Stella verde: differenze tra le versioni

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[[File:Sig06-006.jpg|thumb|Immagini a falsi colori in cui alcune stelle aventi una certa temperatura sono rappresentate con il colore verde]]
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In [[astronomia]], una '''stella verde''' è una [[stella]] avente una [[Temperatura efficace (astrofisica)|temperatura superficiale]] compresa tra 6000 e 7000 [[Kelvin]],<ref>{{cita libro|autore=Adriana Rigutti|titolo=La guida del cielo. Strumenti, scoperte, immagini|editore=Giunti Editore|anno=2005|p=246|isbn=9788809041189|url=https://books.google.it/books?id=y2wjeanrCa8C&pg=PA246}}</ref> tale per cui, seguendo lo [[spettro elettromagnetico]], dovrebbe emettere una luce percepita come verde.
In [[astronomia]], una '''stella verde''' è una [[stella]] avente una [[Temperatura efficace (astrofisica)|temperatura superficiale]] compresa tra 6000 e 7000 [[Kelvin]],<ref>{{cita libro|autore=Adriana Rigutti|titolo=La guida del cielo. Strumenti, scoperte, immagini|editore=Giunti Editore|anno=2005|p=246|isbn=978-88-09-04118-9|url=https://books.google.it/books?id=y2wjeanrCa8C&pg=PA246}}</ref> tale per cui, seguendo lo [[spettro elettromagnetico]], dovrebbe emettere una luce percepita come verde.


Tuttavia, osservando il cielo, non è generalmente possibile osservare stelle di colore verde<ref>{{cita pubblicazione|autore=Phil Plait|titolo=Why are there no green stars?|pubblicazione=Discover|data=2008-07-29|lingua=en|url=http://blogs.discovermagazine.com/badastronomy/2008/07/29/why-are-there-no-green-stars}}</ref> (tranne in particolari o rare condizioni, come nei casi delle stelle doppie<ref name=Delaunay>{{cita libro|autore=Charles Delaunay|altri=traduzione di Curzio Buzzetti|titolo=Corso elementare di astronomia|città=Milano|editore=Carlo Turati editore|anno=1860|p=693|url=https://books.google.it/books?id=b2ZQ9Mpk2UsC&pg=PA693}}</ref> e del cosidetto [[raggio verde]] del [[Sole]] oppure nelle immagini con falsi colori), poiché l'occhio umano percepisce come bianche le radiazioni luminose emesse da tali stelle.<ref>{{cita news|autore=Jillian Scudder|titolo=Why Are There No Green Stars?|data=2016-03-12|pubblicazione=Forbes|lingua=en|url=https://www.forbes.com/sites/jillianscudder/2016/03/12/why-are-there-no-green-stars/}}</ref> Peraltro, è possibile osservare altri oggetti astronomici (differenti dalle stelle) che hanno un colore verde o verdognolo.
Tuttavia, osservando il cielo, non è generalmente possibile osservare stelle di colore verde<ref>{{cita pubblicazione|autore=Phil Plait|titolo=Why are there no green stars?|pubblicazione=Discover|data=29 luglio 2008|lingua=en|url=http://blogs.discovermagazine.com/badastronomy/2008/07/29/why-are-there-no-green-stars}}</ref> (tranne in particolari o rare condizioni, come nei casi delle stelle doppie<ref name=Delaunay>{{cita libro|autore=Charles Delaunay|traduttore=Curzio Buzzetti|titolo=Corso elementare di astronomia|città=Milano|editore=Carlo Turati editore|anno=1860|p=693|url=https://books.google.it/books?id=b2ZQ9Mpk2UsC&pg=PA693}}</ref> e del cosidetto [[raggio verde]] del [[Sole]] oppure nelle immagini con falsi colori), poiché l'occhio umano percepisce come bianche le radiazioni luminose emesse da tali stelle.<ref>{{cita news|autore=Jillian Scudder|titolo=Why Are There No Green Stars?|data=12 marzo 2016|pubblicazione=Forbes|lingua=en|url=https://www.forbes.com/sites/jillianscudder/2016/03/12/why-are-there-no-green-stars/}}</ref> Peraltro, è possibile osservare altri oggetti astronomici (differenti dalle stelle) che hanno un colore verde o verdognolo.


In maniera simile, l'occhio umano non vede facilmente il colore viola delle stelle molto calde, le quali appaiono blu.<ref>{{cita news|autore=Elizabeth Howell|titolo=Why Are There No Purple or Green Stars?|pubblicazione=Live Science|data=2013-03-29|lingua=en|url=https://www.livescience.com/34469-purple-stars-green-stars-star-colors.html}}</ref>
In maniera simile, l'occhio umano non vede facilmente il colore viola delle stelle molto calde, le quali appaiono blu.<ref>{{cita news|autore=Elizabeth Howell|titolo=Why Are There No Purple or Green Stars?|pubblicazione=Live Science|data=29 marzo 2013|lingua=en|url=https://www.livescience.com/34469-purple-stars-green-stars-star-colors.html}}</ref>


==Perché le stelle non appaiono verdi==
==Perché le stelle non appaiono verdi==
[[Image:Black body.svg|thumb|sinistra|Curve di Planck di un [[corpo nero]] per varie temperature e confronto con la teoria classica di Rayleigh-Jeans.]]
[[Image:Black body.svg|thumb|sinistra|Curve di Planck di un [[corpo nero]] per varie temperature e confronto con la teoria classica di Rayleigh-Jeans.]]
La temperatura della superficie di una stella determina il suo colore:<ref>{{cita web|autore=Andrea Cittadini Bellini|titolo=Perché il Sole (circa 6000°) è giallo e il ferro arroventato ma ancora lontano dalla fusione (meno di 1500°, direi) appare già bianco?|sito=vialattea.net|data=2006-12-23|url=http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=8887}}</ref> ad esempio, una stella molto fredda emette una radiazione con frequenza lunga e quindi appare di colore rosso, mentre una stella molto calda emette radiazioni elettromagnetiche con una lunghezza d'onda molto piccola e come tale appare di colore blu. Di conseguenza, le stelle con temperatura intermedia hanno un colore variabile che, partendo dal rosso (temperatura bassa) verso il blu (temperatura alta), può andare dall'arancione, al giallo o bianco.
La temperatura della superficie di una stella determina il suo colore:<ref>{{cita web|autore=Andrea Cittadini Bellini|titolo=Perché il Sole (circa 6000°) è giallo e il ferro arroventato ma ancora lontano dalla fusione (meno di 1500°, direi) appare già bianco?|sito=vialattea.net|data=23 dicembre 2006|url=http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=8887}}</ref> ad esempio, una stella molto fredda emette una radiazione con frequenza lunga e quindi appare di colore rosso, mentre una stella molto calda emette radiazioni elettromagnetiche con una lunghezza d'onda molto piccola e come tale appare di colore blu. Di conseguenza, le stelle con temperatura intermedia hanno un colore variabile che, partendo dal rosso (temperatura bassa) verso il blu (temperatura alta), può andare dall'arancione, al giallo o bianco.


[[File:G5iii-spectrum.star.png|miniatura|destra|Spettro continuo]]
[[File:G5iii-spectrum.star.png|miniatura|destra|Spettro continuo]]
Lo stesso principio può essere osservato scaldando una sbarra di ferro: all'inizio il metallo appare di colore rosso scuro, dopodiché all'aumento della temperatura il ferro diventa prima rosso vivace, poi arancione, giallo e infine bianco-bluastro.<ref name=Fontana>{{cita web|autore=Luigi Fontana|titolo=Vorrei sapere se esistono delle stelle verdi, e se queste si possono trovare nella classe spettrale|sito=vialattea.net|data=2005-05-21|url=http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=6713}}</ref>
Lo stesso principio può essere osservato scaldando una sbarra di ferro: all'inizio il metallo appare di colore rosso scuro, dopodiché all'aumento della temperatura il ferro diventa prima rosso vivace, poi arancione, giallo e infine bianco-bluastro.<ref name=Fontana>{{cita web|autore=Luigi Fontana|titolo=Vorrei sapere se esistono delle stelle verdi, e se queste si possono trovare nella classe spettrale|sito=vialattea.net|data=21 maggio 2005|url=http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=6713}}</ref>


[[Image:PlanckianLocus.png|thumb|upright=1.4|La [[cromaticità]] della radiazione del corpo nero e la maggior parte delle stelle si trovano sul locus planckiano (la linea nera curva vicino al centro del diagramma), con la temperatura corrispondente data in [[kelvin]] (in [[CIE XYZ]]). I colori spettrali (arcobaleno) si trovano sulla parte esterna curva del diagramma, con la loro lunghezza d' onda data in nanometri.]]
[[Image:PlanckianLocus.png|thumb|upright=1.4|La [[cromaticità]] della radiazione del corpo nero e la maggior parte delle stelle si trovano sul locus planckiano (la linea nera curva vicino al centro del diagramma), con la temperatura corrispondente data in [[kelvin]] (in [[CIE XYZ]]). I colori spettrali (arcobaleno) si trovano sulla parte esterna curva del diagramma, con la loro lunghezza d' onda data in nanometri.]]
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===Stelle multiple===
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[[File:Antares System.jpg|thumb|sinistra|upright=0.5|Antares (rossa) e la sua compagna Antares B]]
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Nei sistemi a stella doppia o multipla che contiengono una grande stella rossa o arancione,<ref name=Loomis>{{Cite book|author= Elias Loomis |title=A Treatise on Astronomy |url= https://archive.org/details/atreatiseonastr01loomgoog |publisher=Harper and Brothers, New York |year=1870 |pages= }}</ref>, le stelle vicine possono apparire verdastre.<ref name=Delaunay/>
Nei sistemi a stella doppia o multipla che contiengono una grande stella rossa o arancione,<ref name=Loomis>{{Cita libro|autore= Elias Loomis |titolo=A Treatise on Astronomy |url= https://archive.org/details/atreatiseonastr01loomgoog |editore=Harper and Brothers, New York |anno=1870 }}</ref>, le stelle vicine possono apparire verdastre.<ref name=Delaunay/>


Tale effetto, però, è dovuto ad una semplice [[illusione ottica]] causata dal contrasto derivante dall'osservazione di due punti luminosi, di cui uno molto più colorato e luminoso. In tal caso, la stella meno luminosa appare del colore complementare: quindi la stella minore sembra verde, se la quella principale è rossa (oppure blu se quella più luminosa è gialla).<ref name=Delaunay/>
Tale effetto, però, è dovuto ad una semplice [[illusione ottica]] causata dal contrasto derivante dall'osservazione di due punti luminosi, di cui uno molto più colorato e luminoso. In tal caso, la stella meno luminosa appare del colore complementare: quindi la stella minore sembra verde, se la quella principale è rossa (oppure blu se quella più luminosa è gialla).<ref name=Delaunay/>
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=== Beta Librae ===
=== Beta Librae ===
[[File:Zubeneschemali.jpg|miniatura|destra|upright=0.6|La stella [[Beta Librae]] (Zubeneschemali)]]
[[File:Zubeneschemali.jpg|miniatura|destra|upright=0.6|La stella [[Beta Librae]] (Zubeneschemali)]]
La stella [[Beta Librae]] (Zubeneschamali), nota anche come "chela settentionale" della [[costellazione dello Scorpione]]<ref>{{cita libro|opera=Un anno intero sotto il cielo: Guida a 366 notti d’osservazioni|autore=Patrick Moore|titolo=27 Giugno - Beta Librae: una stella verde?|p=177|url=https://books.google.it/books?id=CqxPNDTZRW4C&pg=PA177}}</ref>, venne descritta in passato come unica stella verde visibile ad occhio nudo<ref name=Burnham>{{cite book|url=https://books.google.com/books?id=wB9uZ9lH5bgC&dq=burnham+celestial+handbook&printsec=frontcover&source=bn&hl=en&ei=fYTtSvXzMtKrlAenpMH_BA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=4&ved=0CBwQ6AEwAw#v=onepage&q=&f=false |title=Burnham's celestial handbook: an observer's guide to the universe beyond the solar system |page=1105 |author= Robert Burnham |volume =2 |year= 1978 |publisher=Dover, New York |isbn= 9780486235684 |accessdate=26 August 2017 }}</ref><ref>{{cita libro|autore=Bojan Kambic|titolo=Le costellazioni al binocolo: Trecento oggetti celesti da riconoscere ed esplorare|editore=Springer Science & Business Media|anno=2012|p=226|url=https://books.google.it/books?id=MlvltiA3DzUC&pg=PA226}}</ref>: in particolare [[Thomas William Webb]] la descrisse con una "bella tonalità verde pallido"<ref name=Moore_178>{{cita libro|opera=Un anno intero sotto il cielo: Guida a 366 notti d’osservazioni|autore=Patrick Moore|titolo=27 Giugno - Beta Librae: una stella verde?|p=178|url=https://books.google.it/books?id=CqxPNDTZRW4C&pg=PA178}}</ref>, così come [[William Tyler Olcott]] la descrisse come "distintamente verde".<ref name=Moore_178/>
La stella [[Beta Librae]] (Zubeneschamali), nota anche come "chela settentionale" della [[costellazione dello Scorpione]]<ref>{{cita libro|collana=Un anno intero sotto il cielo: Guida a 366 notti d’osservazioni|autore=Patrick Moore|titolo=27 Giugno - Beta Librae: una stella verde?|p=177|url=https://books.google.it/books?id=CqxPNDTZRW4C&pg=PA177}}</ref>, venne descritta in passato come unica stella verde visibile ad occhio nudo<ref name=Burnham>{{Cita libro|url=https://books.google.com/books?id=wB9uZ9lH5bgC&dq=burnham+celestial+handbook&printsec=frontcover&source=bn&hl=en&ei=fYTtSvXzMtKrlAenpMH_BA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=4&ved=0CBwQ6AEwAw#v=onepage&q=&f=false |titolo=Burnham's celestial handbook: an observer's guide to the universe beyond the solar system |p=1105 |autore= Robert Burnham |volume=2 |anno= 1978 |editore=Dover, New York |isbn= 978-0-486-23568-4 |accesso=26 agosto 2017 }}</ref><ref>{{cita libro|autore=Bojan Kambic|titolo=Le costellazioni al binocolo: Trecento oggetti celesti da riconoscere ed esplorare|editore=Springer Science & Business Media|anno=2012|p=226|url=https://books.google.it/books?id=MlvltiA3DzUC&pg=PA226}}</ref>: in particolare [[Thomas William Webb]] la descrisse con una "bella tonalità verde pallido"<ref name=Moore_178>{{cita libro|collana=Un anno intero sotto il cielo: Guida a 366 notti d’osservazioni|autore=Patrick Moore|titolo=27 Giugno - Beta Librae: una stella verde?|p=178|url=https://books.google.it/books?id=CqxPNDTZRW4C&pg=PA178}}</ref>, così come [[William Tyler Olcott]] la descrisse come "distintamente verde".<ref name=Moore_178/>


Gli osservatori moderni, tuttavia, la descrivono come bianca.<ref name=SIMBADBetaLib>{{Cite web|title=Basic data: * bet Lib -- Variable star|url=http://simbad.u-strasbg.fr/simbad/sim-basic?Ident=Beta+Librae&submit=SIMBAD+search|publisher=Centre de Données astronomiques de Strasbourg|accessdate=2015-05-20}}</ref>
Gli osservatori moderni, tuttavia, la descrivono come bianca.<ref name=SIMBADBetaLib>{{Cita web|titolo=Basic data: * bet Lib -- Variable star|url=http://simbad.u-strasbg.fr/simbad/sim-basic?Ident=Beta+Librae&submit=SIMBAD+search|editore=Centre de Données astronomiques de Strasbourg|accesso=20 maggio 2015}}</ref>


Non sembra esserci consenso su quale sia realmente il suo colore, e non sembra esservi una spiegazione generalmente accettata per spiegare perché alcuni osservatori in passato la abbiano considerata verde.<ref name="uiuc">{{Cite web| title=Zubeneschamali|author=James B. Kaler|publisher=University of Illinois|work=Stars|year=2006|url=https://web.archive.org/web/20060714121424/http://www.astro.uiuc.edu/~kaler/sow/zubenes.html |accessdate=2017-08-26}}</ref>
Non sembra esserci consenso su quale sia realmente il suo colore, e non sembra esservi una spiegazione generalmente accettata per spiegare perché alcuni osservatori in passato la abbiano considerata verde.<ref name="uiuc">{{Cita web|titolo=Zubeneschamali|autore=James B. Kaler|editore=University of Illinois|sito=Stars|anno=2006|url=https://web.archive.org/web/20060714121424/http://www.astro.uiuc.edu/~kaler/sow/zubenes.html |accesso=26 agosto 2017}}</ref>


=== Nebulose ===
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=== Sole ===
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[[File:Green flash.jpg|thumb|left|Il cosiddetto [[raggio verde]] del Sole]]
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Il [[Sole]] può a volte apparire brevemente (per un secondo o due) durante l'alba o al tramonto: questo fenomeno è noto come [[raggio verde]]. In parole povere, la luce rossa del Sole è bloccata dalla Terra, la luce blu è diffusa dall'atmosfera e la luce verde è rifratta dall'atmosfera all'osservatore.<ref name=ATY>{{Cite web|url=http://aty.sdsu.edu/explain/explain.html |title=Explaining Green Flashes |author=Andrew T. Young |accessdate=26 August 2017 }}</ref>
Il [[Sole]] può a volte apparire brevemente (per un secondo o due) durante l'alba o al tramonto: questo fenomeno è noto come [[raggio verde]]. In parole povere, la luce rossa del Sole è bloccata dalla Terra, la luce blu è diffusa dall'atmosfera e la luce verde è rifratta dall'atmosfera all'osservatore.<ref name=ATY>{{Cita web|url=http://aty.sdsu.edu/explain/explain.html |titolo=Explaining Green Flashes |autore=Andrew T. Young |accesso=26 agosto 2017 }}</ref>


Un effetto simile può essere visto occasionalmente con altri oggetti astronomici come la luna e pianeti luminosi.
Un effetto simile può essere visto occasionalmente con altri oggetti astronomici come la luna e pianeti luminosi.
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==Bibliografia==
==Bibliografia==
*{{cite book|url=https://books.google.com/books?id=wB9uZ9lH5bgC&dq=burnham+celestial+handbook&printsec=frontcover&source=bn&hl=en&ei=fYTtSvXzMtKrlAenpMH_BA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=4&ved=0CBwQ6AEwAw#v=onepage&q=&f=false |title=Burnham's celestial handbook: an observer's guide to the universe beyond the solar system|first= Robert|last= Burnham|volume =2|year= 1978|authorlink=Robert Burnham, Jr. |location=New York|publisher=Dover|isbn= 9780486235684}}
*{{Cita libro|url=https://books.google.com/books?id=wB9uZ9lH5bgC&dq=burnham+celestial+handbook&printsec=frontcover&source=bn&hl=en&ei=fYTtSvXzMtKrlAenpMH_BA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=4&ved=0CBwQ6AEwAw#v=onepage&q=&f=false |titolo=Burnham's celestial handbook: an observer's guide to the universe beyond the solar system|nome= Robert|cognome= Burnham|volume=2|anno= 1978|wkautore=Robert Burnham, Jr. |città=New York|editore=Dover|isbn= 978-0-486-23568-4}}
*{{Cite book|last=Feynman|first = Richard|authorlink = Richard Feynman|title = Surely you're joking, Mr. Feynman!|publisher=W. W. Norton & Company|year=1997|location=|url=https://books.google.com/books?id=7papZR4oVssC&lpg=PP1&pg=PA60|doi=|isbn=978-0-393-31604-9}}
*{{Cita libro|cognome=Feynman|nome= Richard|wkautore= Richard Feynman|titolo= Surely you're joking, Mr. Feynman!|editore=W. W. Norton & Company|anno=1997|città=|url=https://books.google.com/books?id=7papZR4oVssC&lpg=PP1&pg=PA60|isbn=978-0-393-31604-9}}


==Altri progetti==
==Altri progetti==

Versione delle 13:46, 9 set 2017

Immagini a falsi colori in cui alcune stelle aventi una certa temperatura sono rappresentate con il colore verde

In astronomia, una stella verde è una stella avente una temperatura superficiale compresa tra 6000 e 7000 Kelvin,[1] tale per cui, seguendo lo spettro elettromagnetico, dovrebbe emettere una luce percepita come verde.

Tuttavia, osservando il cielo, non è generalmente possibile osservare stelle di colore verde[2] (tranne in particolari o rare condizioni, come nei casi delle stelle doppie[3] e del cosidetto raggio verde del Sole oppure nelle immagini con falsi colori), poiché l'occhio umano percepisce come bianche le radiazioni luminose emesse da tali stelle.[4] Peraltro, è possibile osservare altri oggetti astronomici (differenti dalle stelle) che hanno un colore verde o verdognolo.

In maniera simile, l'occhio umano non vede facilmente il colore viola delle stelle molto calde, le quali appaiono blu.[5]

Perché le stelle non appaiono verdi

Curve di Planck di un corpo nero per varie temperature e confronto con la teoria classica di Rayleigh-Jeans.

La temperatura della superficie di una stella determina il suo colore:[6] ad esempio, una stella molto fredda emette una radiazione con frequenza lunga e quindi appare di colore rosso, mentre una stella molto calda emette radiazioni elettromagnetiche con una lunghezza d'onda molto piccola e come tale appare di colore blu. Di conseguenza, le stelle con temperatura intermedia hanno un colore variabile che, partendo dal rosso (temperatura bassa) verso il blu (temperatura alta), può andare dall'arancione, al giallo o bianco.

Spettro continuo

Lo stesso principio può essere osservato scaldando una sbarra di ferro: all'inizio il metallo appare di colore rosso scuro, dopodiché all'aumento della temperatura il ferro diventa prima rosso vivace, poi arancione, giallo e infine bianco-bluastro.[7]

La cromaticità della radiazione del corpo nero e la maggior parte delle stelle si trovano sul locus planckiano (la linea nera curva vicino al centro del diagramma), con la temperatura corrispondente data in kelvin (in CIE XYZ). I colori spettrali (arcobaleno) si trovano sulla parte esterna curva del diagramma, con la loro lunghezza d' onda data in nanometri.

Tuttavia, osservando lo spettro elettromagnetico, si possono notare tutti i colori dell'arcobaleno, e in particolare il verde circa nel mezzo, mentre il bianco non è presente.

La spiegazione sul perché nell'universo esistano stelle di ogni colore, tranne che il verde, deve essere ricercata nella fisiologia del corpo umano, ed in particolare nella specifica curva di risposta spettrale dell'occhio umano.

Le stelle, infatti, si comportano come un corpo nero[8] ed emettono tutte le radiazioni dello spettro del visibile (quindi non emettono un solo colore); tuttavia gli occhi umani, grazie alle cellule cono fotorecettrici posti sulla retina, percepiscono solo il colore dominante della radiazione. Le stelle fredde emettono radiazioni con picco dominante nel rosso, tale per cui vengono percepite come rosse; viceversa le stelle calde emettono radiazioni con picco dominante nel blu. Le stelle aventi una temperatura con un picco dominante nel verde inviano anche tutte le altre radiazioni luminose incluse nello spettro, le quali sono in grado di attivare contemporaneamente tutti e tre le tipologie di coni oculari che catturano la luce verde, blu e rossa. A questo punto, tali informazioni vengono inviate al cervello, il quale rielabora i tre colori percepiti dalla suddetta radiazione (verde, rosso e blu) e li interpreta come bianco.

Il risultato di ciò è che una stella "tecnicamente" verde, in realtà appare all'uomo come bianca: per tale motivo l'astronomia (che è una scienza basata principalmente sull'osservazione) dice che "non esistono stelle di colore verde".[9][10] Peraltro, alcune immagini astronomiche realizzate con falsi colori, cioè proporzionali alle lunghezze d'onda (temperatura) emesse dalle stelle, alcune di esse sono rappresentate con il colore verde.

Oggetti astronomici che possono sembrare verdi

Anche se non ci sono stelle veramente verdi, ci sono molti oggetti astronomici che a volte possono sembrare stelle verdi. Questa sezione ne elenca alcuni.

Stelle multiple

Antares (rossa) e la sua compagna Antares B

Nei sistemi a stella doppia o multipla che contiengono una grande stella rossa o arancione,[11], le stelle vicine possono apparire verdastre.[3]

Tale effetto, però, è dovuto ad una semplice illusione ottica causata dal contrasto derivante dall'osservazione di due punti luminosi, di cui uno molto più colorato e luminoso. In tal caso, la stella meno luminosa appare del colore complementare: quindi la stella minore sembra verde, se la quella principale è rossa (oppure blu se quella più luminosa è gialla).[3]

L'esempio classico è costituito dalla stella chiamata Antares B, compagna della supergigante rossa Antares.

Altri esempi sono il sistema solare di Almach e Sigma Cassiopeiae, una stella binaria a 1500 anni luce dalla Terra. Sigma Cassiopeiae ha una primaria di magnitudine 5.0 di colore verde[senza fonte] e una secondaria di grandezza 7.3 di colore blu.

Nel 1779 William Herschel scoprì una stella "verde smeraldo" di magnitudine 5,39, compagna della gigante rossa Ras Algethi.[12]

Beta Librae

La stella Beta Librae (Zubeneschemali)

La stella Beta Librae (Zubeneschamali), nota anche come "chela settentionale" della costellazione dello Scorpione[13], venne descritta in passato come unica stella verde visibile ad occhio nudo[14][15]: in particolare Thomas William Webb la descrisse con una "bella tonalità verde pallido"[16], così come William Tyler Olcott la descrisse come "distintamente verde".[16]

Gli osservatori moderni, tuttavia, la descrivono come bianca.[17]

Non sembra esserci consenso su quale sia realmente il suo colore, e non sembra esservi una spiegazione generalmente accettata per spiegare perché alcuni osservatori in passato la abbiano considerata verde.[18]

Nebulose

La nebulosa planetaria NGC 6826

Alcune nebulose planetarie sono di colore verde chiaro, specialmente se contengono ossigeno.

Queste nebulose, o stelle al loro interno, possono sembrare stelle verdi. Alcuni esempi sono le nebulose planetarie NGC 6572, NGC 6826 e NGC 7009.

In questo caso però non si tratta di corpi neri, e il colore verde è dovuto alla rifrazione della luce da parte dei gas.

Urano

Il pianeta Urano

Il pianeta Urano, che a volte può essere confuso con una stella, può apparire verdastro in quanto ha molto metano che assorbe la luce rossa.

Sole

Il cosiddetto raggio verde del Sole

Il Sole può a volte apparire brevemente (per un secondo o due) durante l'alba o al tramonto: questo fenomeno è noto come raggio verde. In parole povere, la luce rossa del Sole è bloccata dalla Terra, la luce blu è diffusa dall'atmosfera e la luce verde è rifratta dall'atmosfera all'osservatore.[19]

Un effetto simile può essere visto occasionalmente con altri oggetti astronomici come la luna e pianeti luminosi.


Note

  1. ^ Adriana Rigutti, La guida del cielo. Strumenti, scoperte, immagini, Giunti Editore, 2005, p. 246, ISBN 978-88-09-04118-9.
  2. ^ (EN) Phil Plait, Why are there no green stars?, in Discover, 29 luglio 2008.
  3. ^ a b c Charles Delaunay, Corso elementare di astronomia, traduzione di Curzio Buzzetti, Milano, Carlo Turati editore, 1860, p. 693.
  4. ^ (EN) Jillian Scudder, Why Are There No Green Stars?, in Forbes, 12 marzo 2016.
  5. ^ (EN) Elizabeth Howell, Why Are There No Purple or Green Stars?, in Live Science, 29 marzo 2013.
  6. ^ Andrea Cittadini Bellini, Perché il Sole (circa 6000°) è giallo e il ferro arroventato ma ancora lontano dalla fusione (meno di 1500°, direi) appare già bianco?, su vialattea.net, 23 dicembre 2006.
  7. ^ Luigi Fontana, Vorrei sapere se esistono delle stelle verdi, e se queste si possono trovare nella classe spettrale, su vialattea.net, 21 maggio 2005.
  8. ^ Vincenzo Zappalà, Dove sono le stelle verdi?, su astronomia.com, 19 ottobre 2012.
  9. ^ Non ci sono stelle verdi, su Sbagliando s'impera, 19 marzo 2012.
  10. ^ Fraser Cain, Are there Green Stars?, su Universe Today – space and astronomy news, 10 febbraio 2009. URL consultato il 27 agosto 2017.
  11. ^ Elias Loomis, A Treatise on Astronomy, Harper and Brothers, New York, 1870.
  12. ^ Piero Bianucci, Stella per stella. Guida turistica dell'universo, Firenze, Giunti Editore, 1997, p. 144, ISBN 88-09-21226-6.
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