Lucio Emilio Papo: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Atarubot (discussione | contributi)
Pywikibot v.2
Riga 68: Riga 68:
;Fonti storiografiche moderne:
;Fonti storiografiche moderne:
* {{Cita libro|autore=Giovanni Brizzi|wkautore=Giovanni Brizzi|titolo=Storia di Roma. 1. Dalle origini ad Azio|anno=1997|editore=Patron|città=Bologna|ISBN=978-88-555-2419-3|cid=Brizzi 1997}}
* {{Cita libro|autore=Giovanni Brizzi|wkautore=Giovanni Brizzi|titolo=Storia di Roma. 1. Dalle origini ad Azio|anno=1997|editore=Patron|città=Bologna|ISBN=978-88-555-2419-3|cid=Brizzi 1997}}
* {{cita libro|autore=[[Gaetano De Sanctis]]|titolo=L'età delle guerre puniche|opera=Storia dei Romani|città=Firenze|anno=1967|volume=vol.III, parte II|cid=De Sanctis 1967|lingua=italiano}}
* {{cita libro|autore=[[Gaetano De Sanctis]]|titolo=L'età delle guerre puniche|collana=Storia dei Romani|città=Firenze|anno=1967|volume=vol.III, parte II|cid=De Sanctis 1967}}
* {{cita libro|autore=Theodor Mommsen|wkautore=Theodor Mommsen|titolo=Storia di Roma antica|volume=vol.II|editore=Sansoni|città=Milano|anno=2001|ISBN=978-88-383-1882-5|cid=Mommsen 2001}}
* {{cita libro|autore=Theodor Mommsen|wkautore=Theodor Mommsen|titolo=Storia di Roma antica|volume=vol.II|editore=Sansoni|città=Milano|anno=2001|ISBN=978-88-383-1882-5|cid=Mommsen 2001}}
* {{cita libro|autore=André Piganiol|wkautore=André Piganiol|titolo=Le conquiste dei romani|editore=Il Saggiatore|città=Milano|anno=1989|cid=Piganiol 1989}}
* {{cita libro|autore=André Piganiol|wkautore=André Piganiol|titolo=Le conquiste dei romani|editore=Il Saggiatore|città=Milano|anno=1989|cid=Piganiol 1989}}

Versione delle 01:50, 22 dic 2014

Lucio Emilio Papo
Console della Repubblica romana
Nome originaleLucius Aemilius Papus
GensEmilia
Consolato225 a.C.[1]
Censura220 a.C.[1]

Lucio Emilio Papo[2] (latino: Lucius Aemilius Papus) (... – ...) è stato un politico romano.

Biografia

Nipote di Quinto Emilio Papo, fu eletto console nel 225 a.C. con Gaio Atilio Regolo.
Quello fu l'anno della massiccia guerra nella Gallia Cisalpina. I Galli, che già negli anni precedenti avevano mostrato chiari segni di ostilità, vennero raggiunti da altri Galli provenienti da oltre le Alpi e si preparavano ad un'altra invasione della penisola italiana. La condotta della guerra fu affidata a Papo, mentre al collega Atilio Regolo fu affidato il compito di sedare la rivolta scoppiata in Sardegna.
Papo pose il proprio comando ad Ariminum, mentre un secondo esercito romano, sotto il comando di un pretore, fu posto a presidiare l'Etruria.
I Galli iniziarono a penetrare tra le due armate, devastando le terre etrusche. In principio affrontarono e sconfissero l'esercito del pretore e lo avrebbero completamente distrutto, se non fosse giunto Emilio Papo a salvarlo.
I Galli iniziarono a ritirarsi, così da non affrontare l'esercito consolare. Durante la loro ritirata lungo le coste della Liguria, però, si imbatterono nell'altro esercito consolare, che, richiamato dalla Sardegna, era sbarcato a Pisa; i Galli furono costretti a combattere e, sebbene fossero in una posizione di svantaggio, combatterono con grande ardore nella piana di Campo Regio, in quella che è ricordata come la battaglia di Talamone.
Alla fine, nonostante la morte dell'altro console Atilio Regolo, la vittoria romana fu completa: secondo le fonti ben 40.000 furono i morti dei Galli e 10.000 furono fatti prigionieri e tra questi anche il loro re Concolitano. Per consolidare la vittoria, Emilio Papo fece marciare l'esercito nel paese dei Galli Boi, devastandolo il più possibile. Al suo ritorno a Roma gli fu dedicato un trionfo.

Successivamente, nel 220 a.C. Emilio Papo fu censore[1] con Gaio Flaminio Nepote.[3] Nel censimento di tale anno furono registrati 270.213 cittadini.

Nel 216 a.C. Emilio Papo fu uno dei triumviri mensarii nominati nel corso dello stesso anno a causa della scarsità di denaro.[1]

Note

Bibliografia

Fonti primarie
Fonti storiografiche moderne

Predecessore Fasti consulares Successore
Marco Valerio Massimo Messala
e
Lucio Apustio Fullone
(225 a.C.)
con Gaio Atilio Regolo
Tito Manlio Torquato II
e
Quinto Fulvio Flacco II