Esercito insurrezionale rivoluzionario d'Ucraina: differenze tra le versioni
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'''Machnovščina''' ([[lingua ucraina|ucraino]]: махновщина), nota anche come ''Armata nera'', è uno dei soprannomi dell''''Esercito insurrezionale rivoluzionario d'[[Ucraina]]''' esistito tra il [[1918]] e il [[1921]], dal nome del suo comandante, [[Nestor Ivanovič Machno]]. |
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Versione delle 13:33, 8 mar 2019
L'Esercito Insurrezionale Rivoluzionario d'Ucraina (in ucraino: Революційна Повстанська Армія України, trasl.:Revolyutsionnaya Povstancheskaya Armiya Ukrainy), noto anche come Machnovščina (in ucraino: махновщина) o Armata Nera (in ucraino: Чорна армія, trasl: Chorna armiya) è stata una milizia armata che ha operato in Ucraina nel contesto della guerra civile russa tra il 1918 e il 1921.
Революційна Повстанська Армія України Revolyutsionnaya Povstancheskaya Armiya Ukrainy Esercito Insurrezionale Rivoluzionario d'Ucraina | |
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Bandiera dell'Esercito Insurrezionale Rivoluzionario d'Ucraina. Il motto sulla bandiera recita: "Morte a tutti coloro che stanno sulla via della libertà per i lavoratori!" | |
Descrizione generale | |
Attiva | 1918 - 1921 |
Nazione | Ucraina |
Tipo | esercito di terra |
Dimensione | 103.000 (dicembre 1919) |
Battaglie/guerre | Guerra civile russa |
Comandanti | |
Degni di nota | Nestor Machno Simon Karetnik Viktor Belash Fedir Ščus |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
Storia
La formazione delle prime bande insurrezionaliste risale alla diffusione della stipula del Trattato di Brest-Litovsk del 3 marzo 1918: esso sanciva il passaggio della Gubernija dell'Ucraina al controllo degli Imperi centrali. Alcuni membri di milizie popolari cominciarono a riunirsi dalle campagne attorno alla carismatica figura di Nestor Machno, un anarchico che aveva iniziato una serie di azioni di guerriglia contro le truppe austro-tedesche, prendendo nel contempo contatti con i bolscevichi russi per ottenere appoggio.
A muovere gli ideali di indipendenza del suo Paese era, per Machno e i suoi seguaci, anche l'applicazione e la massificazione di un movimento anarco-comunista, dunque del tutto differente da quello applicato nelle città e nelle campagne sottoposte al potere bolscevico.
L'Ucraina era un paese quasi totalmente contadino, quindi il punto centrale di un qualunque modello economico era logicamente il controllo dei campi; gli ideali anarchici si diffusero quindi molto rapidamente, avendo i contadini sempre aspirato alla proprietà della terra che coltivavano da generazioni in condizioni di estremo latifondismo. I terreni sottratti ai grandi latifondisti vennero interamente consegnati ai braccianti e, per quanto possibile, si attuò l'autogestione.
I militanti anarchici di Machno difendevano e diffondevano questo modo di vedere le cose: reclamavano un totale smantellamento dell'autorità, ed erano famosi per i manifesti che affiggevano nei centri in cui penetravano:
«La libertà dei contadini e degli operai appartiene a loro stessi e non può subire restrizione alcuna. Tocca ai contadini e agli operai stessi agire, organizzarsi, intendersi fra di loro, in tutti i campi della loro vita, come essi stessi ritengono e desiderano [...]. I machnovisti possono solo aiutarli dando loro questo o quel parere o consiglio [...]. Ma non possono, e non vogliono, in nessun caso, governarli.»
Nei quattro anni di lotte che si dipanarono nel quadro della guerra civile russa, i machnovisti combatterono contro chiunque volesse mettere le mani sul Paese: gli austro-tedeschi inizialmente, con azioni di guerriglia mirate; gli zaristi dell'Armata Bianca antibolscevica di Anton Denikin, che sconfissero a Ekaterinoslav; i bolscevichi dell'Armata Rossa, che infine ebbero la meglio su di loro.
Nel 1920 i partigiani di Machno furono invitati a concludere un patto, da pari a pari, con i bolscevichi, ma insistettero per includere nell'accordo una clausola che venne giudicata inammissibile dal governo sovietico:
«Nella regione in cui opererà l'esercito machnovista, la popolazione operaia e contadina creerà le proprie istituzioni libere per l'autoamministrazione economica e politica; queste istituzioni saranno autonome e collegate federativamente - per mezzo di patti - agli organi governativi delle Repubbliche Sovietiche.»
Scrive, al proposito, l'italiano Errico Malatesta:
«Il carattere squisitamente libertario del movimento e lo spirito egualitario ed antiautoritario non potevano che scontrarsi con i metodi ed i progetti dei bolscevichi che piegarono il movimento dopo lunghi sforzi, nel 1921 con una spedizione diretta da Michail Frunze.»
Nella storia del Paese l'avventura militare machnovista è una parentesi per molti aspetti ancora poco studiata e compresa: era un'armata di volontari che propugnavano l'idea di un anarchismo effettivo antiautoritario ed efficaciamente libertario, la cui sconfitta sarebbe stata la rivelazione delle tendenze del potere di Mosca negli anni a venire.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Esercito insurrezionale rivoluzionario d'Ucraina
Collegamenti esterni
- The Nestor Makhno Archive, su nestormakhno.info.
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