Jumpy: differenze tra le versioni

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'''Jumpy''' è stato un [[internet service provider]] (ISP) di accesso gratuito ad Internet, operante con [[Point of presence|POP]] PSTN a 56 Kbit/s in tutta Italia di proprietà dalla Jumpy S.p.A.<ref>{{Cita web |url=http://www.punto-informatico.it/punto/20010127/jumpy.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=26 luglio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140906180851/http://www.punto-informatico.it/punto/20010127/jumpy.htm |dataarchivio=6 settembre 2014 |urlmorto=sì }}</ref> Jumpy era anche uno dei principali portali italiani<ref>{{cita web |url=http://www.rainews.it/it/news.php?newsid=1148 |titolo=Copia archiviata |accesso=26 luglio 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141016223305/http://www.rainews.it/it/news.php?newsid=1148 |dataarchivio=16 ottobre 2014 }}</ref> e balzò alla ribalta in occasione della prima edizione del [[Grande Fratello (programma televisivo)|Grande Fratello]].<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2000/settembre/08/Jumpy_100_giorni_sotto_occhio_co_0_0009089834.shtml Jumpy, 100 giorni sotto l'occhio del «Grande Fratello»<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
'''Jumpy''' è stato un [[internet service provider]] (ISP) di accesso gratuito ad Internet, operante con [[Point of presence|POP]] PSTN a 56 Kbit/s in tutta Italia di proprietà dalla Jumpy S.p.A.<ref>{{Cita web |url=http://www.punto-informatico.it/punto/20010127/jumpy.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=26 luglio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140906180851/http://www.punto-informatico.it/punto/20010127/jumpy.htm |dataarchivio=6 settembre 2014 |urlmorto=sì }}</ref> Jumpy era anche uno dei principali portali italiani<ref>{{cita web |url=http://www.rainews.it/it/news.php?newsid=1148 |titolo=Copia archiviata |accesso=26 luglio 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141016223305/http://www.rainews.it/it/news.php?newsid=1148 |dataarchivio=16 ottobre 2014 }}</ref> e balzò alla ribalta in occasione della prima edizione del [[Grande Fratello (programma televisivo)|Grande Fratello]].<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2000/settembre/08/Jumpy_100_giorni_sotto_occhio_co_0_0009089834.shtml Jumpy, 100 giorni sotto l'occhio del «Grande Fratello»<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>


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Il logo utilizzato era una rana verde con maglietta gialla.<ref name="Logo">http://xoomer.virgilio.it/wdalla/images/jumpy.gif</ref> la cui ideazione, creazione nonché proprietà intellettuale, è della illustratrice milanese Tiziana Stanzani.
Fu fondato da [[JPMorgan Chase|JP Morgan Chase & Co.]] e [[Fininvest]] per fare concorrenza a [[Virgilio (portale)|Virgilio]], di proprietà di [[Tin.it]]/[[Telecom Italia]].<ref name="ITEspresso">{{Cita web |url=http://www.itespresso.it/jumpy-e-di-mediaset-1992.html |titolo=Jumpy è di Mediaset - ITespresso.it<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=5 ottobre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131012064627/http://www.itespresso.it/jumpy-e-di-mediaset-1992.html |dataarchivio=12 ottobre 2013 |urlmorto=sì }}</ref>
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Versione delle 14:45, 20 ott 2020

Jumpy
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
Fondazione14 novembre 1999[1]
Fondata daJP Morgan Chase & Co.
Fininvest
Chiusura2006
GruppoMediaset
Settoretelecomunicazioni

Jumpy è stato un internet service provider (ISP) di accesso gratuito ad Internet, operante con POP PSTN a 56 Kbit/s in tutta Italia di proprietà dalla Jumpy S.p.A.[2] Jumpy era anche uno dei principali portali italiani[3] e balzò alla ribalta in occasione della prima edizione del Grande Fratello.[4]

Il logo utilizzato era una rana verde con maglietta gialla.[5] la cui ideazione, creazione nonché proprietà intellettuale, è della illustratrice milanese Tiziana Stanzani. Fu fondato da JP Morgan Chase & Co. e Fininvest per fare concorrenza a Virgilio, di proprietà di Tin.it/Telecom Italia.[6]

Amministratore delegato era Massimo Armanini e direttore generale Alessandro Araimo. Claudio Sposito era Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Jumpy vinse nel 2001 il prestigioso Smithsonian Award a San Francisco per "la capacità del portale di fornire contenuti e servizi innovativi"[7] e sviluppò una serie di servizi tra cui sms gratuiti, personalizzazione della pagina, quotazioni in tempo reale, Jcity, sito di e-commerce che lo posero ai vertici tra i portali[8]. Forniva anche una casella di posta elettronica, corredata di rubrica personalizzabile. Nel 2000 fu lanciato anche Jumpy Spagna[9] in società con Telecinco che ne possedeva il 25%.[10]

Successivamente, Jumpy S.p.A. fu ceduta nel 2001 da Fininvest a Mediaset a seguito dello scoppio della bolla internet, della mancata quotazione in borsa,[11] e per arginare le costanti perdite.[12]

Non avendo investito successivamente nel lancio di servizi ADSL per rimpiazzare la tecnologia 56k, il progetto fu definitivamente abbandonato nel 2006.

Note

  1. ^ Guido Castellano, Fininvest entra nel web con Jumpy, su milanofinanza.it, 12 novembre 1999. URL consultato il 13 giugno 2019.
  2. ^ Copia archiviata, su punto-informatico.it. URL consultato il 26 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2014).
  3. ^ Copia archiviata, su rainews.it. URL consultato il 26 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2014).
  4. ^ Jumpy, 100 giorni sotto l'occhio del «Grande Fratello»
  5. ^ http://xoomer.virgilio.it/wdalla/images/jumpy.gif
  6. ^ Jumpy è di Mediaset - ITespresso.it, su itespresso.it. URL consultato il 5 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2013).
  7. ^ Articolo su Yasni.info
  8. ^ Radiocor, (articolo)
  9. ^ Radiocor, (articolo)
  10. ^ Anche Jumpy prepara la quotazione - la Repubblica.it
  11. ^ jumpy, slitta il salto in borsa, su italiaoggi.it, 20 settembre 2000. URL consultato il 13 giugno 2019.
  12. ^ Mediaset e Jumpy, via al matrimonio
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