Okay: differenze tra le versioni

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«OK» e «Ok», è una locuzione che indica positività e sostituisce l'espressione «va bene» o comunque un assenso.{{nota disambigua||Okay (disambigua)}}
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«'''OK'''» e «'''Ok'''», è una locuzione che indica positività e sostituisce l'espressione «va bene» o comunque un [[assenso]].

In molti Paesi occidentali il gesto di OK è rappresentato dall'unione, in modo da formare un [[cerchio]], del [[Indice (dito)|dito indice]] e del [[Pollice (anatomia)|pollice]], con le dita restanti tese verso l'alto, o dalla mano chiusa, con il [[pollice alzato]], ed è formata dalle lettere [[O]] e [[K]].

== Origine ==
La sua prima apparizione certa, nella forma «o.k.», risale al 23 marzo 1839, nel ''[[The Boston Post]]''.<ref>{{Cita web|url=https://www.accaddeoggi.it/,%20https://www.accaddeoggi.it/?p=36103|titolo=Accadde Oggi – I fatti del giorno nella storia {{!}} 23 marzo: Nasce la parola “OK”|accesso=2020-09-27}}</ref>

Secondo l'opinione più diffusa, nei dizionari di lingua inglese deriva dall'abbreviazione di ''oll korrect'', cioè ''all correct'', "tutto giusto", scritto volontariamente in modo errato per enfatizzarne il significato<ref>{{Cita web|url=https://www.merriam-webster.com/dictionary/OK|titolo=Definition of OK|sito=www.merriam-webster.com|lingua=en|accesso=2020-09-27}}</ref>, e così veniva utilizzato infatti sul [[Boston Post]].

A dispetto della sua diffusione universale, non vi è concordanza sulla possibile origine della locuzione, anche se esistono numerose ipotesi. L'ipotesi più probabile è quella di "Oll Korrect", ma potrebbe derivare anche da altre origini:
* Dal [[Lingua russa|russo]] ''очень хорошо'' (trascrizione fonetica: ''ochen' khorosho''), il grido che solevano urlare gli scaricatori del porto [[Ucraina|ucraino]] di [[Odessa]] agli equipaggi delle navi di tutto il mondo per indicare "molto bene", ovvero che tutto il carico era stato stivato o scaricato correttamente. L'uso del termine O.K., le iniziali della trascrizione fonetica, si sarebbe così diffuso "via mare" anche al mondo occidentale.
* Dal [[Lingua greca|greco]] ''Όλα Καλά'' (trascrizione fonetica: ''ola kalà''), che significa "tutto bene". Questa e la precedente sono le uniche coincidenze [[Fonetica|fonetiche]] e letterali del termine O.K.
* Dai militari [[Regno Unito|inglesi]] e/o [[Stati Uniti d'America|statunitensi]] che, dopo le battaglie, facevano un giro di perlustrazione per contare e recuperare i soldati rimasti uccisi. Alla fine scrivevano su una bandiera il numero dei morti seguito dalla lettera K, l'iniziale di ''killed'', in [[Lingua inglese|inglese]] "uccisi". Nei rari casi in cui nessuno era morto sventolavano la bandiera con scritto "0 K", ossia "0 uccisi", in cui lo zero sarebbe poi stato inteso come una lettera "[[O]]".
* Dal [[Lingua latina|latino]] ''hoc est'', "è così", molto usato come assenso nell'[[Impero romano]].
* Dalla lingua dei [[Choctaw]], una popolazione [[Nativi americani|nativa americana]], nella quale figurava la parola ''okeh'', con gli stessi pronuncia e significato della locuzione odierna.
* Dalla [[lingua sioux|lingua]] dei [[sioux]], una popolazione nativa americana (la tribù di [[Toro Seduto]], [[Nuvola Rossa]] e [[Cavallo Pazzo]]), in cui la parola ''Hoka hey'' (trascrizione fonetica: ''Hokehey'') significava "va bene", "si può fare", reso famoso dalla frase "''Hoka hey'', oggi è un bel giorno per morire!", utilizzato come grido di guerra.
* Dalla [[lingua bantu]] ''uou-key'' (trascrizione fonetica), che significava "certamente sì": l'espressione potrebbe così essere entrata dalla lingua degli [[Schiavismo in Africa|schiavi africani]] nell'uso statunitense.
* Prima delle elezioni presidenziali del 1840 a [[New York]] venne fondato l'[[O.K. Club]], un circolo di sostenitori del [[Presidente degli Stati Uniti|presidente]] [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|democratico]] [[Martin Van Buren]], il cui nome alludeva a "Old Kinderhook", nomignolo del presidente dal suo luogo di nascita a [[Kinderhook (New York)|Kinderhook]].
* Dall'[[Lingua occitana antica|antico provenzale]] ''oc'', che significa "sì".
* Dalla frase [[Lingua gaelica scozzese|gaelica]] ''och'', ''aye'', "oh sì", che testimonierebbe anche la sua diffusione negli Stati Uniti a opera degli immigrati [[irlandesi]].
* Innumerevoli sono le teorie che riconducono la locuzione alla sigla di un nome proprio, solitamente di una persona preposta al controllo di prodotti, trattative, contratti, elenchi o simili. Tra queste figura la storia di Otis Kendall, che agli inizi del [[XIX secolo]] lavorava al porto di New York. Il suo lavoro consisteva nel controllare le merci in carico e scarico ed era solito apportare le iniziali del suo nome "O.K." sulle casse vidimate.

== Uso in italiano ==
Il termine OK ha cominciato a diffondersi in [[Italia]] a partire dal [[1943]], anno nel quale le truppe statunitensi sbarcarono in [[Sicilia]] e iniziarono la [[Campagna d'Italia (Seconda guerra mondiale)|campagna militare]] che nel corso dei due anni seguenti li avrebbe portati a risalire l'intera Italia. Tuttavia, la diffusione gergale vera e propria iniziò solo alla fine degli [[Anni 1970|anni settanta]] con il proliferare delle radio private a opera di alcuni D.J., i quali, abituati ad ascoltare canzoni inglesi, adottarono questa locuzione per esprimere in modo sintetico il loro punto di vista su argomenti, canzoni e altro. Non a caso il cantante [[Vasco Rossi]] proprio nei primi [[Anni 1980|anni ottanta]] usava già frequentemente il termine in molte delle sue canzoni, a volte in modo ironico e in altre per enfatizzare un testo.

== Note ==
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== Bibliografia ==
*{{Cita pubblicazione|autore=Alessandro Aresti|autore2=|autore3=|titolo=Okay (1951)|rivista=|volume=|numero=|url=https://www.treccani.it/90anni/parole/1951-okay.html|opera={{Cita libro|autore=AA.VV.|titolo=90 parole per novant'anni di invenzioni, scoperte, piccole e grandi rivoluzioni quotidiane|città=Roma|postscript=nessuno|editore=Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani|anno=2015}}}}
*{{cita libro|autore=Allan Metcalf|titolo=OK - The improbable story of America's greatest word|editore=Oxford University Press|anno=2011|lingua=en}}

== Altri progetti ==
== Altri progetti ==
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Versione delle 13:54, 16 lug 2021

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Okay (disambigua).
Disambiguazione – "OK" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi OK (disambigua).

«OK» e «Ok», è una locuzione che indica positività e sostituisce l'espressione «va bene» o comunque un assenso.

In molti Paesi occidentali il gesto di OK è rappresentato dall'unione, in modo da formare un cerchio, del dito indice e del pollice, con le dita restanti tese verso l'alto, o dalla mano chiusa, con il pollice alzato, ed è formata dalle lettere O e K.

Origine

La sua prima apparizione certa, nella forma «o.k.», risale al 23 marzo 1839, nel The Boston Post.[1]

Secondo l'opinione più diffusa, nei dizionari di lingua inglese deriva dall'abbreviazione di oll korrect, cioè all correct, "tutto giusto", scritto volontariamente in modo errato per enfatizzarne il significato[2], e così veniva utilizzato infatti sul Boston Post.

A dispetto della sua diffusione universale, non vi è concordanza sulla possibile origine della locuzione, anche se esistono numerose ipotesi. L'ipotesi più probabile è quella di "Oll Korrect", ma potrebbe derivare anche da altre origini:

  • Dal russo очень хорошо (trascrizione fonetica: ochen' khorosho), il grido che solevano urlare gli scaricatori del porto ucraino di Odessa agli equipaggi delle navi di tutto il mondo per indicare "molto bene", ovvero che tutto il carico era stato stivato o scaricato correttamente. L'uso del termine O.K., le iniziali della trascrizione fonetica, si sarebbe così diffuso "via mare" anche al mondo occidentale.
  • Dal greco Όλα Καλά (trascrizione fonetica: ola kalà), che significa "tutto bene". Questa e la precedente sono le uniche coincidenze fonetiche e letterali del termine O.K.
  • Dai militari inglesi e/o statunitensi che, dopo le battaglie, facevano un giro di perlustrazione per contare e recuperare i soldati rimasti uccisi. Alla fine scrivevano su una bandiera il numero dei morti seguito dalla lettera K, l'iniziale di killed, in inglese "uccisi". Nei rari casi in cui nessuno era morto sventolavano la bandiera con scritto "0 K", ossia "0 uccisi", in cui lo zero sarebbe poi stato inteso come una lettera "O".
  • Dal latino hoc est, "è così", molto usato come assenso nell'Impero romano.
  • Dalla lingua dei Choctaw, una popolazione nativa americana, nella quale figurava la parola okeh, con gli stessi pronuncia e significato della locuzione odierna.
  • Dalla lingua dei sioux, una popolazione nativa americana (la tribù di Toro Seduto, Nuvola Rossa e Cavallo Pazzo), in cui la parola Hoka hey (trascrizione fonetica: Hokehey) significava "va bene", "si può fare", reso famoso dalla frase "Hoka hey, oggi è un bel giorno per morire!", utilizzato come grido di guerra.
  • Dalla lingua bantu uou-key (trascrizione fonetica), che significava "certamente sì": l'espressione potrebbe così essere entrata dalla lingua degli schiavi africani nell'uso statunitense.
  • Prima delle elezioni presidenziali del 1840 a New York venne fondato l'O.K. Club, un circolo di sostenitori del presidente democratico Martin Van Buren, il cui nome alludeva a "Old Kinderhook", nomignolo del presidente dal suo luogo di nascita a Kinderhook.
  • Dall'antico provenzale oc, che significa "sì".
  • Dalla frase gaelica och, aye, "oh sì", che testimonierebbe anche la sua diffusione negli Stati Uniti a opera degli immigrati irlandesi.
  • Innumerevoli sono le teorie che riconducono la locuzione alla sigla di un nome proprio, solitamente di una persona preposta al controllo di prodotti, trattative, contratti, elenchi o simili. Tra queste figura la storia di Otis Kendall, che agli inizi del XIX secolo lavorava al porto di New York. Il suo lavoro consisteva nel controllare le merci in carico e scarico ed era solito apportare le iniziali del suo nome "O.K." sulle casse vidimate.

Uso in italiano

Il termine OK ha cominciato a diffondersi in Italia a partire dal 1943, anno nel quale le truppe statunitensi sbarcarono in Sicilia e iniziarono la campagna militare che nel corso dei due anni seguenti li avrebbe portati a risalire l'intera Italia. Tuttavia, la diffusione gergale vera e propria iniziò solo alla fine degli anni settanta con il proliferare delle radio private a opera di alcuni D.J., i quali, abituati ad ascoltare canzoni inglesi, adottarono questa locuzione per esprimere in modo sintetico il loro punto di vista su argomenti, canzoni e altro. Non a caso il cantante Vasco Rossi proprio nei primi anni ottanta usava già frequentemente il termine in molte delle sue canzoni, a volte in modo ironico e in altre per enfatizzare un testo.

Note

  1. ^ Accadde Oggi – I fatti del giorno nella storia | 23 marzo: Nasce la parola “OK”, su accaddeoggi.it. URL consultato il 27 settembre 2020.
  2. ^ (EN) Definition of OK, su www.merriam-webster.com. URL consultato il 27 settembre 2020.

Bibliografia

  • Alessandro Aresti, Okay (1951), in AA.VV., 90 parole per novant'anni di invenzioni, scoperte, piccole e grandi rivoluzioni quotidiane, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani, 2015.
  • (EN) Allan Metcalf, OK - The improbable story of America's greatest word, Oxford University Press, 2011.

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