Incisioni rupestri: differenze tra le versioni

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Le '''incisioni rupestri''' sono segni scavati nella roccia con strumenti appuntiti di vario genere come una punta di roccia più dura a forma di scalpello con una tecnica di picchiettatura, guidata o meno da un persussore o una punta metallica, tipo pugnale, di bronzo o di ferro, usando una tecnica di raschiatura.
Le '''incisioni rupestri''' sono segni scavati nella [[roccia]] con strumenti appuntiti di vario genere come una punta di roccia più dura a forma di scalpello con una tecnica di picchiettatura, guidata o meno da un persussore o una punta metallica, tipo [[pugnale]], di [[bronzo]] o di [[ferro]], usando una tecnica di raschiatura. <br />
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Le figure formate da una fitta concentrazione di buchi, potevano essere ricoperte di sostanze coloranti.
Le figure formate da una fitta concentrazione di buchi, potevano essere ricoperte di sostanze coloranti.
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Si trovano incisioni rupestri ancestrali a partire da quando è comparso l'[[uomo sapiens]], fino in epoca recente.
Si trovano incisioni rupestri ancestrali a partire da quando è comparso l'[[Homo sapiens]], fino in epoca recente. <br /> Solitamente si trovano in tutto il mondo, in alpeggi da pascolo, vicino a fonti e a laghi.

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Le incisioni rupestri rappresentano sia realtà della vita quotidiana [[Pastorizia|pastorale]] e [[Agricoltura|agricola]], che figure [[Simbolo|simboliche]] prodotte della [[fantasia]]. Molti autori ne danno un'interpretazione [[Magia|magico]] [[Simbolo|simbolica]] [[Sciamanesimo|sciamanica]] [[Rito|rituale]] [[Religione|religiosa]]. Certemente non mancano figure con questi significati ma la maggior parte delle figure sembra fatta per passatempo da pastori fermi a guardia di [[Gregge|greggi]] che pascolavano nei dintorni o che si abbeveravano.
Solitamente si trovano in tutto il mondo, in alpeggi da pascolo, vicino a fonti e a laghi.

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Il momento migliore per vederle è l'alba, o al tramonto, quando i raggi del Sole radente creano un'ombra marcata che le rende visibili in modo immediato. <br />
Le incisioni rupestri rappresentano sia realtà della vita quotidiana [[Pastore|pastorale]] e [[Agricoltore|agricola]], che figure [[Simbolo|simboliche]] prodotte della [[fantasia]]. Molti autori ne danno un'[[Codice|interpretazione]] [[Magia|magico]] [[Simbolo|simbolica]] [[Sciamanesimo|sciamanica]] [[Rito|rituale]] [[Religioso|religiosa]]. Certemente non mancano figure con questi significati ma la maggior parte delle figure sembra fatta per passatempo da pastori fermi a guardia di [[Gregge|greggi]] che pascolavano nei dintorni o che si abbeveravano.
È permesso [[Fotografia|fotografarle]], si sconsiglia l'uso del flash, che le fa scomparire, a meno di poterlo staccare per ottenere un lampo radente. <br />
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Un tempo si poteva fare dei calchi con la [[plastilina]] o [[stucco da vetro]], mischiata ad abbondante [[borotalco]] per renderla meno adesiva, e olio per renderla più plastica, altrimenti rimane attaccata alla roccia e si stira.
Il momento migliore per vederle è l'alba, o al tramonto, quando i raggi del Sole radente creano un'ombra marcata che le rende visibili in modo immediato.

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E' permesso [[Fotografia|fotografarle]], si sconsiglia l'uso del flash, che le fa scomparire, a meno di poterlo staccare per ottenere un lampo radente.
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Un tempo si poteva fare dei calchi con la plastilina o stucco da vetro, mischiata ad abbondante borotalco per renderla meno adesiva,
e olio per renderla più plastica, altrimenti rimane attaccata alla roccia e si stira.
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Attualmente questi [[Sito archeologico|siti archeologici]] sono passati sotto il controllo delle varie sovraintendenze alle [[Belle Arti]], per cui qualsiasi intervento diretto, deve essere preventivamente autorizzato. Solitamente nei negozi dei paesi circostanti, se ne trova qualcuno che vende prodotti senza alcuna attinenza all'archeologia ma che per passione del commerciante tiene in mostra riproduzioni calchiformi che mette in vendita sottobanco.
Attualmente questi [[Sito archeologico|siti archeologici]] sono passati sotto il controllo delle varie sovraintendenze alle [[Belle Arti]], per cui qualsiasi intervento diretto, deve essere preventivamente autorizzato. Solitamente nei negozi dei paesi circostanti, se ne trova qualcuno che vende prodotti senza alcuna attinenza all'archeologia ma che per passione del commerciante tiene in mostra riproduzioni calchiformi che mette in vendita sottobanco.


=Luoghi di ritrovamento=
==Luoghi di ritrovamento==


== Italia ==
=== Italia ===
In [[Italia]] sono molti i siti in cui si trovano incisioni rupestri, specialmente nell'[[Alpi|arco alpino]].
In [[Italia]] sono molti i siti in cui si trovano incisioni rupestri, specialmente nell'[[Alpi|arco alpino]].

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Sono state fatte in un 'arco di tempo di circa 3.000 anni, dal 3000 a.C. Questa tradizione si è interrotta in coincidenza con la conquista romana delle Alpi.
Sono state fatte in un 'arco di tempo di circa 3.000 anni, dal 3000 a.C. Questa tradizione si è interrotta in coincidenza con la conquista romana delle Alpi.


=== Liguria ===
==== Liguria ====
L'[[Appennino Ligure]] occidentale è disseminato di siti dove si trovano incisioni rupestri. Sono documenti risalenti all'eta Neolitica e del Ferro
L'[[Appennino Ligure]] occidentale è disseminato di siti dove si trovano incisioni rupestri. Sono documenti risalenti all'eta [[Neolitico|Neolitica]] e del [[Età del ferro|Ferro]].


[[Immagine:Orco-Feglino_-_Savona_-_Italia_-_1965_-_Ciappo_conche_paints.jpg|thumb|Disegno delle incisioni rupestri al Ciappo delle Conche]]
[[Immagine:Orco-Feglino_-_Savona_-_Italia_-_1965_-_Ciappo_conche_paints.jpg|thumb|Disegno delle incisioni rupestri al Ciappo delle Conche]]
==== Ciappo delle conche ====
===== Ciappo delle conche =====
Il Ciappo (pietra) delle conche, (in genovese detta Ciappo de Cunche) é un sito archeologico preistorico, costituito su un lastrone di pietra di circa 30 metri quadrati, con incise 30 figure e scavate 7 vaschette, sulle alture di Finale Ligure, in prossimità di Orco Feglino.
Il Ciappo (pietra) delle conche, (in genovese detta Ciappo de Cunche) é un sito archeologico preistorico, costituito su un lastrone di pietra di circa 30 metri quadrati, con incise 30 figure e scavate 7 vaschette, sulle alture di [[Finale Ligure]], in prossimità di [[Orco Feglino]].


[[Immagine:Finale_Ligure_-_Savona_-_Italia_-_2005_-_Ciappo_conche_approccio.jpg|thumb|Approccio al Ciappo delle Conche]]
[[Immagine:Finale_Ligure_-_Savona_-_Italia_-_2005_-_Ciappo_conche_approccio.jpg|thumb|Approccio al Ciappo delle Conche]]
=====Accesso=====
======Accesso======
Da Finale Ligure si prende la carrozzabile per Orco Feglino, quando si arriva a Nord del Monte Cucco, c’è una cava vicino alla località Castello e si lascia l’auto.
Da Finale Ligure si prende la carrozzabile per Orco Feglino, quando si arriva a Nord del [[Monte Cucco]], c’è una cava vicino alla località Castello e si lascia l’auto.

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Dalla strada al Ciappo delle Conche c’è una distanza di circa 600 metri che si copre a piedi in 30 minuti. Dalla cava si prosegue a piedi per breve tratto, circa 100 metri verso Sud Est, tenendo d’occhio una mulattiera (solitamente segnalata da tre bolli rossi affiancati), che si diparte sulla destra e che sale direttamente lungo la parete Nord sul Monte Cucco, per un dislivello di 80 metri.
Dalla strada al Ciappo delle Conche c’è una distanza di circa 600 metri che si copre a piedi in 30 minuti. Dalla cava si prosegue a piedi per breve tratto, circa 100 metri verso Sud Est, tenendo d’occhio una [[mulattiera]] (solitamente segnalata da tre bolli rossi affiancati), che si diparte sulla destra e che sale direttamente lungo la parete Nord sul Monte Cucco, per un dislivello di 80 metri. <br />
Arrivati in cima la mulattiera finisce e si prosegue su un sentiero che va degradando verso Sud e dopo breve si incontra il Ciappo delle Conche, che si riconosce per essere un ampio spiazzo con una vasca larga circa un metro quadrato. <br />
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Arrivati in cima la mulattiera finisce e si prosegue su un sentiero che va degradando verso Sud e dopo breve si incontra il Ciappo delle Conche, che si riconosce per essere un ampio spiazzo con una vasca larga circa un metro quadrato.
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Su questo lastrone roccioso degradante verso Sud, si trovano tutte le incisioni rupestri, che col Sole alto si vedono molto poco.
Su questo lastrone roccioso degradante verso Sud, si trovano tutte le incisioni rupestri, che col Sole alto si vedono molto poco.


=====Morfologia=====
======Morfologia======
I graffiti sono profondi e fatti su una roccia con una superficie aspra. L'altezza delle figure varia da pochi centimetri a più di un metro e si distinguono in tre categorie:
I graffiti sono profondi e fatti su una roccia con una superficie aspra. L'altezza delle figure varia da pochi centimetri a più di un metro e si distinguono in tre categorie:
#segni cruciformi, interpretate come immagini simboliche dell'uomo
#segni cruciformi, interpretate come immagini simboliche dell'uomo
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#sistemi di vaschette, per raccogliere acqua piovana o altri liquidi.
#sistemi di vaschette, per raccogliere acqua piovana o altri liquidi.


====Ciappo dei ceci====
=====Ciappo dei ceci=====
Si trova a circa un chilometro più a Sud del Ciappo delle Conche e contiene lo stesso tipo di figure.
Si trova a circa un chilometro più a Sud del Ciappo delle Conche e contiene lo stesso tipo di figure.


[[Immagine:Finale Ligure - Savona - Italia - 2005 - Ciappo del Sale ubicazione.jpg|thumb|Itinerario per il Ciappo del Sale a Rocca degli Uccelli vicino a Finale Ligure]]
[[Immagine:Finale Ligure - Savona - Italia - 2005 - Ciappo del Sale ubicazione.jpg|thumb|Itinerario per il Ciappo del Sale a Rocca degli Uccelli vicino a Finale Ligure]]

==== Ciappo del Sale ====
===== Ciappo del Sale =====
Il Ciappo del Sale (in genovese detto ("Ciappu du Sa"), è una formazione rocciosa che presenta incisioni rupestri. Si trova nell'immediato entroterra del finalese, a 320 metri sul livello del mare, vicino al paese di Portio Revelli, in località Rocca (degli Uccelli). Dei tre ''ciappi'' con incisioni rupestri nel finalese, è il più comodo e accessibile.
Il Ciappo del Sale (in genovese detto ("Ciappu du Sa"), è una formazione rocciosa che presenta incisioni rupestri. Si trova nell'immediato entroterra del finalese, a 320 metri sul livello del mare, vicino al paese di Portio Revelli, in località Rocca (degli Uccelli). Dei tre ''ciappi'' con incisioni rupestri nel finalese, è il più comodo e accessibile.


=====Accesso=====
======Accesso======
Si prende la carreggiabile che da Finale Ligure porta a Vezzi Portio, che si chiama Via Calvisio e poi Via Finale e che percorre il fondovalle di fianco al Torrente Sciusa. Dopo circa 5 chilometri si prende una deviazione, sulla destra in salita, per Portio Revelli e dopo il tornante, si gira a destra in Via Rocca. La strada è senza sbocco, ma termina in due punti diversi, bisogna prendere quello sulla destra, il più vicino al pianoro. Qui si lascia l'auto e a piedi si discende lungo una mulattiera da Rocca degli Uccelli verso Rocca di Corno.
Si prende la carreggiabile che da Finale Ligure porta a Vezzi Portio, che si chiama Via Calvisio e poi Via Finale e che percorre il fondovalle di fianco al Torrente Sciusa. Dopo circa 5 chilometri si prende una deviazione, sulla destra in salita, per Portio Revelli e dopo il tornante, si gira a destra in Via Rocca. La strada è senza sbocco, ma termina in due punti diversi, bisogna prendere quello sulla destra, il più vicino al pianoro. Qui si lascia l'auto e a piedi si discende lungo una mulattiera da Rocca degli Uccelli verso Rocca di Corno.
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A circa metà strada fra le due rocche, sulla destra, in mezzo a rada vegetazione, si presenta il Ciappo del Sale.
A circa metà strada fra le due rocche, sulla destra, in mezzo a rada vegetazione, si presenta il Ciappo del Sale.


=====Morfologia=====
======Morfologia======
La roccia si presenta piatta, di forma pentagonale irregolare, con il lato più lungo di 37 metri e quello più corto di 7 metri. Presenta incisioni rupestri simili a quelle del Ciappo delle Conche e del Ciappo dei Ceci con figure umane a forma di croce, vaschette, coppelle e altre figure di ignoto significato, come una figura rotondeggiante a raggiera unita ad un triangolo e una figura rotondeggiante irregolare con un punto nel centro.
La roccia si presenta piatta, di forma pentagonale irregolare, con il lato più lungo di 37 metri e quello più corto di 7 metri. Presenta incisioni rupestri simili a quelle del Ciappo delle Conche e del Ciappo dei Ceci con figure umane a forma di croce, vaschette, coppelle e altre figure di ignoto significato, come una figura rotondeggiante a raggiera unita ad un triangolo e una figura rotondeggiante irregolare con un punto nel centro.
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[[Immagine:Acquasanta - Genova - Italia - 1965 - Pietra coppelle.jpg|thumb|Pietra delle coppelle all'Acquasanta di Voltri, in provincia di Genova]]
[[Immagine:Acquasanta - Genova - Italia - 1965 - Pietra coppelle.jpg|thumb|Pietra delle coppelle all'Acquasanta di Voltri, in provincia di Genova]]


==== Pietra delle coppelle ====
===== Pietra delle coppelle =====
Nel [[1908]] [[Arthur Issel]] scoprì alle Giutte, sopra [[Acquasanta]] di [[Voltri]], in provincia di [[Genova]], in località Bric Caramello, a quota 510 metri sul livello del mare, una roccia di talcoscisto recante incisioni rupestri prevalentemente di epoca preistorica.
Nel [[1908]] [[Arthur Issel]] scoprì alle Giutte, sopra [[Acquasanta]] di [[Voltri]], in provincia di [[Genova]], in località Bric Caramello, a quota 510 metri sul livello del mare, una roccia di talcoscisto recante incisioni rupestri prevalentemente di epoca preistorica.


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[[Immagine:Giutte_Acquasanta_Voltri_-_2005_-_Pietra_coppelle_ubicazione.jpg|thumb|itinerario da Giutte dell'Acquasanta di Voltri alla pietra delle coppelle]]
[[Immagine:Giutte_Acquasanta_Voltri_-_2005_-_Pietra_coppelle_ubicazione.jpg|thumb|itinerario da Giutte dell'Acquasanta di Voltri alla pietra delle coppelle]]
=====Itinerario=====
======Itinerario======
Da Voltri, Mele, all'Acquasanta e poi verso il Passo del Turchino, all'altezza di case Giutte, si lascia l'auto e si cerca un sentiero che si staccava dalla strada, dritto in direzione Nord verso il Bric Caramello, che è stato coperto nella sua parte iniziale dalla costruzione di una villetta, la quale bisogna costeggiare lasciandola sulla sinistra, finché più avanti per prati, non si trova il sentiero.
Da Voltri, Mele, all'Acquasanta e poi verso il Passo del Turchino, all'altezza di case Giutte, si lascia l'auto e si cerca un sentiero che si staccava dalla strada, dritto in direzione Nord verso il Bric Caramello, che è stato coperto nella sua parte iniziale dalla costruzione di una villetta, la quale bisogna costeggiare lasciandola sulla sinistra, finché più avanti per prati, non si trova il sentiero.
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"Vi si accede per un sentiero che corre fra i castagneti, che si diparte dalla cascina Giutte, procedendo per circa 25 minuti a piedi oltre questa cascina e superando a destra del sentiero, per un piccolo tratto, la falda erbosa del Bric Caramello, fino a trovare una sporgenza rocciosa, di circa 280 x 140 cm., che si trova ad una quota di 510 m., a pochi metri al di sotto di un rilievo di serpentina nerastra, che emerge da un pendio erboso, verso il torrente".
"Vi si accede per un sentiero che corre fra i castagneti, che si diparte dalla cascina Giutte, procedendo per circa 25 minuti a piedi oltre questa cascina e superando a destra del sentiero, per un piccolo tratto, la falda erbosa del Bric Caramello, fino a trovare una sporgenza rocciosa, di circa 280 x 140 cm., che si trova ad una quota di 510 m., a pochi metri al di sotto di un rilievo di serpentina nerastra, che emerge da un pendio erboso, verso il torrente".


=====Morfologia dei graffiti=====
======Morfologia dei graffiti======
La roccia è ricoperta da qualche centinaio di rotonde cavità di varie dimensioni, da 1/2 cm. a 2 cm., chiamate coppelle e figure geometriche, stilizzate, filiformi a forma di croce, di significato antropomorfo. E' presente inoltre un tetraedro scavato con 35 coppelle delimitati in un'area circolare, con la punta orientata verso Nord. Si riconoscono anche affilatoi a ''polissoir''.
La roccia è ricoperta da qualche centinaio di rotonde cavità di varie dimensioni, da 1/2 cm. a 2 cm., chiamate coppelle e figure geometriche, stilizzate, filiformi a forma di croce, di significato antropomorfo. E' presente inoltre un tetraedro scavato con 35 coppelle delimitati in un'area circolare, con la punta orientata verso Nord. Si riconoscono anche affilatoi a ''polissoir''.
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=====Ipotesi sul significato=====
======Ipotesi sul significato======
Le coppelle sono considerate una forma secondaria di incisione rupestre. Molte di queste coppelle e croci sono sicuramente preistoriche altre sono Medioevali ed essendo mischiate e non essendo inserite in un contesto archeologico è difficile stabilire l'eta dei gruppi di incisioni.
Le coppelle sono considerate una forma secondaria di incisione rupestre. Molte di queste coppelle e croci sono sicuramente preistoriche altre sono Medioevali ed essendo mischiate e non essendo inserite in un contesto archeologico è difficile stabilire l'eta dei gruppi di incisioni.
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Un'altra ipotesi intrigante é quella archeoastronomica oggi (2005) di moda [http://www.archaeoastronomy.it/convegno_sanremo.htm Giuseppe Brunod]
Un'altra ipotesi intrigante é quella archeoastronomica oggi (2005) di moda [http://www.archaeoastronomy.it/convegno_sanremo.htm Giuseppe Brunod]


===Piemonte===
====Piemonte====
====Pinerolo====
=====Pinerolo=====
Il prolungamento del Monte Bego (Francia), che si estende nelle Valli di Pienerolo, contiene incisioni rupestri, nello stesso stile del versante francese.
Il prolungamento del Monte Bego (Francia), che si estende nelle Valli di Pienerolo, contiene incisioni rupestri, nello stesso stile del versante francese.


===Val d'Aosta===
====Val d'Aosta====
Il prolungamento dell'Haute Marianne (Savoia), che si estende nella Valle d'Aosta, contiene incisioni mrupestri, nello stesso stile del versante francese.
Il prolungamento dell'Haute Marianne (Savoia), che si estende nella Valle d'Aosta, contiene incisioni mrupestri, nello stesso stile del versante francese.


=== Lombardia ===
==== Lombardia ====
==== Val Camonica ====
===== Val Camonica =====
==== Valtellina====
===== Valtellina=====
==== Lago di Garda ====
===== Lago di Garda =====


===Alto Adige===
====Alto Adige====


== Francia ==
=== Francia ===
=== Provenza ===
==== Provenza ====
==== Valle delle Meraviglie ====
===== Valle delle Meraviglie =====
La ''Val des Merveilles'' si trova sul confine italo-francese, nelle Alpi Marittime, vicino a San Dalmazzo di Tenda.
La ''Val des Merveilles'' si trova sul confine italo-francese, nelle Alpi Marittime, vicino a San Dalmazzo di Tenda.
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Contiene una delle più importanti raccolte di incisioni rupestri, della Francia e del mondo, che chiamamo incisioni (graver), circa 40.000 immagini, incise principalmente sul Monte Bego e dintorni.
Contiene una delle più importanti raccolte di incisioni rupestri, della Francia e del mondo, che chiamamo incisioni (graver), circa 40.000 immagini, incise principalmente sul Monte Bego e dintorni.
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===== Storia dei ritrovamenti =====
====== Storia dei ritrovamenti ======
Fu da tempo immemorabile la meta della transumanza estiva proveniente dalla costa, dalla pianura del cuneense e dalle valli interne entro un raggio di circa 30 chilometri.
Fu da tempo immemorabile la meta della transumanza estiva proveniente dalla costa, dalla pianura del cuneense e dalle valli interne entro un raggio di circa 30 chilometri.
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Dopo di lui, negli Annali Liguri di Storia Patria, troviamo lavori originali sulle incisioni rupestri del Monte Bego e delle valli limitrofe, Val Fontanalba e altre valli, di Baroncelli, Conti, Louis, Isetti e altri.
Dopo di lui, negli Annali Liguri di Storia Patria, troviamo lavori originali sulle incisioni rupestri del Monte Bego e delle valli limitrofe, Val Fontanalba e altre valli, di Baroncelli, Conti, Louis, Isetti e altri.


===== Situazione geografica =====
====== Situazione geografica ======
Monte Bego costituisce il punto centrale montano fra la Valle del Roia, che collega la Riviera ligure di ponente al Piemonte, per mezzo del Colle di Tenda e la Val Gordolasca che serve la zona di Nizza.
Monte Bego costituisce il punto centrale montano fra la Valle del Roia, che collega la Riviera ligure di ponente al Piemonte, per mezzo del Colle di Tenda e la Val Gordolasca che serve la zona di Nizza.
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[[Image:Val_Merveilles_-_France_-_petrogliphs_paint.jpg|thumb|disegni di incisioni rupestri nella Val Merveilles]]
[[Image:Val_Merveilles_-_France_-_petrogliphs_paint.jpg|thumb|disegni di incisioni rupestri nella Val Merveilles]]
===== Morfologia delle figure =====
====== Morfologia delle figure ======
Le incisioni rupresti appaiono scolpite in "posa" statica, senza ordine e senza proprorzioni fra di loro e con la realtà. Le loro dimensioni sono da pochi centimetri a qualche metro, essendo in media circa 20 cm d'altezza e 10 cm. di larghezza.
Le incisioni rupresti appaiono scolpite in "posa" statica, senza ordine e senza proprorzioni fra di loro e con la realtà. Le loro dimensioni sono da pochi centimetri a qualche metro, essendo in media circa 20 cm d'altezza e 10 cm. di larghezza.
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Molti segni appaiono modificati e sovrapposti nelo tempo, altri sono appena percettibili alla luce radente dell'alba.
Molti segni appaiono modificati e sovrapposti nelo tempo, altri sono appena percettibili alla luce radente dell'alba.
===== Tipologia =====
====== Tipologia ======
Esistono 3 grandi gruppi di figure:
Esistono 3 grandi gruppi di figure:
# incisioni fatte con punta metallica o punta litica dura, per picchettamento, che ha prodotto sulla roccia una fitta punteggiatura in numero di 37.000. Queste figure rappresentano animali cornuti, aratri, armi e strumenti, figure umane, capanne e poderi, che sembrano planimetrie per delimitare i confini di zone agricole e di pascolo, con sentieri e fonti, recinti d'animali, pelli, paramenti, trappole per animali, segni geometrici, quadrati, cerchi, rettangoli, punti, croci, stelle e altri segni di significato da determinare e loro variazioni, per ipotesi segni di significato astronomico, che ci sfugge per essere variata per ben due volte la posizione relativa della volta stellata nell'arco di 40.000 anni.
# incisioni fatte con punta metallica o punta litica dura, per picchettamento, che ha prodotto sulla roccia una fitta punteggiatura in numero di 37.000. Queste figure rappresentano animali cornuti, aratri, armi e strumenti, figure umane, capanne e poderi, che sembrano planimetrie per delimitare i confini di zone agricole e di pascolo, con sentieri e fonti, recinti d'animali, pelli, paramenti, trappole per animali, segni geometrici, quadrati, cerchi, rettangoli, punti, croci, stelle e altri segni di significato da determinare e loro variazioni, per ipotesi segni di significato astronomico, che ci sfugge per essere variata per ben due volte la posizione relativa della volta stellata nell'arco di 40.000 anni.
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Sono state eseguite in un arco temporale continuo di 3.000 anni, dal [[3.000 a.C]] al [[14 a.C]], anno della vittoria delle legioni di [[Augusto]], sulle popolazioni liguri montane del ponente, essenzialmente [[Celti|celtiche]] come gli [[Intemeli]].
Sono state eseguite in un arco temporale continuo di 3.000 anni, dal [[3.000 a.C]] al [[14 a.C]], anno della vittoria delle legioni di [[Augusto]], sulle popolazioni liguri montane del ponente, essenzialmente [[Celti|celtiche]] come gli [[Intemeli]].


===== Strumenti usati =====
====== Strumenti usati ======
Le incisioni sono state fatte con punte di minerali duri e in seguito di metallo.
Le incisioni sono state fatte con punte di minerali duri e in seguito di metallo.
===== Roccia =====
====== Roccia ======
La roccia sulla quale sono state eseguite è tenera, spesso fatte su sottili patine di alterazione che ricoprono lo strato scistoso.
La roccia sulla quale sono state eseguite è tenera, spesso fatte su sottili patine di alterazione che ricoprono lo strato scistoso.
=====Logistica=====
======Logistica======
In Val Merveilles l'ideale è fare un campo base, dove c'è l'acqua.<br>Andare al mattino presto e segnare i contorni col gesso tutte le figure da calcare. Quando il Sole è alto e non si vede più nulla, calcare le figure contrassegnate e ritornare per il mezzogiorno.
In Val Merveilles l'ideale è fare un campo base, dove c'è l'acqua.<br>Andare al mattino presto e segnare i contorni col gesso tutte le figure da calcare. Quando il Sole è alto e non si vede più nulla, calcare le figure contrassegnate e ritornare per il mezzogiorno.


==Svizzera==
===Svizzera===
===Vallese e Grigioni===
====Vallese e Grigioni====


==Austria==
===Austria===


== Stati Uniti ==
=== Stati Uniti ===
=== California ===
==== California ====
==== Valle della Morte ====
===== Valle della Morte =====
Nella [[Valle della Morte]] sono state trovate incisioni rupestri, che chiamano petroglifi (petrogliphs), in tre luoghi
Nella [[Valle della Morte]] sono state trovate incisioni rupestri, che chiamano petroglifi (petrogliphs), in tre luoghi
# Titus Canyon
# Titus Canyon
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# Mesquite Flats
# Mesquite Flats


=Metodologia di riproduzione delle incisioni rupestri=
==Metodologia di riproduzione delle incisioni rupestri==
==Disegno a mano libera==
===Disegno a mano libera===
I primi studiosi di petroglifi, riproducevano le figure più interessanti disegnandole a vista e senza nessuna proporzione fra loro. Questo è un metodo veloce, poco costoso e che non procura danni, consigliabile, portandosi dietro un metro e riportando per ogni figura le dimensioni reali, altezza e larghezza del parallelepipedo nel quale si possono inscrivere.
I primi studiosi di petroglifi, riproducevano le figure più interessanti disegnandole a vista e senza nessuna proporzione fra loro. Questo è un metodo veloce, poco costoso e che non procura danni, consigliabile, portandosi dietro un metro e riportando per ogni figura le dimensioni reali, altezza e larghezza del parallelepipedo nel quale si possono inscrivere.
==Ricalco a carboncino==
===Ricalco a carboncino===
Un modo pratico, veloce e non lesivo per avere una riproduzione diretta a grandezza naturale è portarsi un foglio di carta da disegno, acquistabile dal cartolaio, tenera, sottile, simile a quella dei fazzolettini di carta e un carboncino fra i più teneri. Si stende il foglio di carta e si passa leggermente il carboncino sulla carta tenendo fermo il foglio, ottenendo una riproduzione a matita in grandezza naturale.
Un modo pratico, veloce e non lesivo per avere una riproduzione diretta a grandezza naturale è portarsi un foglio di carta da disegno, acquistabile dal cartolaio, tenera, sottile, simile a quella dei fazzolettini di carta e un carboncino fra i più teneri. Si stende il foglio di carta e si passa leggermente il carboncino sulla carta tenendo fermo il foglio, ottenendo una riproduzione a matita in grandezza naturale.
==Fotografia==
===Fotografia===
Le foto pur essendo pratiche non sono facili. Bisognerebbe prenderle sempre tutte dalla stessa distanza, sulla verticale, a luce radente e dispiegando a terra un metro, per avere delle foto con figure proporzionate fra loro e conoscere a vista le dimensioni.<br>
Le foto pur essendo pratiche non sono facili. Bisognerebbe prenderle sempre tutte dalla stessa distanza, sulla verticale, a luce radente e dispiegando a terra un metro, per avere delle foto con figure proporzionate fra loro e conoscere a vista le dimensioni.<br>
Dato che anche così sono difficili da riconoscere, si usa prima di fotografarle colorarle in bianco coi gessetti, però si impiega molto tempo e quindi alcuni le cospargono di farina, altri le pitturano con calce spenta che poi si dilavano con la pioggia.
Dato che anche così sono difficili da riconoscere, si usa prima di fotografarle colorarle in bianco coi gessetti, però si impiega molto tempo e quindi alcuni le cospargono di farina, altri le pitturano con calce spenta che poi si dilavano con la pioggia.
==Calco in gesso==
===Calco in gesso===
===Negativo in stucco===
====Negativo in stucco====
Il metodo classico è il calco in gesso da negativo fatto con lo stucco da finestra, pretrattato aggiungendo olio e borotalco per renderlo più tenero e meno adesivo, in strato sottile di circa 1/2 cm e pressato a mano sulla figura. E' necessaria manualità e attrezzatura come telai in ferro nei quali fare la colata e materiali vari come gesso e acqua.
Il metodo classico è il calco in gesso da negativo fatto con lo stucco da finestra, pretrattato aggiungendo olio e borotalco per renderlo più tenero e meno adesivo, in strato sottile di circa 1/2 cm e pressato a mano sulla figura. E' necessaria manualità e attrezzatura come telai in ferro nei quali fare la colata e materiali vari come gesso e acqua.
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Si capisce che questo metodo pur essendo comodo e semplice, prevede dei carichi notevoli da portare a spalla sui luoghi di alta e media montagna. Per fare un calco ci vuole almeno un chilo di plastilina, preventivamente tirata in strato sottile, di circa da mezzo a un centimentro, col mattarello. Ci vuole un chilo o due di gesso per ogni calco, a seconda delle dimensioni. Il peso dei telai di ferro. Quando manca l'acqua corrente si aggiunge anche il peso di taniche d'acqua da venti chili, che fatica a portare una persona. Più la normale attrezzatura sopravvivenza, materiali e cibo. In tre persone al minimo, si riesce a portare circa sei calchi, in quanto due portano i materiali per tre calchi a testa e al ritorno i calchi e una persona porta le scorte.
Si capisce che questo metodo pur essendo comodo e semplice, prevede dei carichi notevoli da portare a spalla sui luoghi di alta e media montagna. Per fare un calco ci vuole almeno un chilo di plastilina, preventivamente tirata in strato sottile, di circa da mezzo a un centimentro, col mattarello. Ci vuole un chilo o due di gesso per ogni calco, a seconda delle dimensioni. Il peso dei telai di ferro. Quando manca l'acqua corrente si aggiunge anche il peso di taniche d'acqua da venti chili, che fatica a portare una persona. Più la normale attrezzatura sopravvivenza, materiali e cibo. In tre persone al minimo, si riesce a portare circa sei calchi, in quanto due portano i materiali per tre calchi a testa e al ritorno i calchi e una persona porta le scorte.
===Negativo in resina siliconica===
====Negativo in resina siliconica====
Altri sistemi usati per fare calchi prevedono l'uso di resine siliconiche, simili allo stucco dette ''putty'', tipo quelle usate in odontoiatria, a costi elevati ma con materiali leggeri, che durano nel tempo e che non sono più riutilizzabili.
Altri sistemi usati per fare calchi prevedono l'uso di resine siliconiche, simili allo stucco dette ''putty'', tipo quelle usate in odontoiatria, a costi elevati ma con materiali leggeri, che durano nel tempo e che non sono più riutilizzabili.
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Facendo attenzione a riempire i sottosquadri di stucco sui bordi, in modo da non dovere poi strappare la forma, da un negativo in putty si possono fare più calchi in gesso, sia subito che nel tempo.
Facendo attenzione a riempire i sottosquadri di stucco sui bordi, in modo da non dovere poi strappare la forma, da un negativo in putty si possono fare più calchi in gesso, sia subito che nel tempo.


=Bibliografia=
==Bibliografia==
*Società Ligure di Storia Patria Atti XL:<br>
*Società Ligure di Storia Patria Atti XL:<br>
Issel A., Liguria Preistorica, Parte Terza pg.457, Acquasanta.
Issel A., Liguria Preistorica, Parte Terza pg.457, Acquasanta.


=Collegamenti esterni=
==Collegamenti esterni==
[http://www.archeoge.arti.beniculturali.it/ Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria]
[http://www.archeoge.arti.beniculturali.it/ Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria]
[http://www.iisl.it/ Istituto Internazionale di Studi Liguri]
[http://www.iisl.it/ Istituto Internazionale di Studi Liguri]

Versione delle 10:41, 8 set 2005

Le incisioni rupestri sono segni scavati nella roccia con strumenti appuntiti di vario genere come una punta di roccia più dura a forma di scalpello con una tecnica di picchiettatura, guidata o meno da un persussore o una punta metallica, tipo pugnale, di bronzo o di ferro, usando una tecnica di raschiatura.
Le figure formate da una fitta concentrazione di buchi, potevano essere ricoperte di sostanze coloranti.
Si trovano incisioni rupestri ancestrali a partire da quando è comparso l'Homo sapiens, fino in epoca recente.
Solitamente si trovano in tutto il mondo, in alpeggi da pascolo, vicino a fonti e a laghi.

Le incisioni rupestri rappresentano sia realtà della vita quotidiana pastorale e agricola, che figure simboliche prodotte della fantasia. Molti autori ne danno un'interpretazione magico simbolica sciamanica rituale religiosa. Certemente non mancano figure con questi significati ma la maggior parte delle figure sembra fatta per passatempo da pastori fermi a guardia di greggi che pascolavano nei dintorni o che si abbeveravano.

Il momento migliore per vederle è l'alba, o al tramonto, quando i raggi del Sole radente creano un'ombra marcata che le rende visibili in modo immediato.
È permesso fotografarle, si sconsiglia l'uso del flash, che le fa scomparire, a meno di poterlo staccare per ottenere un lampo radente.
Un tempo si poteva fare dei calchi con la plastilina o stucco da vetro, mischiata ad abbondante borotalco per renderla meno adesiva, e olio per renderla più plastica, altrimenti rimane attaccata alla roccia e si stira.

Attualmente questi siti archeologici sono passati sotto il controllo delle varie sovraintendenze alle Belle Arti, per cui qualsiasi intervento diretto, deve essere preventivamente autorizzato. Solitamente nei negozi dei paesi circostanti, se ne trova qualcuno che vende prodotti senza alcuna attinenza all'archeologia ma che per passione del commerciante tiene in mostra riproduzioni calchiformi che mette in vendita sottobanco.

Luoghi di ritrovamento

Italia

In Italia sono molti i siti in cui si trovano incisioni rupestri, specialmente nell'arco alpino.

Sono state fatte in un 'arco di tempo di circa 3.000 anni, dal 3000 a.C. Questa tradizione si è interrotta in coincidenza con la conquista romana delle Alpi.

Liguria

L'Appennino Ligure occidentale è disseminato di siti dove si trovano incisioni rupestri. Sono documenti risalenti all'eta Neolitica e del Ferro.

Disegno delle incisioni rupestri al Ciappo delle Conche
Ciappo delle conche

Il Ciappo (pietra) delle conche, (in genovese detta Ciappo de Cunche) é un sito archeologico preistorico, costituito su un lastrone di pietra di circa 30 metri quadrati, con incise 30 figure e scavate 7 vaschette, sulle alture di Finale Ligure, in prossimità di Orco Feglino.

Approccio al Ciappo delle Conche
Accesso

Da Finale Ligure si prende la carrozzabile per Orco Feglino, quando si arriva a Nord del Monte Cucco, c’è una cava vicino alla località Castello e si lascia l’auto.

Dalla strada al Ciappo delle Conche c’è una distanza di circa 600 metri che si copre a piedi in 30 minuti. Dalla cava si prosegue a piedi per breve tratto, circa 100 metri verso Sud Est, tenendo d’occhio una mulattiera (solitamente segnalata da tre bolli rossi affiancati), che si diparte sulla destra e che sale direttamente lungo la parete Nord sul Monte Cucco, per un dislivello di 80 metri.
Arrivati in cima la mulattiera finisce e si prosegue su un sentiero che va degradando verso Sud e dopo breve si incontra il Ciappo delle Conche, che si riconosce per essere un ampio spiazzo con una vasca larga circa un metro quadrato.
Su questo lastrone roccioso degradante verso Sud, si trovano tutte le incisioni rupestri, che col Sole alto si vedono molto poco.

Morfologia

I graffiti sono profondi e fatti su una roccia con una superficie aspra. L'altezza delle figure varia da pochi centimetri a più di un metro e si distinguono in tre categorie:

  1. segni cruciformi, interpretate come immagini simboliche dell'uomo
    1. adunate in gruppi come se fossero gruppi famigliari, di 20-20 cm. d'altezza.
    2. una figura unica alta 1,30 metri, raffigurante forse un guerriero
  2. figure di significato ignoto, a forma di rette e curve
  3. sistemi di vaschette, per raccogliere acqua piovana o altri liquidi.
Ciappo dei ceci

Si trova a circa un chilometro più a Sud del Ciappo delle Conche e contiene lo stesso tipo di figure.

Itinerario per il Ciappo del Sale a Rocca degli Uccelli vicino a Finale Ligure
Ciappo del Sale

Il Ciappo del Sale (in genovese detto ("Ciappu du Sa"), è una formazione rocciosa che presenta incisioni rupestri. Si trova nell'immediato entroterra del finalese, a 320 metri sul livello del mare, vicino al paese di Portio Revelli, in località Rocca (degli Uccelli). Dei tre ciappi con incisioni rupestri nel finalese, è il più comodo e accessibile.

Accesso

Si prende la carreggiabile che da Finale Ligure porta a Vezzi Portio, che si chiama Via Calvisio e poi Via Finale e che percorre il fondovalle di fianco al Torrente Sciusa. Dopo circa 5 chilometri si prende una deviazione, sulla destra in salita, per Portio Revelli e dopo il tornante, si gira a destra in Via Rocca. La strada è senza sbocco, ma termina in due punti diversi, bisogna prendere quello sulla destra, il più vicino al pianoro. Qui si lascia l'auto e a piedi si discende lungo una mulattiera da Rocca degli Uccelli verso Rocca di Corno.
A circa metà strada fra le due rocche, sulla destra, in mezzo a rada vegetazione, si presenta il Ciappo del Sale.

Morfologia

La roccia si presenta piatta, di forma pentagonale irregolare, con il lato più lungo di 37 metri e quello più corto di 7 metri. Presenta incisioni rupestri simili a quelle del Ciappo delle Conche e del Ciappo dei Ceci con figure umane a forma di croce, vaschette, coppelle e altre figure di ignoto significato, come una figura rotondeggiante a raggiera unita ad un triangolo e una figura rotondeggiante irregolare con un punto nel centro.
Lungo il lato più lungo della pietra, si scorgono ancora oggi tracce sul calcare del passaggio dei mulattieri e dei buoi aggiogati ai carri, come è rappresentato in tante incisioni rupestri della Valle delle Meraviglie.



Pietra delle coppelle all'Acquasanta di Voltri, in provincia di Genova
Pietra delle coppelle

Nel 1908 Arthur Issel scoprì alle Giutte, sopra Acquasanta di Voltri, in provincia di Genova, in località Bric Caramello, a quota 510 metri sul livello del mare, una roccia di talcoscisto recante incisioni rupestri prevalentemente di epoca preistorica.

La rupe incisa, chiamata pietra delle coppelle, si trova vicino allo spartiacque del versante meridionale dell'Appennino, in prossimità del Prato d'Ermo, direttamente sotto il Bric Caramello, in direzione Nord Est dalla Cima del Bric Caramello, su un sentiero che costeggia la riva destra di un rivo, affluente del torrente Veleno, il quale assieme ad un altro torrentello forma il Rio Martino. Tutto ciò è segnato nella carta dell'Istituto Geografico Militare, 1:25.000 di Voltri.

Poco distante, verso Ovest in località Giandotto sotto il Poggio, su di un'altra roccia sono state più di recente, riconosciute incisioni rupestri con scene di caccia, di epoca preistorica.

itinerario da Giutte dell'Acquasanta di Voltri alla pietra delle coppelle
Itinerario

Da Voltri, Mele, all'Acquasanta e poi verso il Passo del Turchino, all'altezza di case Giutte, si lascia l'auto e si cerca un sentiero che si staccava dalla strada, dritto in direzione Nord verso il Bric Caramello, che è stato coperto nella sua parte iniziale dalla costruzione di una villetta, la quale bisogna costeggiare lasciandola sulla sinistra, finché più avanti per prati, non si trova il sentiero.
Issel così ci descrive la parte terminale del cammino:
"Vi si accede per un sentiero che corre fra i castagneti, che si diparte dalla cascina Giutte, procedendo per circa 25 minuti a piedi oltre questa cascina e superando a destra del sentiero, per un piccolo tratto, la falda erbosa del Bric Caramello, fino a trovare una sporgenza rocciosa, di circa 280 x 140 cm., che si trova ad una quota di 510 m., a pochi metri al di sotto di un rilievo di serpentina nerastra, che emerge da un pendio erboso, verso il torrente".

Morfologia dei graffiti

La roccia è ricoperta da qualche centinaio di rotonde cavità di varie dimensioni, da 1/2 cm. a 2 cm., chiamate coppelle e figure geometriche, stilizzate, filiformi a forma di croce, di significato antropomorfo. E' presente inoltre un tetraedro scavato con 35 coppelle delimitati in un'area circolare, con la punta orientata verso Nord. Si riconoscono anche affilatoi a polissoir.

Ipotesi sul significato

Le coppelle sono considerate una forma secondaria di incisione rupestre. Molte di queste coppelle e croci sono sicuramente preistoriche altre sono Medioevali ed essendo mischiate e non essendo inserite in un contesto archeologico è difficile stabilire l'eta dei gruppi di incisioni.
Questo sentiero, che anticamente si faceva a piedi, parte dalla costa fra Sestri Ponente e Voltri e conduce dritto alle Capanne di Marcarolo.
Dalla strada costiera che univa Genova e il genovesato, che i romani allargarono e chiamarono Via Emilia Scauri, si dipartivano verso il territorio interno degli Inguani (bassa piemontese e bassa lomdarda, tutto il territorio a destra del Po fino allo spartiacque appenninico), le "vie del sale".
I mercanti Ingauni una tribù celtica, ligure, provenienti da Voltaggio, Gavi, Novi Ligure, si incontravano a metà strada, a cavallo fra Liguria e Piemonte, alle Capanne di Marcarolo, dove portavano i prodotti della pastorizia, per scambiarli con il sale, che portavano i Liguri.
Questa pietra, come altre simili che si trovano lungo l'arco dell'Appennino Ligure, una chiamata ancora oggi, Ciappo del Sale, nel finalese, sono da inquadrare in questo fenomeno di scambi mercantili e potrebbero avere innanzitutto un significato di avviso di confine. Non per niente, troviamo le impronte degli affilatoi a polissoir, affilatoi dell'ultimo momento, di coltelli litici.
Le coppelle sono in un numero ricorrente in molti luoghi e potrebbero essere un'unità di misura di riferimento.
Un'altra ipotesi intrigante é quella archeoastronomica oggi (2005) di moda Giuseppe Brunod

Piemonte

Pinerolo

Il prolungamento del Monte Bego (Francia), che si estende nelle Valli di Pienerolo, contiene incisioni rupestri, nello stesso stile del versante francese.

Val d'Aosta

Il prolungamento dell'Haute Marianne (Savoia), che si estende nella Valle d'Aosta, contiene incisioni mrupestri, nello stesso stile del versante francese.

Lombardia

Val Camonica
Valtellina
Lago di Garda

Alto Adige

Francia

Provenza

Valle delle Meraviglie

La Val des Merveilles si trova sul confine italo-francese, nelle Alpi Marittime, vicino a San Dalmazzo di Tenda.
Contiene una delle più importanti raccolte di incisioni rupestri, della Francia e del mondo, che chiamamo incisioni (graver), circa 40.000 immagini, incise principalmente sul Monte Bego e dintorni.

Storia dei ritrovamenti

Fu da tempo immemorabile la meta della transumanza estiva proveniente dalla costa, dalla pianura del cuneense e dalle valli interne entro un raggio di circa 30 chilometri.
Le impronte podaliche lasciate dall'uomo di Neanderthal, indicano che la valle fu frequentata a partire da almeno da 50.000 a 300.000 anni addietro. Mentre le figure incise sulla roccia risalgono al Cro-Magnon a partire da circa 46.000 anni addietro.
Nel 1460 abbiamo notizia di questa valle da parte del viaggiatore Pierre de Monfort che la descrive come un luogo infernale, con figure di diavoli e mille demoni scolpiti dapprtutto sulle roccie.
Nel 1650 Pietro Gioffredo, uno storico di Nizza, descriveva le figure dicendo che erano state incise per passatempo dai pastori preistorici.
Nel 1877 Emile Riviére, uno studioso, rileva e descrive 408 figure attribuendole per la prima volta ad animali, armi e strumenti.
Nel 1885 Clarence Bicknell, un ricco pastore inglese residente a Bordighera, dedica trent'anni alla ricerca e allo studio di queste figure e ne segnala almeno 20.000.
Dopo di lui, negli Annali Liguri di Storia Patria, troviamo lavori originali sulle incisioni rupestri del Monte Bego e delle valli limitrofe, Val Fontanalba e altre valli, di Baroncelli, Conti, Louis, Isetti e altri.

Situazione geografica

Monte Bego costituisce il punto centrale montano fra la Valle del Roia, che collega la Riviera ligure di ponente al Piemonte, per mezzo del Colle di Tenda e la Val Gordolasca che serve la zona di Nizza.
Le incisioni rupestri si trovano ad una altezza da 1.900 a 2.600 metri, oltre che nella Valle delle Meraviglie e nella Val Fontanalba, anche nella Valauretta e Valmasca. Un piccolo gruppo di figure dello stesso tipo ma fuori da quest'area, si trovano al Colle del Sabbione, lungo i sentieri che discendono verso Cuneo, fino al Lac del Vei del Buc, sopra ad Entraque.
La regione alpestre di severa e pura bellezza ci viene descritta dal Bicknell nel 1913, con le seguenti parole:
"Dopo aver trascorso pochi giorni a Casterino, la solitudine di quelle altezza e le meraviglie affascinanti delle rupi ci chiamavano a farvi ritorno; e talora abbiamo avuto la sensazione che le voci dei nostri amici preistorici fossero mescolate al fischio delle marmmotte e alla musica delle cascate e avevamo quasi l'illusione di poterne sorprendere qualcuno intento ad incidere le figure e i segni e di potergli chi fosse, da dove venisse e che significato avesse il lavoro che stava eseguendo".

disegni di incisioni rupestri nella Val Merveilles
Morfologia delle figure

Le incisioni rupresti appaiono scolpite in "posa" statica, senza ordine e senza proprorzioni fra di loro e con la realtà. Le loro dimensioni sono da pochi centimetri a qualche metro, essendo in media circa 20 cm d'altezza e 10 cm. di larghezza.
Talvolta sono concentrate in gruppi che globalmente assumono un significato monumentale complesso, come se fosse una processione.
Molti segni appaiono modificati e sovrapposti nelo tempo, altri sono appena percettibili alla luce radente dell'alba.

Tipologia

Esistono 3 grandi gruppi di figure:

  1. incisioni fatte con punta metallica o punta litica dura, per picchettamento, che ha prodotto sulla roccia una fitta punteggiatura in numero di 37.000. Queste figure rappresentano animali cornuti, aratri, armi e strumenti, figure umane, capanne e poderi, che sembrano planimetrie per delimitare i confini di zone agricole e di pascolo, con sentieri e fonti, recinti d'animali, pelli, paramenti, trappole per animali, segni geometrici, quadrati, cerchi, rettangoli, punti, croci, stelle e altri segni di significato da determinare e loro variazioni, per ipotesi segni di significato astronomico, che ci sfugge per essere variata per ben due volte la posizione relativa della volta stellata nell'arco di 40.000 anni.


Poche ma molto significative le figure umane come il volto del Sourcier (rabdomante) o il Chief tribù raffigurato mentre viene colpito alla testa con un pugnale. Il volto del Cristo, probabile ritratto moderno. Personaggi sciamanici e mitologici.

  1. incisioni sottili e piccoli segni graffiti per strisciamento di con punte metalliche, in numero di circa 3.000. Sono fasci di linee a forma d'albero, figure antropomorfe, segni a pettine, a meandro, a zig-zag, a reticolo, animali come uccelli, ma anche ricci di mare e meduse, oltre a persone in abbigliamento medioevale e scritte, che si ritrovano sui portali dei paesi, Tenda, Briga in Val di Roia, Triora, Corte e in villaggi vicini alla Valle Argentina, Pigna, Dolceacqua e altri paesi della Val Nervia, da cui provenivano i pastori.
  2. pitture rupestri in ocra rossa, probabilmente neolitiche, che descrive una caccia con l'arco allo stambecco.


Sono state eseguite in un arco temporale continuo di 3.000 anni, dal 3.000 a.C al 14 a.C, anno della vittoria delle legioni di Augusto, sulle popolazioni liguri montane del ponente, essenzialmente celtiche come gli Intemeli.

Strumenti usati

Le incisioni sono state fatte con punte di minerali duri e in seguito di metallo.

Roccia

La roccia sulla quale sono state eseguite è tenera, spesso fatte su sottili patine di alterazione che ricoprono lo strato scistoso.

Logistica

In Val Merveilles l'ideale è fare un campo base, dove c'è l'acqua.
Andare al mattino presto e segnare i contorni col gesso tutte le figure da calcare. Quando il Sole è alto e non si vede più nulla, calcare le figure contrassegnate e ritornare per il mezzogiorno.

Svizzera

Vallese e Grigioni

Austria

Stati Uniti

California

Valle della Morte

Nella Valle della Morte sono state trovate incisioni rupestri, che chiamano petroglifi (petrogliphs), in tre luoghi

  1. Titus Canyon
  2. Marble Canyon
  3. Mesquite Flats

Metodologia di riproduzione delle incisioni rupestri

Disegno a mano libera

I primi studiosi di petroglifi, riproducevano le figure più interessanti disegnandole a vista e senza nessuna proporzione fra loro. Questo è un metodo veloce, poco costoso e che non procura danni, consigliabile, portandosi dietro un metro e riportando per ogni figura le dimensioni reali, altezza e larghezza del parallelepipedo nel quale si possono inscrivere.

Ricalco a carboncino

Un modo pratico, veloce e non lesivo per avere una riproduzione diretta a grandezza naturale è portarsi un foglio di carta da disegno, acquistabile dal cartolaio, tenera, sottile, simile a quella dei fazzolettini di carta e un carboncino fra i più teneri. Si stende il foglio di carta e si passa leggermente il carboncino sulla carta tenendo fermo il foglio, ottenendo una riproduzione a matita in grandezza naturale.

Fotografia

Le foto pur essendo pratiche non sono facili. Bisognerebbe prenderle sempre tutte dalla stessa distanza, sulla verticale, a luce radente e dispiegando a terra un metro, per avere delle foto con figure proporzionate fra loro e conoscere a vista le dimensioni.
Dato che anche così sono difficili da riconoscere, si usa prima di fotografarle colorarle in bianco coi gessetti, però si impiega molto tempo e quindi alcuni le cospargono di farina, altri le pitturano con calce spenta che poi si dilavano con la pioggia.

Calco in gesso

Negativo in stucco

Il metodo classico è il calco in gesso da negativo fatto con lo stucco da finestra, pretrattato aggiungendo olio e borotalco per renderlo più tenero e meno adesivo, in strato sottile di circa 1/2 cm e pressato a mano sulla figura. E' necessaria manualità e attrezzatura come telai in ferro nei quali fare la colata e materiali vari come gesso e acqua.
La plastilina non è trasportabile e quindi bisogna fare subito la riproduzione in gesso. Dal negativo in plastilina, si passa alla riproduzione utilizzando telaietti di ferro, con barrette trasversali di sostegno e di misura opportuna, manufatti precedentemente. Si calcano leggermente nella plastilina e poi si fa una colata in gesso. La plastilina ripulita si recupera ad uso futuro.
Si capisce che questo metodo pur essendo comodo e semplice, prevede dei carichi notevoli da portare a spalla sui luoghi di alta e media montagna. Per fare un calco ci vuole almeno un chilo di plastilina, preventivamente tirata in strato sottile, di circa da mezzo a un centimentro, col mattarello. Ci vuole un chilo o due di gesso per ogni calco, a seconda delle dimensioni. Il peso dei telai di ferro. Quando manca l'acqua corrente si aggiunge anche il peso di taniche d'acqua da venti chili, che fatica a portare una persona. Più la normale attrezzatura sopravvivenza, materiali e cibo. In tre persone al minimo, si riesce a portare circa sei calchi, in quanto due portano i materiali per tre calchi a testa e al ritorno i calchi e una persona porta le scorte.

Negativo in resina siliconica

Altri sistemi usati per fare calchi prevedono l'uso di resine siliconiche, simili allo stucco dette putty, tipo quelle usate in odontoiatria, a costi elevati ma con materiali leggeri, che durano nel tempo e che non sono più riutilizzabili.
Il putty è come la plastilina ma ha tempi di indurimento molto stretti e quindi bisogna fare presto e bene, prima di usare il putty è meglio fare esperienza con la plastilina, eventualmente in casa, prima di passare sul campo, per capire bene tutte le fasi, i problemi e quello che è necessario fare. Il putty mantiene la forma originale per 48 ore, poi ha una deformazione talmente minima che in questo campo non ha rilevanza. Dunque non è necessario portare nè acqua, nè gesso, nè telai, in compenso ci vuole un ripiano e un mattarello per spianare la pasta siliconica. Si prende l'impronta con putty si inserisce in una scatola piatta di cartone e una persona, con uno zaino grosso, ne può portare dieci. Ogni putty costa da 25 a 50 euro (2005) e per un calco medio ci vuole almeno due tre putty. Si può mettere un po' meno catalizzatore in modo da allungare un pochino i tempi di indurimento e dar tempo alla lavorazione.
Facendo attenzione a riempire i sottosquadri di stucco sui bordi, in modo da non dovere poi strappare la forma, da un negativo in putty si possono fare più calchi in gesso, sia subito che nel tempo.

Bibliografia

  • Società Ligure di Storia Patria Atti XL:

Issel A., Liguria Preistorica, Parte Terza pg.457, Acquasanta.

Collegamenti esterni

Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria Istituto Internazionale di Studi Liguri Archeoastronomia Ligustica