Partito Federalista (Italia): differenze tra le versioni

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Versione delle 15:45, 30 lug 2008

Template:Infobox Partito politico italiano del passato Il Partito Federalista è stato un partito politico italiano d'ispirazione federalista-confederalista fondato il 17 dicembre 1995 da Gianfranco Miglio - costituzionalista e politologo caposcuola del federalismo italiano, già ideologo della Lega Nord - e da Vittorio Sgarbi, critico d'arte e politico d'idee liberali e spirito indipendente.

Il PF, nelle intenzioni di Miglio, doveva essere un partito "antipartito", "monotematico", docile a scomparire volontariamente una volta che la Repubblica federale o confederale fosse diventata realtà.

Miglio e Sgarbi furono, rispettivamente, presidente e vicepresidente del PF.

Il PF è l'erede dell'"Unione Federalista" fondata il I giugno 1994 dopo l'uscita di Miglio dalla Lega Nord ed affidata alla segreteria di Umberto Giovine che assumerà anche quella del partito.

L'esperienza del partito può dirsi conclusa con la morte di Miglio avvenuta nel 2001.

Il progetto politico-costituzionale

Miglio inserì nel programma del partito la sua idea di trasformare l'Italia in una sorta di confederazione la quale - mantenute le cinque regioni a statuto speciale - si sarebbe suddivisa in tre cantoni: Valle Padana, Italia Centrale e Italia Meridionale.

Il governo centrale sarebbe stato affidato al Direttorio costituito dai governatori dei tre cantoni; da un presidente, a rotazione, delle cinque regioni a statuto speciale e dal presidente federale della Repubblica, eletto a suffragio universale e diretto ogni quattro anni.

Un presidente federale che, nell'immaginazione di Miglio, sarebbe stato un vero capo di governo sul modello statunitense anche se avrebbe sempre dovuto coordinare la sua volontà con quella degli altri membri del Direttorio federale.

Fonti