Jacques Goddet: differenze tra le versioni
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Debutta professionalmente sulle pagine del giornale sportivo francese [[L'Auto]] nel 1931, e lo fu fino alla sua chiusura, nel 1944; nel giro di pochi anni diventa uno dei giornalisti sportivi più popolari in [[Francia]], e nel 1936 divenne il direttore del Tour.<ref>{{cita news|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/02/tour-de-france-fatti-e-fughe-se-a-vincere-e-signor-nessuno-come-nel-56/644036/.|titolo=Tour de France, fatti e fughe|accesso=22 novembre 2014|data=17 gennaio 1998|pubblicazione=[[Il fatto quotidiano]]}}</ref> |
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Nel 1946, in seguito alla chiusura del suo giornale, fondò il quotidiano [[L'Équipe]], ancora oggi tra i più noti in Francia |
Nel 1946, in seguito alla chiusura del suo giornale, fondò il quotidiano [[L'Équipe]], ancora oggi tra i più noti in Francia; dall'inizio degli anni trenta fu anche direttore delle più prestigiose corse francesi, [[Parigi-Tours]], [[Parigi-Bruxelles]] e [[Parigi-Roubaix]]; organizzò queste corse fino agli anni '80, attraversando varie epoche; durante la sua gestione il Tour fu vinto da corridori come [[Gino Bartali]], [[Fausto Coppi]], [[Louison Bobet]], [[Jacques Anquetil]], [[Felice Gimondi]], [[Eddy Merckx]], fino ad arrivare a [[Bernard Hinault]] e [[Laurent Fignon]]. |
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Jacques Goddet (Parigi, 21 giugno 1905 – Parigi, 15 dicembre 2000) è stato un giornalista francese, direttore de L'Auto, dell'Unione dei giornalisti francesi nonché storico direttore e patron del Tour de France.
Biografia
Debutta professionalmente sulle pagine del giornale sportivo francese L'Auto nel 1931, e lo fu fino alla sua chiusura, nel 1944; nel giro di pochi anni diventa uno dei giornalisti sportivi più popolari in Francia, e nel 1936 divenne il direttore del Tour.[1]
Nel 1946, in seguito alla chiusura del suo giornale, fondò il quotidiano L'Équipe, ancora oggi tra i più noti in Francia; dall'inizio degli anni trenta fu anche direttore delle più prestigiose corse francesi, Parigi-Tours, Parigi-Bruxelles e Parigi-Roubaix; organizzò queste corse fino agli anni '80, attraversando varie epoche; durante la sua gestione il Tour fu vinto da corridori come Gino Bartali, Fausto Coppi, Louison Bobet, Jacques Anquetil, Felice Gimondi, Eddy Merckx, fino ad arrivare a Bernard Hinault e Laurent Fignon.
Nel 1986 decise di ritirarsi da patron del Tour de France.[2] Di Goddet restano celebri le sue numerosissime citazioni riguardo ai corridori e al mondo del ciclismo in genere[3], come "il ciclismo è lo sport più popolare perché non si paga il biglietto", oppure "se i pedoni si odiano e gli automobilisti si insultano, i ciclisti si sorridono, si salutano, e si uniscono". Sua fu la famosa affermazione "Coppi il più grande, Merckx il più forte".[4]
Note
- ^ Tour de France, fatti e fughe, in Il fatto quotidiano, 17 gennaio 1998. URL consultato il 22 novembre 2014.
- ^ Jacques Goddet [collegamento interrotto], in Blogbabel.it, 17 gennaio 1998. URL consultato il 22 novembre 2014.
- ^ Citazioni di Jacques Goddet, in DennyBiasolliwebsite.it, 17 gennaio 1998. URL consultato il 22 novembre 2014.
- ^ Pier Bergonzi, Coppi o Merckx? Vota chi è più forte, in www.gazzetta.it, 23 gennaio 2010. URL consultato il 19 agosto 2011.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jacques Goddet
Collegamenti esterni
- (EN) Jacques Goddet, su Olympedia.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 79079380 · ISNI (EN) 0000 0000 7831 9725 · LCCN (EN) n92038640 · GND (DE) 119091143 · BNF (FR) cb122156554 (data) · J9U (EN, HE) 987007456576505171 |
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