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Versione delle 00:08, 27 set 2021

Il gigante annegato
Titolo originaleThe Terminal Beach
AutoreJ. G. Ballard
1ª ed. originale1964
1ª ed. italiana1978
Genereraccolta di racconti
Sottogenerefantascienza
Lingua originaleinglese

Il gigante annegato (The Terminal Beach) è una raccolta di racconti di fantascienza dello scrittore britannico J. G. Ballard, pubblicata per la prima volta nel 1964 a Londra. Tanto l'edizione originale in lingua inglese, quanto quella in italiano, prendono il nome da due diversi racconti contenuti nella raccolta.

Storia editoriale

L'edizione londinese, pubblicata nel 1964 con il titolo The Terminal Beach, era stata preceduta di pochi mesi dalla pubblicazione della raccolta statunitense intitolata Terminal Beach, che tuttavia ha con l'edizione britannica solo due racconti in comune.[1]

I racconti comprendono temi ricorrenti per Ballard, successivamente sviluppati in opere di più ampio respiro: ad esempio la spiaggia, scenario del racconto che dà il titolo alla versione italiana della raccolta, Il gigante annegato, è un elemento presente in almeno altri venticinque racconti dell'autore, oppure l'ambiente claustrofobico delle città, tema sviluppato nel racconti Per piccina che... che poi si ritroverà quale topos narrativo dei romanzi L'isola di cemento e Condominium.[2]

Racconti

La raccolta comprende dodici racconti, tutti originariamente pubblicati tra il 1961 e il 1964.[3][4]

L'astronauta scomparso

Il racconto lungo, dal titolo originale A Question of Re-Entry, è stato pubblicato per la prima volta nel numero di marzo 1963 della rivista Fantastic.[4] In Italia è stato pubblicato per la prima volta nel febbraio 1965 nella raccolta Essi ci guardano dalle torri nella collana Urania.[5] Nel 2004 il racconto è stato incluso nell'antologia di Ballard Tutti i racconti 1963 - 1968 con il titolo Un problema di rientro.[6][7]

Trama

Dopo molti infruttuosi tentativi, il primo raggiunge la Luna con l'astronave Goliath 7. Il rientro nell'atmosfera, tuttavia, avviene con imprecisione e la capsula spaziale e il suo unico occupante, il colonnello pilota Spender, si perdono nella foresta amazzonica. Le ricerche non hanno successo e si protraggono per anni: cinque anni dopo, nel marzo del 1978, il tenente Connolly viene inviato dal "Dipartimento Spaziele delle Nazioni Unite" in una zona dell'Orinoco, tra il Lago Maracaibo e Brasilia per l'ennesima missione di ricerca. Si imbarca sul battello comandato da Pereira, impiegato in un progetto di protezione degli indigeni. Il gruppo prende contatto con Ryker, un occidentale che da dodici anni vive con gli indigeni che esclude che la capsula possa essere precipitata in quella zona. L'insistenza di Connelly lo porterà a scoprire che la Goliath 7 è precipitata lì cinque anni prima ma che il suo occupante è stato ucciso ritualmente dagli indigeni, assoggettati a un culto del cargo professato dallo stesso Ryker che sfrutta la loro credulità per mantenere il potere su di loro.[8]

Il gigante annegato

Il racconto, dal titolo originale The Drowned Giant, 1964 è stato pubblicato anche con il titolo Souvenir nel numero di maggio 1965 di Playboy, candidato al Premio Nebula per il miglior racconto nel 1966.[1] In Italia il racconto è stato pubblicato per la prima volta nel febbraio 1968 sulla rivista Gamma con il titolo Morte sulla spiaggia.[9][10]

Trama
In riva al mare viene rinvenuto il cadavere di un gigante spiaggiato. Il suo mistero non viene investigato e il suo corpo in breve tempo smembrato dai curiosi in cerca di souvenir.[8]

L'ultima mossa

Il racconto, dal titolo originale End-game, è stato pubblicato per la prima volta nel numero di giugno 1963 della rivista New Worlds.[4] In Italia è stato pubblicato per la prima volta nel 1978 in questa raccolta e ri-pubblicato nel 2004 con il titolo Finale di partita nell'antologia di Ballard Tutti i racconti 1963 - 1968[6][11]

Trama

L'uomo luminoso

Il racconto, dal titolo originale The illuminated Man, è stato pubblicato per la prima volta nel numero di maggio 1964 della rivista Fantasy and Science Fiction,[4] successivamente rielaborato e inserito all'interno del romanzo Foresta di cristallo (The Crystal World, 1966).[12]

Trama

La spiaggia

Il racconto, dal titolo The Reptile Enclosure, è stato pubblicato per la prima volta nel numero di marzo 1963 della rivista Amazing Stories, con il titolo originale The Sherrington Theory.[4] In Italia è stato pubblicato per la prima volta nel maggio 1968 nella raccolta Gli scultori di nuvole nella collana Urania con il titolo La spiaggia.[13] Nel 2004 il racconto è stato incluso nell'antologia di Ballard Tutti i racconti 1963 - 1968 con il titolo Il rettilario.[6][14]

Trama

Il delta al tramonto

Il racconto, dal titolo originale The Delta at Sunset, è stato pubblicato per la prima volta in questa raccolta nel 1964.[4] In Italia è stato pubblicato per la prima volta nel maggio 1968 nella raccolta Gli scultori di nuvole nella collana Urania.[13][15]

Trama

Terminal

Il racconto, dal titolo originale The Terminal Beach, è stato pubblicato per la prima volta nel numero di marzo 1964 della rivista New Worlds.[4] In Italia il racconto è stato pubblicato per la prima volta in questa raccolta con il titolo Terminal, ri-pubblicato nel 2004 nell'antologia di Ballard Tutti i racconti 1963 - 1968 con il titolo La spiaggia terminale.[6][16]

Trama

L'ultima pozzanghera

Il racconto, dal titolo originale Deep End, è stato pubblicato per la prima volta nel numero di maggio 1961 della rivista New Worlds.[4] In Italia è stato pubblicato per la prima volta nel novembre del 1963 nell'antologia di racconti di Arthur C. Clarke e di J. G. Ballard dal titolo Otto racconti pubblicata nella collana Urania.[17][18]

Trama

Le danze sul vulcano

Il racconto, dal titolo originale The Volcano Dances, è stato pubblicato per la prima volta in questa raccolta nella lingua originale nel 1964[4] e in Italia nel 1978.[19]

Trama

Per piccina che...

Il racconto, dal titolo originale Billennium, è stato pubblicato per la prima volta nel numero di novembre 1961 della rivista New Worlds.[4]In Italia è stato pubblicato per la prima volta nel novembre del 1963 con il titolo Per piccina che tu sia... nell'antologia di racconti di Arthur C. Clarke e di J. G. Ballard Otto racconti, edita nella collana Urania.[17]Il racconto è stato ri-pubblicato nel 1968 con il titolo C'è posto per tutti nella raccolta Il Dio del 36º piano. Storie del futuro prossimo edito nella collana Oscar Mondadori.[20] Nel 1978, nella raccolta Il gigante annegato, il titolo del racconto è diventato Per piccina che...[8] per poi prendere, nel 1981 all'interno del VIII volume della Grande Enciclopedia della Fantascienza, il titolo Il Duemila;[21] sempre nel 1981 è stato pubblicato con il titolo AAA Affittasi ripostiglio per scope nell'antologia Immaginatevi[22] e, nel 2003, è stato tradotto con il titolo Billennio nella raccolta di opere brevi di Ballard Tutti i racconti 1956 - 1962.[23][24]

Trama

La Gioconda del crepuscolo di mezzogiorno

Il racconto, dal titolo originale The Gioconda of the Twilight Noon è stato pubblicato per la prima volta in questa raccolta nel 1964.[4] In Italia è stato pubblicato nel 2004 nell'antologia di Ballard Tutti i racconti 1963 - 1968 con il titolo La Gioconda del crepuscolo a mezzogiorno.[6][25]

Trama

Il Leonardo scomparso

Il racconto, dal titolo originale The Lost Leonard, è stato pubblicato per la prima volta nel numero di marzo 1964 della rivista Fantasy and Science Fiction.[4]. Anche in Italia il racconto è stato pubblicato per la prima volta in questa raccolta, Il gigante annegato.[26]

Trama

Note

  1. ^ a b (EN) John Clute, David Langford e Peter Nicholls (a cura di), J. G. Ballard, in The Encyclopedia of Science Fiction, IV edizione online, 2021.
  2. ^ David Pringle, Il quadruplice simbolismo di Ballard, in J. G. Ballard. Visioni, ShaKe Edizioni, 2008, p. 170, ISBN 9788888865539.
  3. ^ Il volume Il gigante annegato, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com. URL consultato il 19 settembre 2021. (aggiornato fino al gennaio 2010)
  4. ^ a b c d e f g h i j k l (EN) Peter Brigg, J. G. Ballard, Starmont reader's guide, n. 26, Wildside Press LLC, 1985, pp. 138, ISBN 9780916732837.
  5. ^ J. G. Ballard, Essi ci guardano dalle torri, traduzione di Hilja Brinis, Urania, n. 371, Milano, Mondadori, 1965, pp. 144.
  6. ^ a b c d e J. G. Ballard, Tutti i racconti 1963 - 1968, traduzione di Luca Briasco, Collezione Immaginario, n. 17, Roma, Fanucci, 2004, pp. 574, ISBN 8834710401.
  7. ^ Edizioni di Un problema di rientro, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com. URL consultato il 22 settembre 2021. (aggiornato fino al gennaio 2010)
  8. ^ a b c Ballard (1978)
  9. ^ J. G. Ballard, Morte sulla spiaggia, in Gamma, traduzione di Carlo Pagetti, n. 26, Edizioni dello Scorpione, 1968.
  10. ^ Edizioni di Il gigante annegato, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com. URL consultato il 20 settembre 2021. (aggiornato fino al gennaio 2010)
  11. ^ Edizioni di Finale di partita, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com. URL consultato il 22 settembre 2021. (aggiornato fino al gennaio 2010)
  12. ^ AA.VV., Bibliografia, in J. G. Ballard. Visioni, ShaKe Edizioni, 2008, pp. 207-222, ISBN 9788888865539.
  13. ^ a b J. G. Ballard, Gli scultori di nuvole, traduzione di Hilja Brinis, Urania, n. 487, Milano, Mondadori, 1968, pp. 144.
  14. ^ Edizioni di Il rettilario, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com. URL consultato il 22 settembre 2021. (aggiornato fino al gennaio 2010)
  15. ^ Edizioni di Il delta al tramonto, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com. URL consultato il 22 settembre 2021. (aggiornato fino al gennaio 2010)
  16. ^ Edizioni di La spiaggia terminale, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com. URL consultato il 22 settembre 2021. (aggiornato fino al gennaio 2010)
  17. ^ a b Arthur C. Clarke e J. G. Ballard, Otto racconti, traduzione di Beata Della Frattina, Urania, n. 321, Milano, Mondadori, 1963, pp. 144.
  18. ^ Edizioni di L'ultima pozzanghera, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com. URL consultato il 22 settembre 2021. (aggiornato fino al gennaio 2010)
  19. ^ Edizioni di Le danze sul vulcano, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com. URL consultato il 22 settembre 2021. (aggiornato fino al gennaio 2010)
  20. ^ J. G. Ballard, C'è posto per tutti, in Il Dio del 36° piano. Storie del futuro prossimo, traduzione di Beata Della Frattina, Oscar Mondadori, n. 168, Milano, Mondadori, 1968, pp. 322.
  21. ^ J. G. Ballard, Il Duemila, in Grande Enciclopedia della Fantascienza, traduzione di Ferruccio Alessandri, VIII, n. 60, Editoriale Del Drago, 1981.
  22. ^ J. G. Ballard, AAA Affittasi ripostiglio per scope, in Stefano Benvenuti (a cura di), Immaginatevi, Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori, 1981, pp. 360, ISBN 8842400777.
  23. ^ J. G. Ballard, Tutti i racconti 1956 - 1962, traduzione di Roldano Romanelli, Collezione Immaginario, n. 12, Roma, Fanucci, 2003, pp. 628, ISBN 8834709527.
  24. ^ Edizioni di Billennio, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com. URL consultato il 22 settembre 2021. (aggiornato fino al gennaio 2010)
  25. ^ Edizioni di La Gioconda del crepuscolo a mezzogiorno, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com. URL consultato il 24 settembre 2021. (aggiornato fino al gennaio 2010)
  26. ^ Edizioni di Il Leonardo scomparso, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com. URL consultato il 24 settembre 2021. (aggiornato fino al gennaio 2010)

Edizioni

  • (EN) J. G. Ballard, The Terminal Beach, 1ª ed., Londra, Gollancz, 1964, pp. 221.
  • J. G. Ballard, Il gigante annegato, traduzione di Beata Della Frattina, Urania, n. 764, Milano, Mondadori, 1978, pp. 192.
  • (DE) J. G. Ballard, Billennium, Phantastische Bibliothek, n. 96, Francoforte, Suhrkamp, 1982, pp. 234, ISBN 978-3-518-37396-5.
  • (ES) J. G. Ballard, Playa terminal, traduzione di Marcial Souto, Carlos Gardini, Aurora Bernárdez, Francisco Abelenda, Alberto Vanasco, Minotauro, 1987, pp. 292, ISBN 978-84-450-7066-6.
  • (FR) J. G. Ballard, La plage ultime, J'ai Lu Science Fiction, n. 2859, Parigi, J'ai Lu, 1990, pp. 254, ISBN 978-2-277-22859-2.

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