salamina in caso di sconfitta gli assediati non avrebbero avuto scampo.
Dopo la [[battaglia di Capo Artemisio]], che non produsse esiti rilevanti, la flotta greca comandata da [[Euribiade]] si era ritirata nello stretto di [[Salamina]]. A causa dei successi ottenuti dall'esercito [[persia]]no e del ritardo dei rifornimenti, i Greci non riuscivano a trovare un accordo sulla strategia da adottare; da un lato il generale [[Atene|ateniese]] [[Temistocle]] voleva continuare ad attaccare le navi persiane con la flotta greca mentre i generali [[Peloponneso|peloponnesiaci]], tra cui Adimanto, preferivano optare per una linea difensiva presso l'istmo di [[Corinto]], adducendo che a Salamina in caso di sconfitta gli assediati non avrebbero avuto scampo.

Ovviamente quest'ultima soluzione avrebbe significato abbandonare buona parte della [[Grecia]] centrale in mano all'esercito invasore. Prevalse, infine, la scelta di Temistocle, convinto che l'unico scacchiere utile alla flotta greca fosse quello tra il golfo Saronico e la baia di [[Eleusi]] ed ebbe la forza di imporla, ricorrendo alla minaccia di ritirare le navi ateniesi.
Ovviamente quest'ultima soluzione avrebbe significato abbandonare buona parte della [[Grecia]] centrale in mano all'esercito invasore. Prevalse, infine, la scelta di Temistocle, convinto che l'unico scacchiere utile alla flotta greca fosse quello tra il golfo Saronico e la baia di [[Eleusi]] ed ebbe la forza di imporla, ricorrendo alla minaccia di ritirare le navi ateniesi.


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La tradizione ateniese, ostile a Corinto, ne faceva un vile, ma la tradizione corinzia lo glorificava come un eroe.
La tradizione ateniese, ostile a Corinto, ne faceva un vile, ma la tradizione corinzia lo glorificava come un eroe.

[[Categoria:Militari greci antichi]]


[[ca:Adimantos de Corint]]
[[ca:Adimantos de Corint]]

Versione delle 07:54, 13 set 2008

Adimanto di Corinto, figlio di Ocito, visse nel V secolo a.C. e fu un ammiraglio dei Corinzi che guidò una flotta di quaranta navi che partecipò alla battaglia di Salamina

Dopo la battaglia di Capo Artemisio, che non produsse esiti rilevanti, la flotta greca comandata da Euribiade si era ritirata nello stretto di Salamina. A causa dei successi ottenuti dall'esercito persiano e del ritardo dei rifornimenti, i Greci non riuscivano a trovare un accordo sulla strategia da adottare; da un lato il generale ateniese Temistocle voleva continuare ad attaccare le navi persiane con la flotta greca mentre i generali peloponnesiaci, tra cui Adimanto, preferivano optare per una linea difensiva presso l'istmo di Corinto, adducendo che a Salamina in caso di sconfitta gli assediati non avrebbero avuto scampo.

Ovviamente quest'ultima soluzione avrebbe significato abbandonare buona parte della Grecia centrale in mano all'esercito invasore. Prevalse, infine, la scelta di Temistocle, convinto che l'unico scacchiere utile alla flotta greca fosse quello tra il golfo Saronico e la baia di Eleusi ed ebbe la forza di imporla, ricorrendo alla minaccia di ritirare le navi ateniesi.

Si arrivò così alla battaglia di Salamina, nella quale le navi greche ebbero la meglio sulla flotta persiana.

La tradizione ateniese, ostile a Corinto, ne faceva un vile, ma la tradizione corinzia lo glorificava come un eroe.