7th Cavalry Regiment: differenze tra le versioni

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Nella primavera del [[1867]] giunse a Fort Riley il Gen. Hancock con sette compagnie del 37° [[Fanteria]] ed una [[batteria]] del 4° Artiglieria; il [[22 marzo]] 1867 la colonna, cui si erano aggiunti sei squadroni del 7° comandati dal Ten.Col. Custer, si mise in marcia con lo scopo di dissuadere i pellerossa dal ripetere attacchi ai danni degli insediamenti "bianchi".
Nella primavera del [[1867]] giunse a Fort Riley il Gen. Hancock con sette compagnie del 37° [[Fanteria]] ed una [[batteria]] del 4° Artiglieria; il [[22 marzo]] 1867 la colonna, cui si erano aggiunti sei squadroni del 7° comandati dal Ten.Col. Custer, si mise in marcia con lo scopo di dissuadere i pellerossa dal ripetere attacchi ai danni degli insediamenti "bianchi".


Dopo alterne vicende, il 7° Cavalleggeri, inquadrato nella Colonna del Dakota (vedi [[George Armstrong Custer]]), il 22 giungo 1876, a circa dieci anni dalla sua costituzione, si poneva in marcia lungo la valle del torrente Rosebud verso la località chiamata [[Battaglia del Little Bighorn|Little Big Horn]] ove si sarebbe realizzato il destino del reparto e del suo Comandante, il Ten. Col. Gorge Armstrong Custer, con la morte di oltre 250 uomini.
Dopo alterne vicende, il 7° Cavalleggeri, inquadrato nella Colonna del Dakota (vedi [[George Armstrong Custer]]), il 22 giugno 1876, a circa dieci anni dalla sua costituzione, si poneva in marcia lungo la valle del torrente Rosebud verso la località chiamata [[Battaglia del Little Bighorn|Little Big Horn]] ove si sarebbe realizzato il destino del reparto e del suo Comandante, il Ten. Col. George Armstrong Custer, con la morte di oltre 250 uomini.
=="Garry Owen"==
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Versione delle 10:53, 3 giu 2008

Lo stesso argomento in dettaglio: George Armstrong Custer.
Lo stesso argomento in dettaglio: Battaglia del Little Bighorn.
7° Cavalleggeri
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Il 7° Cavalleggeri era un reggimento della cavalleria degli Stati Uniti d'America al tempo delle Guerre Indiane. Con una legge del 1866, il Presidente Andrew Johnson (1808-1875), al termine della Guerra di secessione americana, ristrutturò profondamente l'esercito trasformandolo fondamentalmente in un organismo di polizia militare con compiti di controllo dell'ordine negli ex-Stati confederati e nei territori dell'Ovest.

Tra le altre disposizioni, la legge prevedeva l'istituzione di quattro nuovi Reggimenti di cavalleria tra cui, appunto, il 7° Cavalleggeri con funzione prettamente anti-indiana. Il Reggimento, sotto il comando del Col. Andrew J. Smith, si istituì presso Fort Riley, nel Kansas, che era già stato raggiunto dalla nuova ferrovia Kansas-Pacific. Il Col. Smith, durante la Guerra di Secessione, aveva raggiunto il grado di Generale di Divisione "brevet" (ovvero valido per il solo periodo di guerra) e, al termine del conflitto, era stato "retrocesso" al grado di Tenente Colonnello.

Giunto nel luglio 1866 a Fort Riley, il Col. Smith venne ben presto affiancato da un altro ex-Generale "brevet", il Ten.Col. George Armstrong Custer che, giunto al reparto il 25 settembre, ne assumerà il comando, essendo intanto il Col. Smith stato destinato al Quartier Generale dell'esercito, il 3 novembre dello stesso anno.

All'atto di assunzione di comando, il 7° non era ancora a pieno organico giacché non tutti e 12 gli Squadroni previsti erano formati e quelli già esistenti avevano una forza ridotta rispetto a quella prevista. Pochi squadroni, inoltre, erano effettivamente accampati nei pressi di Fort Riley mentre la maggior parte del personale era disseminato in posti militari e distaccamenti ove avveniva il primo addestramento che mancava, così, di unitarietà di indirizzo. I soldati erano, inoltre, scadenti anche sotto il profilo individuale essendo il reparto, in massima parte, costituito da soldati sbandati della recente Guerra, da stranieri (al Little Big Horn, dei circa 260 caduti, quasi 90 non erano americani), che avevano difficoltà anche ad interpretare la lingua, e da chi non aveva trovato di meglio da fare che arruolarsi per raggranellare il misero stipendio di 13$ al mese per un Soldato, 22 per un Sergente scapolo.

Gli stipendi, inoltre, venivano pagati in assegni al portatore che dovevano essere cambiati in danaro contante a spese dell'interessato. A questo si aggiunga, che la prima vestizione dei soldati era a carico del Governo (camicia blu scura con pantaloni blu chiari e stivali al ginocchio), ma che successivamente, riparazioni e nuovi capi di vestiario erano a carico degli interessati; da ciò si deduce che le "uniformi" erano spesso molto poco uniformi lasciando ampio spazio, specie tra gli Ufficiali, a capi di vestiario "civile" (famosa la giacca di pelle chiara con frange alle maniche proprio del Ten. Col. Custer). Secondo un'opinione abbastanza diffusa dell'epoca: "l'esercito è composto da individui dissoluti e fannulloni e da stranieri miserabili. A costoro si aggiungano altri individui indesiderabili quali criminali, bruti, pervertiti ed ubriaconi".

Gli uomini a disposizione di Custer nell'istituendo 7° Cavalleggeri non venivano meno a questa situazione generale; a ciò si aggiunga che molti erano scarsamente addestrati, pochi sapevano effettivamente sparare e taluni non sapevano andare neppure a cavallo. Ad aggravare ancora la situazione si consideri la presenza, nel medesimo reparto, di persone che, fino a non molti mesi addietro, avevano militato sui contrapposti fronti di guerra.

L'armamento, in origine, non prevedeva armi di "reparto" (cannoni o mitragliere) ed era costituito solo da armi individuali tra cui la carabina Spencer a 7 colpi cal. O,50 a ripetizione ordinaria (l'arma doveva essere ricaricata manualmente ad ogni colpo sparato), il revolver Colt a 6 colpi cal. 0,45 e la sciabola che faceva parte dell'equipaggiamento più per tradizione che per effettivo utilizzo (nella storia delle Guerre Indiane sono noti solo due o tre episodi di impiego delle sciabole durante un attacco e, in un caso, si dovette ricorrere ad esse poiché il freddo aveva reso inutilizzabili i fucili).

Per migliorare le condizioni addestrative del personale, nonché per variare la monotona dieta a base di spezzatino di manzo, o di carne di maiale salata, con contorno di fagioli, riso, pane o gallette e caffè, Custer sottopose i soldati ad addestramenti estenuanti che si concludevano, quasi sempre, con cacce al bisonte così ottenendo che imparassero a cavalcare ed a sparare con precisione pur di procurarsi la carne fresca.

Aiutato dalla moglie Elizabeth "Libbie" Bacon, Custer provvide anche a creare un buon rapporto sociale tra le famiglie degli Ufficiali aumentando così la coesione del quadro di comando.

Nella primavera del 1867 giunse a Fort Riley il Gen. Hancock con sette compagnie del 37° Fanteria ed una batteria del 4° Artiglieria; il 22 marzo 1867 la colonna, cui si erano aggiunti sei squadroni del 7° comandati dal Ten.Col. Custer, si mise in marcia con lo scopo di dissuadere i pellerossa dal ripetere attacchi ai danni degli insediamenti "bianchi".

Dopo alterne vicende, il 7° Cavalleggeri, inquadrato nella Colonna del Dakota (vedi George Armstrong Custer), il 22 giugno 1876, a circa dieci anni dalla sua costituzione, si poneva in marcia lungo la valle del torrente Rosebud verso la località chiamata Little Big Horn ove si sarebbe realizzato il destino del reparto e del suo Comandante, il Ten. Col. George Armstrong Custer, con la morte di oltre 250 uomini.

"Garry Owen"

Una curiosità riguarda l'inno del 7° Cavalleggeri; Si tratta di un brano gaelico del '700, "Garry Owen" (Il giardino di Garry), già inno di battaglia dell'87° Royal Irish Fusiliers -un reggimento di fucilieri irlandese-, suggerito a Custer, nel 1867, dal Capitano Myles Keogh e suonato dalla formazione bandistica del 7° (13 musicisti e direttore Felix. Vinatieri –di chiara origine italiana-):

«Siamo l'orgoglio dell'Esercito ed un Reggimento di grande fama; il nostro nome è inciso nelle pagine della Storia dal '66 in poi. Se pensate che possiamo esitare o essere fermati mentre si va a combattere, guardate bene il nostro passo e le nostre teste alte quando la banda suona Garry Owen

Per estensione, i soldati del 7° erano anche noti come "i Garry Owen".