Battaglia di Marj Rahit: differenze tra le versioni

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Versione delle 16:52, 10 nov 2007

La Battaglia di Marj Rāhiṭ fu un fatto d'arme che contrappose il 18 agosto 684 l'esercito dell'anti-califfo di Mecca ʿAbd Allāh b. al-Zubayr alle forze omayyadi di Marwān I.

Lo scontro ha una duplice possibilità di lettura. Da un lato (che potremmo definire "istituzionale") si trattava di dirimere la contrapposizione che s'era creata fra il figlio d'un antico Compagno del Profeta Muhammad (che s'era ribellato al quarto califfo ʿAlī b. Abī Ṭālib nella Battaglia del Cammello, finendovi ucciso) e un rappresentante della famiglia omayyade. Il primo aveva preso il controllo della Penisola arabica e dell'Egitto nel marasma istituzionale creato dalla morte senza eredi puberi dell'ultimo califfo della branca "sufyanide" del califfato, Muʿāwiya II, mentre il secondo era stato investito della carica califfale al termine di una lunga riunione dell'intera famiglia omayyade (oltre un centinaio di persone), riunitasi nell'antica capitale dei Ghassanidi, al-Jābiya.

Il candidato alla successione di Mu'awiya II era stato appunto l'anziano Marwān b. al-Ḥakam, che era stato il principale collaboratore del terzo califfo "ortodosso", ʿUthmān b. ʿAffān.

L'altro piano di lettura (che si potrebbe definire invece "socio-politico-economico") contrapponeva gli Arabi di origine meridionale (o yemeniti, o kalbiti) a quelli di origine settentrionale (o qaysiti, o mudariti).

I primi erano accusati (non senza ragione) dai secondi di continuare ad essere sensibilmente privilegiati dalla dinastia omayyade, che agli Yemeniti s'era in effetti da sempre sostanziosamente appoggiata.

I vantaggi kalbiti si potevano riassumere nell'aver ricevuto generosi e ricchi possedimenti fondiari (certo anche in ragione delle loro maggiori capacità agricole) e nel loro preferenziale inserimento nei ranghi delle forze armate califfali, lucrando uno stipendio che era all'epoca assai rilevante.

L'esercito di ‘Abd Allah b. al-Zubayr - forte di circa 30.000 uomini - fu guidato dal qaysita al-Ḍaḥḥāq b. Qays al-Fihrī e quello omayyade - di soli 13.000 soldati - da ʿAbbād ibn Ziyād. La battaglia si concluse (a dimostrazione delle maggiori capacità yemenite) con una clamorosa vittoria proprio di questi ultimi, che spianarono così la via all'effettiva assunzione del califfato a Marwan I. Da quel momento, per indicare il califfato di Damasco, sarà aggiunto dagli studiosi all'aggettivo "omayyade| anche quello "marwanide".

Voci correlate

Bibliografia

  • Julius Wellhausen, The Arab Kingdom and its Fall, London and Dublin-Totowa (NJ), Curzon Press Ltd-Rowman & Littlefield, 1927 (trad. dell’orig. Das arabische Reich und sein Sturz, Berlin, G. Reimer, 1902).
  • Hugh Kennedy, The Prophet and the Age of the Caliphates, Londra-New York, Longman, 1986.